IL FATTO

Usano l’App di incontri per adescare gli uomini, poi li rapinano: 3 furfanti in manette

17 marzo 2023 | 18:20
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Usano l’App di incontri per adescare gli uomini, poi li rapinano: 3 furfanti in manette

Le vittime hanno denunciato che, dopo essere state adescate attraverso un’app d’incontri, sarebbero state fatte salire a bordo di una macchina e portate in luoghi appartati

Castel Gandolfo – Avrebbero contattato uomini attraverso un’applicazione social di incontri, per poi rapinarli dei loro effetti personali ed in alcuni casi li avrebbero costretti a prelevare denaro dagli sportelli bancomat, oppure a reperire oggetti di valore da consegnare. Protagonisti della vicenda tre ventenni di Perugia, arrestati dai Carabinieri della Compagnia di Castel Gandolfo. Sono gravemente indiziati dei reati di rapina ed estorsione. Le indagini condotte dai Carabinieri di Castel Gandolfo si sono sviluppate attraverso l’escussione delle persone informate sui fatti, l’analisi di innumerevoli sistemi di videosorveglianza ed il tracciamento delle persone fermate.

Le vittime hanno denunciato che, dopo essere state adescate attraverso un’app d’incontri, sarebbero state fatte salire a bordo di una macchina e portate in luoghi appartati.

Qui, dal sedile posteriore e dal bagagliaio, sarebbero comparsi altri due uomini che bloccavano le vittime e le derubavano , per poi abbandonarle per strada e darsi alla fuga. Nello specifico,  un uomo sarebbe stato accompagnato presso uno sportello ATM e costretto a prelevare soldi da consegnare ai truffatori. Ancora, un uomo è stato riaccompagnato a casa per prendere, sotto minaccia, alcuni oggetti di valore.

Il solido quadro indiziario acquisito dai Carabinieri ha permesso alla Procura della Repubblica di Velletri di emettere il fermo nei confronti dei tre uomini indiziati di essere particolarmente pericolosi non solo per le circostanze dei fatti, ma anche per le modalità delle azioni subite dalle vittime, compiute di notte, in gruppo, in luoghi appartati e nei confronti di vittime vulnerabili. I tre sono stati fermati a Perugia con il supporto dei Carabinieri locali.

Nel corso dell’udienza di fronte al Gip del Tribunale di Perugia, i tre uomini hanno ammesso le loro responsabilità ed è stata emessa un’ordinanza che dispone per loro la misura cautelare degli arresti domiciliari.

Nel prosieguo delle investigazioni i Carabinieri potranno avvalersi anche della collaborazione di personale specializzato della Sezione Atti Persecutori del Raggruppamento Investigazioni Scientifiche Carabinieri di Roma, per sentire le vittime e fornire loro la necessaria assistenza.

Le indagini continuano.

Per dovere di cronaca, e a tutela di chi è indagato, ricordiamo che un’accusa non equivale a una condanna, che le prove si formano in Tribunale e che l’ordinamento giudiziario italiano prevede comunque tre gradi di giudizio.