Cuneo fiscale, precarietà e reddito di cittadinanza: le misure del Decreto Lavoro
Nel Consiglio dei Ministri del 1 Maggio, fortemente voluto da Giorgia Meloni, è stato approvato il Decreto Lavoro in un clima di tensione con i sindacati. I dettagli
Roma – E’ stato approvato il Decreto Lavoro nel Consiglio dei Ministri del 1 maggio, fortemente voluto dalla presidente del Consiglio Giorgia Meloni come atto simbolico. Un Cdm che, tuttavia, si è svolto tra le polemiche. Duri gli scontri delle ultime ore infatti tra il Governo ed i sindacati, che si sono incontrati a Palazzo Chigi nella serata di domenica.
In occasione della manifestazione nazionale “Fondata sul Lavoro”, che quest’anno si è svolta a Potenza proprio nella giornata del 1 maggio, i sindacati si sono lasciati andare a dure critiche verso il decreto. Cgil, Cisl e Uil hanno infatti accusato l’esecutivo di “andare avanti a colpi di propaganda” e che “oggi è la Festa dei Lavoratori, non del Governo“. Quest’ultima critica rivolta alla decisione, discutibile secondo i sindacati, di convocare il Consiglio dei Ministri nella giornata di oggi.
Giorgia Meloni, nonostante ciò ha tirato dritto e, anche se in ritardo di circa una mezz’ora, ha presieduto la riunione in cui è stato approvato l’atteso Decreto Lavoro. Cuneo fiscale ed Assegno d’inclusione, ma anche incentivi per chi assume a tempo indeterminato e fringe benefit: di seguito tutti i dettagli del provvedimento approvati nel Consiglio dei Ministri, dopo il quale non è stata prevista nessuna conferenza stampa.
Taglio del cuneo fiscale
“Circa 4 miliardi vengono destinati, nel periodo compreso tra il 1 luglio e il 31 dicembre 2023 (senza ulteriori effetti sulla tredicesima), all’incremento di 4 punti percentuali del taglio del cuneo fiscale per i dipendenti rispetto a quanto già previsto in legge di bilancio“. E’ quanto si legge in una nota del Ministero dell’Economia, come riferisce l’Ansa. Precisato che lo sgravio contributivo, tutto a beneficio dei lavoratori, viene quindi elevato dal 3% al 7% per i redditi fino a 25 mila euro mentre viene innalzato dal 2% al 6% per i redditi fino a 35 mila. L’aumento in busta paga viene stimato, tra luglio e dicembre, fino a 100 euro mensili medi.
Assegno d’inclusione
Arriverà dal primo gennaio 2024, come misura di “contrasto alla povertà, alla fragilità e all’esclusione sociale“, rivolto alle famiglie in cui sono presenti disabili, minori o over 60. Il contributopotrà arrivare a 500 euro al mese (630 euro se composta da over 67 o con disabili gravi), a cui aggiungere 280 euro mensili se vivono in affitto. Verrà erogato per diciotto mesi e potrà essere rinnovato, dopo lo stop di un mese, per periodi ulteriori di dodici mesi. Necessario essere residenti in Italia da almeno cinque anni e avere un Isee non superiore a 9.360 euro. Per avere il beneficio si dovrà iscriversi al Sistema informativo per l’inclusione sociale e lavorativa (Siisl)
Strumento di attivazione al lavoro
Per gli occupabili partirà dal primo settembre 2023. La partecipazione a corsi di formazione, di qualificazione professionale o a progetti utili alla collettività diventa vincolante. Il beneficio sarà di 350 euro e al massimo per dodici mesi, non rinnovabili.
Incentivi per le assunzioni
Ai datori di lavoro privati che assumono i beneficiari dell’Assegno di inclusione con contratto a tempo indeterminato o di apprendistato, sarà riconosciuto, per dodici mesi, l’esonero del 100% dei contributi previdenziali, nel limite di 8 mila euro annui (al 50% se a tempo determinato o stagionale).
Precarietà
In arrivo meno vincoli sulle causali per i rinnovi oltre l’anno (fino a dodici mesi non sono richieste) e non oltre i 24 mesi. Le causali sono affidate ai contratti collettivi o, in attesa della previsione contrattuale, individuate dalle parti per esigenze di natura tecnica, organizzativa o produttiva. Ciò, comunque, entro e non oltre il 31 dicembre 2024.
Voucher
Si alza la soglia delle prestazioni di lavoro occasionale: da 10mila si passa a 15mila euro per chi opera nei settori dei congressi, delle fiere, degli eventi, degli stabilimenti termali e dei parchi di divertimento.
Salvini: “Tagliamo le tasse ed aumentiamo gli stipendi”
Particolarmente soddisfatto di quanto avvenuto è Matteo Salvini, ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, che su Twitter scrive: “Aumenti dagli 80 ai 100 euro mensili in busta paga fino a dicembre. Dalla sinistra e dai sindacati del no le solite polemiche e i soliti cortei (con fantocci, insulti e bandiere bruciate), dalla Lega e dal centrodestra al governo taglio di tasse e aumento degli stipendi per milioni di lavoratrici e lavoratori”. Salvini, nella sua polemica, si riferisce a quanto avvenuto a Torino dove, in piazza San Carlo, alcuni manifestanti hanno esibito dei manichini raffiguranti alcuni esponenti del Governo con il braccio teso e con i manganelli.
Foto: governo.it
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