Festa in piazza San Pietro per la beata Armida Barelli, il Papa: “Anticipò i tempi del Vaticano II”

22 aprile 2023 | 17:44
Share0
Festa in piazza San Pietro per la beata Armida Barelli, il Papa: “Anticipò i tempi del Vaticano II”
Festa in piazza San Pietro per la beata Armida Barelli, il Papa: “Anticipò i tempi del Vaticano II”
Festa in piazza San Pietro per la beata Armida Barelli, il Papa: “Anticipò i tempi del Vaticano II”
Festa in piazza San Pietro per la beata Armida Barelli, il Papa: “Anticipò i tempi del Vaticano II”
Festa in piazza San Pietro per la beata Armida Barelli, il Papa: “Anticipò i tempi del Vaticano II”
Festa in piazza San Pietro per la beata Armida Barelli, il Papa: “Anticipò i tempi del Vaticano II”

Azione Cattolica, Università Cattolica del Sacro Cuore e Missionarie della Regalità di Cristo in preghiera col Papa per il ringraziamento della beatificazione di Armida Barelli. Bergoglio: “Formidabile anticipatrice della leadership femminile in ambito ecclesiale e sociale”

Città del Vaticano – “Ancora oggi abbiamo bisogno di donne che, guidate dalla fede, siano capaci di lasciare il segno nella vita spirituale, nell’educazione e nella formazione professionale”. Esplode la festa in piazza San Pietro, questa mattina gremita da migliaia di persone giunte a Roma in pellegrinaggio di ringraziamento per la beatificazione di Armida Barelli. A stringersi attorno al Pontefice, guidati dall’arcivescovo di Milano, Mario Delpini, l’Università Cattolica del Sacro Cuore, l’Azione Cattolica Italiana e le Missionarie della Regalità di Cristo, le tre realtà che hanno promosso la causa di beatificazione.

Francesco, che arriva in papamobile, prima del discorso si concede un bagno di folla mentre il vento gioca con le bandiere bianche e gli striscioni. E dal sagrato della basilica vaticana, mentre un sole rovente bacia la piazza progettata da Bernini. il primo pensiero del Papa è per l’Università Cattolica, di cui Armida Barelli è stata tra i fondatori. Bergoglio la definisce “una donna generativa”, poiché – spiega – “tessitrice di grandi opere e lo ha fatto realizzando una trama formidabile di relazioni, girando in lungo e in largo l’Italia e tenendo contatti con tutti. Lo documentano le sue numerose e appassionate lettere. Oggi non mancano, purtroppo, spinte di segno contrario, ossia de-generative. Sono molto dannose per la vita familiare, ma si possono osservare anche a livello sociale, nelle polarizzazioni e negli estremismi che non lasciano spazio al dialogo e hanno un effetto disumanizzante. Non lasciare spazio al dialogo”.

E anche “rispetto al tema della leadership femminile in ambito ecclesiale e sociale, di cui la Barelli può essere considerata formidabile anticipatrice, abbiamo bisogno di un modello integrato, che unisca la competenza e la prestazione, spesso associate al ruolo maschile, con la cura dei legami, l’ascolto, la capacità di mediare, di mettere in rete e di far crescere le relazioni, a lungo ritenute appannaggio del genere femminile e spesso sottovalutate nel loro valore produttivo“. Un compito, fa notare Francesco, “affidato in modo particolare all’Università Cattolica del Sacro Cuore. Questa grande istituzione accademica è chiamata ad avere oggi lo stesso slancio educativo e la stessa intraprendenza formativa che hanno guidato padre Agostino Gemelli e la beata Armida Barelli”.

In particolare la Barelli, attraverso l’Ateneo, ha contribuito a formare la coscienza civile in centinaia di migliaia di giovani, tra cui molte donne. Un’opera che diventerà particolarmente visibile nel momento in cui, terminata la guerra, si tratterà di ricostruire il Paese avviando un processo democratico. Ancora oggi abbiamo bisogno di donne che, guidate dalla fede, siano capaci di lasciare il segno nella vita spirituale, nell’educazione e nella formazione professionale.

Rivolgendosi poi agli amici dell’Azione Cattolica, evidenziare un secondo tratto della Beata: essere apostola. “È diverso, è una cosa diversa. Uno può generare cose, ma non essere apostolo; la Barelli generava ed era apostola”, precisa il Pontefice, che spiega: “Sappiamo che il Regno di Dio germoglia, cresce e fruttifica continuamente dappertutto: la vita di Armida Barelli esprime questa dinamica e ci permette di contemplare come il Signore compia cose grandi quando le persone si rendono disponibili e docili alla sua volontà, impegnandosi con umiltà, creatività e intraprendenza”.

Ma “essere apostole e apostoli”, ammonisce il Papa, “vuol dire essere laiche e laici con passione, appassionati del Vangelo e della vita, prendendosi cura della vita buona di tutti e costruendo percorsi di fraternità per dare anima a una società più giusta, più inclusiva, più solidale. Ed è importante fare tutto questo insieme, nella bellezza di un’esperienza associativa che, da un lato, allena a saper ascoltare e dialogare con tutti e, dall’altro, esprime quel ‘noi più grande’ che educa alla vita ecclesiale, vita di popolo che cammina insieme”.

Negli ambiti dell’economia, della cultura, della politica, della scuola come del lavoro, nella costante attenzione ai più piccoli, ai fragili e ai poveri, vi incoraggio a cercare strade per camminare con tutti, perseguendo la pace e la giustizia. Questo è ciò che la Beata Armida Barelli fece nel suo tempo con spirito di totale affidamento al Signore e con stile improntato alla concretezza.

Infine, rivolgendosi alle Missionarie della Regalità di Cristo, mette in luce “l’essere consacrata nel mondo” della Beata: “La consacrazione secolare è paradigma di un nuovo modo di vivere da laici nel mondo: laici capaci di scorgere i semi del Verbo dentro le pieghe della storia, impegnati ad animarla dall’interno come lievito, capaci di valorizzare i germi di bene presenti nelle realtà terrene come preludio del Regno che viene, promotori dei valori umani, tessitori di relazioni, testimoni silenziosi e fattivi della radicalità evangelica”.

Armida è stata capace di leggere i segni dei suoi tempi e i bisogni più urgenti: pensiamo al bisogno di una rinnovata cura della spiritualità; pensiamo alla formazione e alla chiamata all’impegno per le giovani donne; pensiamo alla sfida educativa e al sogno di una università cattolica in Italia; pensiamo alla passione per il mondo, a partire dalla certezza dell’universalità del messaggio di Cristo. Questi bisogni furono per Armida Barelli terreno di impegno e di missione.

Armida, conclude il Papa, “anticipò i tempi del Concilio Vaticano II, mettendo in pratica uno stile comunitario in cui donne e uomini, giovani e adulti, laici e sacerdoti, collaborano insieme per il fine apostolico della Chiesa, tutti insieme protagonisti della stessa missione in virtù del Battesimo. Ognuno può accogliere il suo esempio secondo la propria vocazione: è una ricchezza per tutti noi, per tutta la Chiesa“.

Chi era Armida Barelli
1 dicembre 1882 Milano – 15 agosto 1952 Marzio (Varese)

L’incontro con padre Agostino Gemelli segna per Armida l’inizio di una collaborazione che durerà tutta la vita: Azione Cattolica, Istituto Secolare Missionarie della Regalità, Università Cattolica del Sacro Cuore, Opera della Regalità di Nostro Signore Gesù Cristo.

Nel 1918 fonda la Gioventù Femminile cattolica milanese, e diventa la Sorella maggiore di un gruppo di giovani che dalle parrocchie milanesi si ritrovano in vescovado ad approfondire problemi teologici e sociali per controbattere la propaganda marxista.

L’esperienza positiva di Milano spinge il papa Benedetto XV ad affidarle lo stesso compito per tutte le diocesi italiane e la Barelli inizia il suo primo giro lungo la penisola per chiamare a raccolta le giovani, che rispondono con entusiasmo.

Nel 1919, insieme a padre Gemelli, fonda l’Istituto Secolare delle Missionarie della Regalità di Cristo e con lui anche l’Opera della Regalità di Nostro Signore Gesù Cristo per la diffusione della liturgia. Fonda case di spiritualità nei più importanti luoghi francescani e promuove una vasta opera di formazione spirituale e di discernimento vocazionale.

Nel 1921 fa parte del gruppo dei fondatori dell’Università cattolica del Sacro Cuore, fermamente convinta di intitolarla al Sacro Cuore e ne diventa indispensabile “cassiera”. Organizza convegni, pellegrinaggi, settimane della purezza, settimane sociali e attività per le missioni.

Nel 1946, Armida viene nominata vice presidente generale dell’Azione Cattolica da Pio XII. Nel 1949, si ammala di paralisi bulbare, che la porterà alla morte. Scrive: “Accetto la morte, quella qualsiasi che il Signore vorrà, in piena adesione al volere divino”.

È sepolta dal 1953 nella cripta della cappella dell’Università Cattolica del Sacro Cuore a Milano. Il 1 giugno 2007 Papa Benedetto XVI la proclama Venerabile Serva di Dio e il 21 febbraio 2021 Papa Francesco ha autorizzato la Congregazione delle Cause dei Santi alla promulgazione del decreto riguardante un miracolo attribuito all’intercessione della Venerabile Armida Barelli. Questo atto conclude l’iter che precede il rito di beatificazione di domani 30 aprile 2022.

A questo iter ha lavorato un Comitato di beatificazione e canonizzazione che ha riunito tre delle realtà che la prossima beata ha contribuito a fondare con la sua incessante attività di apostolato a favore della Chiesa e della società italiana: l’Azione Cattolica Italiana (ACI), l’Istituto secolare delle Missionarie della Regalità di Cristo (ISM) e l’Università Cattolica del Sacro Cuore (UCSC). Il miracolo attribuito all’intercessione di Armida Barelli è avvenuto a Prato. Il 5 maggio 1989, la signora Alice Maggini, di 65 anni, è stata investita da un camion mentre viaggiava in bicicletta riportando una forte commozione cerebrale. I medici avevano previsto gravi conseguenze di tipo neurologico. È stato allora che la famiglia della signora ha invocato l’intercessione della Serva di Dio: in modo scientificamente inspiegabile, Alice Maggini si è ripresa completamente e, senza aver riportato conseguenze, ha continuato la sua vita in totale autonomia fino alla morte avvenuta nel 2012. (Foto © Vatican Media)

Il Faro online, il tuo quotidiano sempre con te –  Clicca qui per leggere tutte le notizie di Papa & Vaticano
ilfaroonline.it è su TELEGRAM. Per iscriverti al canale Telegram con solo le notizie di Papa & Vaticano, clicca su questo link.
ilfaroonline.it è anche su GOOGLE NEWS. Per essere sempre aggiornato sulle nostre notizie, clicca su questo link e seleziona la stellina in alto a destra per seguire la fonte