Il caso

Ufo a Roma? Il racconto del testimone

8 aprile 2023 | 10:20
Share0
Ufo a Roma? Il racconto del testimone

Una testimonianza precisa ed utile per la comprensione del fenomeno Ufo giunge al Cisu direttamente dal testimone che avvista un oggetto fusiforme a Roma

“Oggi, 25 marzo, verso le 10:30 mente stavo sorseggiando il caffè sul terrazzo di casa a Roma, quando la mia attenzione e stata attratta da un oggetto che a tratti era luminoso e a tratti appariva metallico, altezza 45gradi a Nord. Ho pensato ad un aereo ma poi ho visto che l’oggetto (che ad occhio nudo poteva sottendere a circa un grado) era a forma di fuso e viaggiava in direzione Nord, salendo lentamente, e riflettendo a tratti la luce del sole. Ho preso il binocolo (8×30) ed ho chiaramente visto un oggetto metallico, fusiforme, senza ali, senza insegne o sporgenze, di apparenza metallica e che a tratti rifletteva la luce del sole ma che regolarmente si illuminava a intermittenza su due punti precisi della coda (intendo la parte opposta alla direzione dell’oggetto). Non saprei dire l’altezza, ma certo era coperto a tratti dalle nuvole che credo fossero stratocumuli, che si trovano sotto i 2000 metri di altezza ma oltre i 500 (se ben ricordo). Ho chiamato mia moglie e mio figlio che sia ad occhio nudo che con il binocolo hanno confermato di vedere la medesima cosa. Poi, è arrivato un banco di nuvole esteso e l’oggetto è scomparso. Mi è venuto in mente che potesse essere un pallone sonda atmosferico ma non so se esistono di forma fusiforme, o un drone? Non so, l’osservazione mi ha incuriosito perché a mio parere non era un aereo, sembrava più un razzo”. E’ il racconto di Marco, testimone dell’avvistamento.

Interessante testimonianza che andiamo ad analizzare. L’oggetto che sembrava non avere le ali, quindi partendo dalla prima interpretazione di velivolo convenzionale, volava ad una quota abbastanza normale per un aereo, e come tale poteva riflettere la luce solare. Le due luci intermittenti nella parte posteriore potevano essere sia le luci di posizione che gli scarichi dei reattori, sempre ipotizzando che l’oggetto in questione fosse un aereo, o anche un elicottero militare, come il Mangusta. Non si menziona la sua velocità, ma solo un suo spostamento verso Nord. Forse perché la distanza tra il testimone e l’oggetto era rilevante e non misurabile correttamente. Immagino abbia avuto una traiettoria rettilinea. Non ci sono molte ipotesi da fare, e vertono sull’avvenimento che in quei giorni ha tenuto la Capitale con gli occhi in alto, ovvero il centesimo anniversario dell’Aeronautica Militare Italiana che si è festeggiato il 28 marzo. Già dal sabato 25 a piazza del Popolo c’erano stand, elicotteri, simulatori di volo e caccia veri e propri in mostra, mentre in cielo si svolgevano prove di sorvolo di aerei che di solito non si vedono volare sulla città e le cui silhouette non sono familiari.

Per un cittadino che non abita vicino ad aeroporti militari, e che non sia esperto, spesso le forme dei caccia appaiono strane. Tra Tornado, Eurofighter ed F35, benché siano riconoscibili da non molto lontano, ci si può trarre in inganno a seconda del profilo visivo che offrono.
In un primo momento, ragionando sulla forma simile ad un razzo, mi erano venuti in mente i vecchi F104, che però non sono più operativi da tempo, e che molti anni fa apparivano come siluri volanti a causa delle loro piccole ali. Alternative ne vedo, come il volo di un elicottero d’attacco Mangusta, sottile e senza ali oppure l’aereo Piaggio P180, che sembra volare al contrario in quanto è un Canard, con ali grandi dietro ed ali piccole avanti. Gli altri aerei hanno ali ben visibili, da quelle a geometria variabile dei Tornado, a quelle tozze degli F35, a quelle triangolari degli EFA o a quelle degli F16. Fino ai grandi 767. Un vasto campionario di forme e dimensioni che potrebbe trarre in inganno chiunque. Anche il sottoscritto una volta ha osservato un oggetto a forma di fuso che viaggiava con una traiettoria simile a quella degli altri aerei, con la velocità di un aereo e la stessa grandezza. Non occorre scomodare il ‘rasoio di Occam’ per stabilire che, nonostante non avessi visto le sue ali, c’era una matematica certezza fosse proprio un aereo.

La Kermesse volante di quei giorni a Roma è stata un banco di prova per il riconoscimento degli aerei, per cui non mi scosterei da una interpretazione che tiri in ballo, probabilmente, un moderno elicottero militare d’attacco. Comunque, senza avere altre prove filmate o fotografiche, oppure altre testimonianze di ciò che è stato osservato dal nostro testimone, con le stesse modalità, dobbiamo astenerci dalla spiegazione definitiva, in attesa di altri particolari.

* Stefano Innocenti –
Cisu – Centro Italiano Studi Ufologici
_____________________________________________________

Se osservate una luce o un qualcosa in cielo che, in tutta coscienza, non riuscite a spiegarvi, inviate una mail a misteri@ilfaroonline.it e mettetevi in contatto con il Cisu, al sito www.cisu.org oppure all’indirizzo www.ufotuscia.it