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Europa League. La Roma alza il muro, la Real Sociedad non sfonda: giallorossi ai quarti

16 marzo 2023 | 23:48
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Europa League. La Roma alza il muro, la Real Sociedad non sfonda: giallorossi ai quarti

Nel ritorno degli ottavi di finale i capitolini difendono la vittoria ottenuta all’andata. Scontri fra tifoserie fuori dallo stadio prima del match

San Sebastián – La Roma centra la qualificazione ai quarti di finale di Europa League. Dopo il successo per 2-0 di una settimana fa all’Olimpico i giallorossi pareggiano 0-0 contro la Real Sociedad nel match di ritorno degli ottavi di finale disputato alla Reale Arena di San Sebastian. Gli spagnoli chiudono l’incontro in dieci per l’espulsione di Fernandez per doppia ammonizione al 98′. Un match preceduto da momenti di violenze e guerriglia urbana

Scontri fra tifosi

Secondo quanto riportano i media spagnoli gli ultras locali hanno assaltato i pullman dei romanisti lanciando sedie e bottiglie spaccando i vetri delle navette. Il contatto tra le tifoserie è avvenuto vicino allo stadio e la polizia è intervenuta cercando di sedare gli scontri. Secondo quanto riportato dalla stampa spagnola ci sarebbero alcuni tifosi arrestati (due romanisti e altri della Real Sociedad).

Secondo quanto riporta Mundo Deportivo gli scontri si sono verificati alla periferia di Anoeta nonostante il cordone di sicurezza. Quando un gran numero di tifosi della Real Sociedad si stava spostando da Plaza Armerías verso la zona di arrivo del pullman della squadra, un gruppo di persone vestite di nero ha svoltato a sinistra per incontrarsi alla rotonda più vicina allo stadio con il pullman degli ultras della Roma. E’ partito un lancio di oggetti che ha provocato la rottura dei finestrini degli autobus, oltre a diversi arresti da parte dell’Ertzaintza e cariche di polizia.

Il match

Mourinho sceglie ancora Belotti davanti, supportato da Pellegrini e Dybala. Wijnaldum gioca in mezzo insieme a Cristante: troppo importante l’esperienza dell’olandese in una partita delicata, contro una squadra che cerca di alzare subito i ritmi. La Roma si difende con ordine e sfiora il gol con Dybala, la cui conclusione deviata mette i brividi a Remiro. I baschi tirano solo da fuori e cercano insistentemente David Silva; con Oyarzabal ancora a mezzo servizio e Kubo in panchina, è l’ex Manchester City l’unico punto di riferimento. Rui Patricio, non compie interventi particolarmente complicati, ben protetto dai compagni.

A inizio ripresa la prima sbavatura, però, potrebbe costare cara. Gran lavoro di Mendez sulla destra, Sorloth è tutto solo in area ma non riesce clamorosamente a trovare la porta. Un campanello d’allarme che suona forte per i ragazzi di Mourinho, dopo appena sessanta secondi della ripresa; la Roma va in apnea, Zalewski e Wijnaldum murano le conclusioni di Menez e Merino, poi è Oyarzabal a divorarsi il vantaggio da due passi: Rui Patricio e la traversa negano il gol al fantasista.

A venti minuti dalla fine, Alguacil si gioca la carta Kubo. Mourinho risponde cambiando i due riferimenti offensivi: dentro El Shaarawy ed Abraham, chiaro l’intento di sfruttare qualche contropiede e di cercare maggiormente la profondità per alleggerire la pressione.

Gli assalti dei padroni di casa sono sempre più confusi col passare dei minuti e facilitano il compito dei capitolini. Il fortino non crolla nemmeno negli otto minuti di recupero, durante i quali si fa espellere Fernandez per doppia ammonizione, e al triplice fischio può scattare la festa giallorossa. (foto Twitter @OfficialASRoma)