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Come diventare ostetrica: laurea, esami e stipendio

28 aprile 2023 | 08:00
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Come diventare ostetrica: laurea, esami e stipendio

quella dell’ostetrica è diventata una “professione sanitaria” a tutti gli effetti

L’ostetrica è la figura professionale che si occupa di assistere le donne prima, durante e dopo il parto. È stata formalmente definita e individuata solo a metà degli anni Novanta, ovvero dopo l’entrata in vigore del Decreto 14 settembre 1994, n. 740 (“Regolamento concernente l’individuazione della figura e del relativo profilo professionale dell’ostetrica/o”) promulgato dal Ministero della Sanità. Prima, infatti, le ostetriche erano inquadrate come levatrici, ai sensi del Regio Decreto Legge 1 luglio 1937, n. 1520, poi abrogato nel 2008.

A seguito dell’entrata in vigore della Legge 26 febbraio 1999, n. 42 (“Disposizioni in materia di professioni sanitarie”), quella dell’ostetrica è diventata una “professione sanitaria” a tutti gli effetti; in precedenza, infatti, era ancora valida la definizione di “professione sanitaria ausiliaria” introdotta da un Regio Decreto del 1934.

Descrizione del profilo professionale

A norma di legge, l’ostetrica/o “è l’operatore sanitario che, in possesso del diploma   universitario abilitante e dell’iscrizione all’albo professionale, assiste e consiglia la donna nel periodo della gravidanza, durante il parto e nel puerperio, conduce e porta a termine parti eutocici con propria responsabilità e presta assistenza al neonato”.

Il Decreto indica anche alcune delle principali competenze di un’ostetrica; in particolare, partecipa alla preparazione psicoprofilattica al parto della paziente, nonché prepara e assiste ad interventi ginecologici. Inoltre, è tra le figure preposte alla prevenzione e all’accertamento dei “tumori della sfera genitale femminile”.

Studi necessari per diventare ostetrica: test di ammissione ed esami

Per intraprendere la professione ostetrica, è necessario conseguire la laurea triennale in Ostetricia; poiché si tratta di un percorso di studi a numero programmato a livello nazionale, l’accesso ai corsi è subordinato al superamento dei test di ammissione.

Come disposto dal Decreto Legislativo 9 novembre 2007, n. 206, in attuazione della direttiva 2005/36/CE relativa al riconoscimento delle qualifiche professionali, l’accesso alla formazione accademica è subordinato al “compimento almeno dei primi dieci anni di formazione scolastica generale”, ossia al completamento della scuola dell’obbligo. Di conseguenza, chiunque voglia iscriversi ad un corso di laurea in Ostetricia deve aver conseguito un diploma di scuola superiore. A tale scopo, i corsi di recupero anni scolastici a Milano di Formazionepiù, ad esempio, possono aiutare a diventare ostetrica completando la propria formazione scolastica.

Per quanto concerne i programmi di studio, al netto delle differenze che possono registrarsi all’interno dei vari atenei, gli esami da sostenere sono incentrati su materie quali Anatomia, Fisiologia, Patologia, Scienze Infermieristiche, Deontologia delle professioni per la nascita, Biochimica, Biologia, Genetica, Farmacologia, Psicologia, Ginecologia e Pediatria. In aggiunta, la formazione teorica è solitamente integrata da quella pratica, per mezzo di appositi tirocini curriculari inseriti nel percorso di studi. In generale, il programma degli esami è mirato all’acquisizione delle conoscenze e competenze individuate dalla normativa di riferimento, ovvero “un’adeguata conoscenza delle scienze che sono alla base delle attività di ostetrica, ed in special modo dell’ostetricia e della ginecologia”, abbinata ad una “adeguata conoscenza della deontologia e della legislazione professionale”.

A seguito del conseguimento del titolo di studio abilitante, l’aspirante ostetrica deve provvedere all’iscrizione all’Albo dell’Ordine della Professione di Ostetrica prima di poter esercitare l’attività professionale.

Inquadramento economico e retribuzione

Dal punto di vista lavorativo, esistono due possibili inquadramenti per gli aspiranti ostetrici:

La retribuzione può variare in base all’inquadramento ed alle ore contrattualizzate ma, di base, un’ostetrica impiegata a tempo pieno ha uno stipendio mensile di poco superiore ai 1.300 euro (esclusi extra come, ad esempio, turni di notte e festivi). Per i professionisti stabilizzati, infine, è previsto anche un incremento della retribuzione in relazione all’anzianità di servizio.