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Europa League. Roma eroica, poker al Feyenoord: è semifinale

20 aprile 2023 | 23:48
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Europa League. Roma eroica, poker al Feyenoord: è semifinale

La Roma rimonta la sconfitta dell’andata, in quella che più che una partita è stato uno psicodramma. I giallorossi in semifinale saranno attesi dal Bayer Leverkusen

Roma – Dopo uno psicodramma, in cui si sono mischiati gioia e terrore, la Roma stacca il pass per la semifinale dopo 120 minuti. Feyenoord costretto a soccombere sotto i colpi di Spinazzola, Dybala, El Shaarawy e Pellegrini. In semifinale la squadra di Mourinho sara attesa dal Bayer Leverkusen.

Così in campo

Mou stupisce tutti e davanti a Rui Patricio, schiera Llorente (e non Ibanez) vicino a Smalling e Mancini. A centrocampo il classico duo Matic-Cristante, supportati sulle fasce da Zalewski e Spinazzola. Pellegrini e Wjinaldum a supporto di Belotti. Partono dalla panchina Dybala ed Abraham, entrambi non al meglio dopo gli infortuni subiti a Rotterdam.

Il Feyenoord risponde con Bijlow confermatissimo tra i pali. Di fronte a lui il talentuoso Geertruda, Trauner, Hancko ed Hartman (che causa non pochi problemi alla Roma). A centrocampo Slot punta su Wieffer, autore del gol-vittoria all’andata, ed il capitano Kocku ad affiancare Sczymanski. In attacco spazio a Jimenez, Jahanbakhsh ed Idrissi.

Il match

La Roma gioca in un’atmosfera incredibile, dove bandiere, striscioni e fumogeni colorano l’Olimpico di giallorosso. Il tutto sotto i commossi occhi di Totti e De Rossi, ospiti speciali di questo grande match.

La squadra di Mourinho parte forte ed aggressiva, e non può fare altrimenti considerando la rimonta da fare. La prima occasione è subito per Pellegrini, pescato bene da un filtrante di Belotti, ma è attento il portiere Bijlow. Sugli scudi appare subito Matic, autore di una partita magnifica. Un professore in mezzo al campo che insegna calcio, mentre gli alunni lo ascoltano imparando. La sua classe diventa ancora più importante quando Wjinaldum si accascia a terra, richiamando l’attenzione della panchina per un infortunio muscolare. Costretto ad arrendersi, gli fa spazio ElShaarawy. Una stagione sfortunata per l’olandese, già costretto a saltare gran parte della stagione per la rottura della tibia. Eppure il cambio si dimostrerà un segno del destino.

E’ proprio il Faraone, pochi minuti dopo il suo ingresso, ad avere una ghiotta occasione per passare in vantaggio ma spara alto di fronte al portiere del Feyenoord, forse convinto di essere in fuorigioco. Il Feyenoord si rende pericoloso soprattutto sul finire del primo tempo, in particolare con le incursioni del terzino sinistro Hartman e del centrocampista Szymanski, ma anche il capitano Kucku (il piu’ talentuoso) crea gioco. Ma Rui Patricio, nonostante qualche piccola incertezza, è concreto e non permette agli olandesi di passare in vantaggio. Salva in particolare su Jimenez. Il primo tempo si chiude con un forte equilibrio al rialzo, dove entrambe le squadre dimostrano la propria qualità. Il Feyenoord non si è fatto intimorire, ma la Roma ha pressato molto.

Il secondo tempo si apre, tanto per cambiare, con un palo. A colpirlo questa volta è Pellegrini, trovato da Zalewski. La porta degli olandesi sembra stregata, ricordando anche i due pali colpiti all’andata. Ma la squadra di Mourinho continua ad insistere ed il Feyenoord non riesce piu’ ad uscire dalla metà campo. L’equilibrio si spezza al 60′ quando Spinazzola, grazie ad una deviazione, mette il pallone alle spalle di Bijlow. Esplode l’Olimpico, ma manca ancora tanto tempo ed i tifosi giallorossi non possono stare tranquilli: in questo modo sarebbero solo supplementari.

Una difesa eccezionale, quella della squadra di Mourinho, in cui a regnare è Smalling. Il leader inglese è ormai prossimo al rinnovo, ciò vuol dire che sarà la colonna portante romanista ancora per molto tempo. Anche Mancini fa una gran partita, bene anche Llorente in sostituzione di Ibanez.

Mourinho, a 18 minuti dalla fine, inserisce Abraham e Dybala. In particolare la Joya, però, sembra in difficoltà fisica ma i compagni si appoggiano su di lui nonostante l’evidente fasciatura. 

Per gli uomini di Mourinho arriva però un’altra doccia fredda: questa volta a farsi male è proprio Smalling, sostituito da Celik. La sua perdita è un duro colpo per la Roma, che accusa subito il colpo e subisce quello che poteva essere un colpo di grazia. Paixao infatti porta il risultato in parità, approfittando di un’inguardabile difesa romanista in quel frangente. Ed ormai manca poco. Ai giallorossi serve per forza un gol per evitare un’eliminazione che sarebbe dura da accettare.

Ma quando c’è un calciatore che ha appena vinto la Coppa del Mondo, segnando uno dei rigori della finale, puoi sempre contare sulla speranza. La speranza che il genio possa uscire fuori dalla lampada, senza nè preavviso nè richiesta di permesso. E’ così riassumibile la magia inventata da Dybala al 90′ che si gira in un fazzoletto in area di rigore e, da seduto, mette la palla sotto l’incrocio dei pali. Un gol che ai piu’ ha ricordato il gol fatto alla Lazio qualche anno fa, sempre in quella porta, ma con la maglia della Juve. Esultanza incontenibile per l’argentino, calato a pieno nella realtà romanista che lo porta in palmo di mano come se fosse un figlio da proteggere. La Roma, dopo aver rischiato di cadere nel baratro, ritrova la luce del paradiso.

Ai supplementari gli olandesi non ne hanno più ed i giallorossi hanno solo un obiettivo: evitare i rigori. Nella storia romanista non hanno mai portato fortuna, in particolare nelle coppe europee. Da ricordare l’eliminazione nel 2008 con l’Arsenal, senza parlare della finale di Champions con il Liverpool. Pellegrini, romano e romanista verace, sa perfettamente tutto questo. E’ forse a causa di ciò che serve un pallone geniale ad Abraham dando il via ad un’azione spettacolare, che El Shaarawy concretizza. Quasi piangendo, il Faraone porta in vantaggio la Roma ed è sempre di piu’ l’uomo di coppa. La festa, di fatto, è già partita. Si conclude nel secondo tempo supplementare quando Pellegrini porta il risultato sul 4-1, anche se a  scoppio ritardato dato che inizialmente il gol era stato annullato. Il Feyenoord dichiara la resa con il brutto fallo di Jimenez ai danni di Mancini, che gli costa l’espulsione.

I giallorossi stacca il pass per una semifinale europea per la terza stagione consecutiva, e questa volta ad attendere la Roma ci sarà il Bayer Leverkusen. Il Re di Coppe Mou si conferma un animale da torneo europeo e sul finale di partita si è lasciato andare all’acclamazione popolare, dopo aver gestito la gara da maestro.

Foto: Twitter @OfficialASRoma