Quaresima: i consigli di Papa Francesco per lottare contro le tentazioni del diavolo

26 febbraio 2023 | 12:55
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Quaresima: i consigli di Papa Francesco per lottare contro le tentazioni del diavolo

All’Angelus il dolore del Papa per il naufragio avvenuto sulle coste calabresi: “Già sono stati recuperati quaranta morti, tra cui molti bambini. Prego per ognuno di loro, per i dispersi e per gli altri migranti sopravvissuti. Ringrazio quanti hanno portato soccorso e coloro che stanno dando accoglienza”

Città del Vaticano – Come lottare contro il diavolo e le sue tentazioni? Affacciato su una piazza San Pietro sferzata dalla pioggia e gremita da migliaia di fedeli in occasione dell’Angelus domenicale, Papa Francesco dà alcuni consigli ai credenti.

Il Vangelo di questa prima Domenica di Quaresima, fa notare il Pontefice, “ci presenta Gesù nel deserto tentato dal diavolo. Diavolo significa ‘divisore’. Il diavolo vuol sempre creare divisione, ed è ciò che si propone anche tentando Gesù”. L’obiettivo del demonio è quello di “dividere Gesù dal Padre e distoglierlo dalla sua missione di unità per noi. Divide sempre”.

Il diavolo, spiega Papa Bergoglio, cerca di instillare in Gesù tre “veleni” potenti, per paralizzare la sua missione di unità. Questi veleni sono l’attaccamento, la sfiducia e il potere: “E anche noi viviamo queste tra tentazioni, sempre. È terribile, ma è proprio così, anche per noi: l’attaccamento alle cose, la sfiducia e la sete di potere sono tre tentazioni diffuse e pericolose, che il diavolo usa per dividerci dal Padre e non farci più sentire fratelli e sorelle tra noi, per portarci alla solitudine e alla disperazione. Questo volle fare a Gesù, questo vuole fare a noi: portarci alla disperazione”.

“Ma Gesù vince le tentazioni. E come le vince? Evitando di discutere col diavolo e rispondendo con la Parola di Dio. Questo è importante: con il diavolo non si discute, con il diavolo non si dialoga! Gesù gli fa fronte con la Parola di Dio. Cita tre frasi della Scrittura che parlano di libertà dalle cose (cfr Dt 8,3), di fiducia (cfr Dt 6,16) e di servizio a Dio (cfr Dt 6,13), tre frasi opposte alle tentazioni. Non dialoga mai con il diavolo, non negozia con lui, ma respinge le sue insinuazioni con le Parole benefiche della Scrittura”, prosegue il Pontefice, precisando: “È un invito anche per noi: con il diavolo non si discute! Non si negozia, non si dialoga; non lo si sconfigge trattando con lui, è più forte di noi. Il diavolo lo sconfiggiamo opponendogli con fede la Parola divina. In questo modo Gesù ci insegna a difendere l’unità con Dio e tra di noi dagli attacchi del divisore. La Parola divina che è la risposta di Gesù alla tentazione del diavolo”.

Infine, chiede ai credenti un esame di coscienza: “Che posto ha nella mia vita la Parola di Dio? Ricorro ad essa nelle mie lotte spirituali? Se ho un vizio o una tentazione ricorrente, perché, facendomi aiutare, non cerco un versetto della Parola di Dio che risponda a quel vizio? Poi, quando arriva la tentazione, lo recito, lo prego confidando nella grazia di Cristo. Proviamo, ci aiuterà nelle tentazioni, ci aiuterà tanto, perché, tra le voci che si agitano dentro di noi, risuonerà quella benefica della Parola di Dio”.

Dopo la benedizione, il pensiero del Pontefice va alla Terra Santa: “Tante persone uccise, anche bambini… Come fermare questa spirale di violenza? Rinnovo l’appello a far sì che il dialogo prevalga sull’odio e sulla vendetta, e prego Dio per i palestinesi e gli israeliani, affinché trovino la strada della fraternità e della pace, con l’aiuto della Comunità internazionale”.

Bergoglio si dice anche “molto preoccupato anche per la situazione in Burkina Faso, dove continuano gli attacchi terroristici. Invito a pregare per la popolazione di quel caro Paese, affinché le violenze subite non facciano perdere la fiducia nel cammino della democrazia, della giustizia e della pace.”

Quindi torna a pregare per i migranti: “Stamattina ho saputo con dolore del naufragio avvenuto sulla costa calabrese, presso Crotone. Già sono stati recuperati quaranta morti, tra cui molti bambini. Prego per ognuno di loro, per i dispersi e per gli altri migranti sopravvissuti. Ringrazio quanti hanno portato soccorso e coloro che stanno dando accoglienza. La Madonna sostenga questi nostri fratelli e sorelle”. C’è posto anche per la guerra negli appelli: “E non dimentichiamo la tragedia della guerra in Ucraina, già un anno è stato fatto di guerra. E non dimentichiamo il dolore del popolo siriano e di quello turco per il terremoto”. (Foto © Vatican Media)

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