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Inchiesta Prisma, l’interrogatorio segreto a Dybala: rischia un mese di squalifica

22 febbraio 2023 | 10:33
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Inchiesta Prisma, l’interrogatorio segreto a Dybala: rischia un mese di squalifica

Il campione argentino è stato interrogato per circa un’ora e mezza come “persona informata sui fatti”

Roma – In attesa del ritorno di Europa League in cui la Roma dovrà battere il Salisburgo (con due gol di scarto) per passare il turno, Paulo Dybala ha dovuto giocare un’altra partita. Non sul prato verde, ma nella sede della Guardia di Finanza a Roma. Il campione argentino è stato infatti interrogato in merito all’inchiesta Prisma che coinvolge la Juventus.

Dybala è stato ascoltato come “persona informata sui fatti”. Sul tavolo una cifra di circa 3 milioni di euro che gli inquirenti vogliono capire se e come sia stata pagata al giocatore dalla società bianconera, come riportato da Repubblica.

Tutto nascerebbe da una richiesta di risarcimento avanzata dall’avvocato del ragazzo alla Juve a maggio, dopo la fine delle trattative per il rinnovo. Dybala sarebbe stato illuso di ottenerlo e chiedeva un indennizzo, alla fine dello scambio sarebbe arrivata – siamo a settembre 2022, quando Paulo era già a Roma da 2 mesi – una proposta di risarcimento per responsabilità precontrattuale da 3 milioni, che la Juventus ha inserito nei nuovo bilancio come fondo rischi.

Questa cifra tuttavia avrebbe insospettito i pubblici ministeri in quanto molto vicina ai 3,783 milioni, che i bianconeri e Dybala si sarebbero accordati di spalmare nel 2021 sulla stagione successiva. Ciò infatti farebbe parte della “manovra stipendi bis”, ovvero l’operazione con cui il Juventus si sarebbe accordata con i giocatori per posticipare alcuni stipendi del campionato 2020/21 su quello successivo.

La questione stipendi non riguarda solo la Juventus od in generale le società, ma anche i calciatori. L’articolo 31 del Codice di giustizia sportiva, infatti, vieta alle società di pattuire o corrispondere compensi in violazione delle nor me federali, ma vieta anche ai calciatori di accordarsi per riceverne. Pena: una squalifica di durata non inferiore a un mese.