Al derby con la maglia “Hitlerson 88”, la Digos identifica il tifoso: è un tedesco

22 marzo 2023 | 09:30
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Al derby con la maglia “Hitlerson 88”, la Digos identifica il tifoso: è un tedesco

Nel 2011 lo stesso tifoso aveva fatto invasione di campo sempre durante il derby Lazio-Roma. Individuate anche 2 persone che hanno fatto il saluto romano al

Roma – E’ stato identificato il tifoso che si era presentato allo stadio Olimpico indossando la maglia con la scritta “Hitlerson 88” durante il derby Lazio-Roma. Si tratta di un tedesco già noto alla Polizia, riconosciuto grazie alle indagini condotte dalla Digos della Questura di Roma assieme agli del Commissariato Prati, grazie anche alle immagini realizzate dal Gabinetto Interregionale di Polizia Scientifica. Depositata al riguardo una dettagliata informativa alla Procura della Repubblica di Roma.

L’uomo è stato immortalato dalle immagini delle telecamere poste all’ingresso della Tribuna Monte Mario, le quali, insieme all’esame degli accessi censiti dai tornelli di quella tribuna, scremati in virtù del timing cristallizzato dagli impianti di videosorveglianza, hanno consentito di ottenere il match con la foto di un tifoso tedesco abbinata ad un biglietto acquistato proprio per quell’area dello stadio.

Lo stesso, risulta gravato da un precedente di polizia risalente al 2009, allorquando, proprio in occasione del derby della Capitale Lazio-Roma dell’11 aprile di quello stesso anno, era stato denunciato in quanto resosi responsabile di invasione di campo.

Le indagini hanno consentito, altresì, di individuare altri due soggetti, di nazionalità rumena, i quali, all’esito della partita, hanno ostentato il braccio destro teso in avanti, effettuando un saluto romano. Gli stessi sono stati immediatamente sottoposti al provvedimento Daspo da parte del Questore di Roma, sulla base di un’istruttoria della Divisione Anticrimine.

Pugno duro della Lazio: “Fuori dallo stadio a vita”

In una nota, la SS Lazio, annuncia pungo duro contro questi comportamenti: “Nel corso della partita di domenica, Lazio-Roma, e nei giorni immediatamente successivi, sono state identificate tre persone che si sono rese protagoniste di comportamenti che nulla hanno a che vedere con il tifo e che manifestano forme di discriminazione e antisemitismo.

Grazie alla collaborazione tra la Società Sportiva Lazio, il proprio servizio di sicurezza, gli steward e le forze dell’ordine, anche mediante l’utilizzo delle telecamere di sorveglianza dello Stadio Olimpico, si è proceduto in breve tempo all’individuazione di una persona che indossava la maglia con il numero 88 recante la scritta “HITLERSON” e di altre due che ostentatamente compivano il gesto del saluto romano.

Nei loro confronti, una volta concluso l’iter amministrativo degli organi di sicurezza e ottenuta dalla Procura della Repubblica l’autorizzazione al Questore a fornire le generalità dei tre soggetti, la Lazio applicherà con severità il Codice Etico e disporrà il non gradimento quindi l’allontanamento a vita dallo stadio e si costituirà parte civile per la richiesta di risarcimento danni negli eventuali procedimenti penali che seguiranno”.

Per dovere di cronaca, e a tutela di chi è indagato, ricordiamo che un’accusa non equivale a una condanna, che le prove si formano in Tribunale e che l’ordinamento giudiziario italiano prevede comunque tre gradi di giudizio.

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