Lavori al Vittoriano: al via il cantiere di restauro dell’Altare della Patria

28 marzo 2023 | 17:22
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Lavori al Vittoriano: al via il cantiere di restauro dell’Altare della Patria

I lavori di restauro si articolano in tre fasi e dovrebbero concludersi in autunno, in tempo per la cerimonia del 4 Novembre

Roma – Sono partiti in queste ore, nel cuore del Monumento a Vittorio Emanuele II, ai più conosciuto come Vittoriano, i lavori di restauro dell’Altare della Patria. Un canitere che derurà diversi mesi e che si articola in tre fasi, la cui sequenza consentirà non solo di mantenere il servizio della Guardia d’Onore alla tomba del Milite Ignoto, ma anche il regolare svolgimento delle cerimonie del 25 aprile e del 2 giugno. L’intervento si concluderà in autunno: la data prevista è quella del 24 ottobre 2023, così da rispettare anche la cerimonia del 4 novembre, Giornata delle Forze Armate.

La campagna di restauro dell’Altare della Patria è stata avviata dall’Istituto VIVE, Vittoriano e Palazzo Venezia, diretto da Edith Gabrielli. Il Vittoriano fu pensato all’indomani della morte di Vittorio Emanuele II, il 9 gennaio 1878: l’obiettivo era celebrare il primo re d’Italia e, attraverso la sua persona, l’intero Risorgimento. Il progetto dell’architetto marchigiano Giuseppe Sacconi, vincitore di un apposito concorso bandito nel 1882, fu messo in atto dal 1885.

Il monumento, inaugurato ancora incompleto nel 1911, fu concluso negli anni trenta del Novecento. L’Altare della Patria è la zona curvilinea al centro del Vittoriano, che Sacconi volle trasformare in un grande altare laico dedicato alla Nazione e ai suoi valori. La sua decorazione, lunga 70 metri e alta 5, si deve allo scultore lombardo Angelo Zanelli, che risultò vincitore di un concorso bandito nel 1908.

Ora però l’Altare della Patria e la sua decorazione si presentano scarsamente leggibili, in uno stato di conservazione precario e in alcune zone critico: il restauro, diretto da Edith Gabrielli ed eseguito da Susanna Sarmati, ha come primi obiettivi quello di garantire la conservazione materiale dell’Altare della Patria, e di restituire la piena leggibilità all’opera di Zanelli, fin nei dettagli, consentendone una piena comprensione critica. Oltre che sul restauro, all’Altare della Patria procederà anche con una campagna di studio, di catalogazione e restauro di una parte dei gessi che ad oggi sono in deposito all’ex Mattatoio di Roma, anche grazie alla collaborazione della Soprintendenza speciale Archeologia Belle Arti e Paesaggio della Capitale.

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