Expo 2023: Roma alla prova degli ispettori del Bie

17 aprile 2023 | 17:06
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Expo 2023: Roma alla prova degli ispettori del Bie

Fino al 22 aprile visiteranno la città e il sito di Tor Vergata. Previsti anche incontri con Mattarella e Meloni. Il 21 aprile show privato al Colosseo. E Fiorello lancia un appello ai romani: “Toelettiamo i cinghiali, facciamoli carini, ormai sono della famiglia”

Roma – Expo 2030, la Capitale si gioca il tutto per tutto in meno di una settimana. La candidatura dell’Urbe a ospitare l’Esposizione Internazionale passa per l’ispezione di quattro membri del Bureau International des Expositions. I quattro delegati dell’organismo internazionale con sede a Parigi, giunti a Roma in queste ore, hanno un compito importante: valutare se la città di Roma è in grado di ospitare l’Expo tra sette anni. Gli ispettori arrivano da Africa, Asia, America ed Europa, più precisamente da Angola, Kazakistan, Perù e Svezia, e insieme al segretario generale Dimistri Kerkentzes, fino a sabato 22 aprile, avranno a disposizione un ufficio ad hoc allestito in centro e con vista sui Mercati di Traiano.

L’ufficio sarà solo un punto d’appoggio, visto che gli impegni “sul campo” sono molti, a partire dagli incontri con associazioni, ong, onlus, enti del terzo settore, aziende e istituzioni coinvolte nella corsa a Expo 2030,  fino alla visita ispettiva a Tor Vergata, il sito scelto per ospitare il cuore dell’evento. La data scelta è quella del 19 aprile, quando l’architetto Carlo Ratti accompagnerà la delegazione proprio a ridosso della Vela. Ma il clou sarà il 21 aprile, giorno del Natale di Roma, quando per gli ispettori andrà in scena uno show privato al Colosseo dal titolo “Humanlands”.

In questi giorni ci saranno poi gli incontri con le Istituzioni, dal presidente Mattarella al sindaco di Roma, passando per Meloni a Palazzo Chigi e Rocca alla Pisana, sempre alla presenza del presidente del comitato, l’ambasciatore Giampiero Massolo e dal direttore generale Giuseppe Scognamiglio. Expo 2030, sull’assegnazione del quale si esprimeranno 171 Paesi il 23 novembre 2023, come ha fatto sapere il ministro degli Esteri, porterebbe a Roma un impatto economico pari a oltre 50 miliardi di euro, di cui 18 come effetto indiretto già a breve e 10 miliardi di effetto economico diretto grazie agli investimenti. Trenta milioni di visitatori previsti e circa 300.000 posti di lavoro generati grazie anche alle almeno 11.000 nuove aziende che apriranno grazie all’evento mondiale.

Anche Fiorello dà il suo sostegno alla candidatura di Roma per Expo 2030 nel giorno dell’arrivo nella capitale degli
ispettori. Dal suo Viva Rai2 lo showman ha messo in guardia i romani ad evitare figuracce. “Roma è pronta alla grande sfida e vuole vincere. Siamo con voi Roma. Gli ispettori sono un po’ come quelli che danno le stelle Michelin ai ristoranti. Entrano ma tu non sai che sono quelli delle stelle Michelin”. E se nei ristoranti il segnale può essere quello di far cadere a terra una forchetta per vedere il tempo impiegato a raccoglierla, in questi giorni “occhio, se vedete gente in giro per Roma che butta delle cose a terra, amici e romani raccoglietele subito perché vuol dire che sono quelli di Expo”. Poi l’appello scherzoso: “Romani, mi raccomando da oggi diamoci una regolata”, andiamo in giro tranquilli e “toelettiamo i cinghiali, facciamoli carini, ormai sono della famiglia”.

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