“Se puliamo Roma c’è meno consenso sull’inceneritore”: la “gaffe” dell’assessora Alfonsi

2 maggio 2023 | 09:18
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Il video dell’assessora capitolina all’Ambiente rilanciato da Legambiente sui social: “Oggi siamo sull’esasperazione: se noi nel frattempo cominciamo a pulire la città, con meno esasperazione c’è meno consenso…”

Roma – Bufera sull’assessora all’Ambiente del Comune di Roma, Sabrina Alfonsi, protagonista di un video rilanciato in queste ore sui social da Legambiente.

“C’è un consenso altissimo sull’inceneritore, sul fatto che ci sia un sindaco che ha preso una decisione e sul fatto che c’è un piano intero che è stato presentato. Questo però va accompagnato, anche perché il cammino è lungo, e paradossalmente oggi siamo sull’esasperazione: se noi nel frattempo cominciamo a pulire la città, con meno esasperazione c’è meno consenso…”, la gaffe in cui è inciampata Alfonsi. Il video è subito diventato virale e l’Assessora, dai suoi profili social si difende: “Ormai siamo alla commedia, con polemiche sollevate ad arte da parte di qualcuno contrario alla realizzazione del termovalorizzatore di Roma, per altro utilizzando uno spezzone di un video che risale ad un anno fa, subito dopo l’incendio di Malagrotta, girato nel corso di un’assemblea pubblica durante la quale stavo rispondendo alle domande di alcuni cittadini. Un video, badate bene, di cui viene rappresentata solo una minima parte, di pochi secondi, durante la quale un ragionamento fatto per paradosso, in cui stavo spiegando che in quel preciso momento storico, a causa dell’emergenza indotta dall’incendio del TMB di Malagrotta, se avessimo interrogato i cittadini sull’opportunità di realizzare un termovalorizzatore a servizio della città, il consenso sarebbe stato ancora più alto di quello che normalmente abbiamo riscontrato. Questo ragionamento, nel video apparso sul canale social di un gruppo di cittadini contrario all’impianto per ragioni – diciamo così . “ideologiche”, viene interrotto al punto giusto per farlo sembrare qualcos’altro e poterci montare sopra una polemica tutta strumentale, per cui lasciare Roma nella sporcizia sarebbe una “sottile strategia” inventata da Gualtieri e dalla sua perfida Assessora per tenere alto il consenso sull’impianto. Ridicolo, anche se non fa ridere”.

“Mi chiedo allora – prosegue Alfonsi – quale fosse il fine perseguito dall’Amministrazione 5Stelle, quelli che oggi chiedono le pubbliche scuse ai cittadini per questo presunto insulto. Gli stessi che per cinque anni e mezzo hanno lasciato affogare Roma nei rifiuti senza realizzare alcun impianto e lasciando un’Azienda allo sbando. Anche alla destra, che puntualmente si è avventata sul ghiotto boccone della facile polemica e parla di “parole vergognose dell’Assessora”, consiglio meno malafede e maggiore prudenza nelle dichiarazioni. Hanno la memoria corta, se è vero come è vero che una loro autorevole rappresentante, durante l’ultimo consiglio straordinario in cui si è parlato di AMA e rifiuti, ha dovuto ammettere che la situazione della raccolta in città è sicuramente migliorata rispetto al passato. Questi complottisti della domenica, ai quali non fa comodo ricordare in che condizioni era Roma a ottobre del 2021, al tramonto dell’era 5 Stelle, dimostrano di essere alla frutta, di non avere più argomenti per opporsi nel merito a quello che questa Giunta sta portando avanti con decisione in un settore, quello della gestione dei rifiuti, vitale per l’immagine della nostra città e per la qualità della vita dei romani”.

Alfonsi fa quindi riferimento al nuovo Piano dei Rifiuti di Roma e al Piano industriale di AMA, chiosando: “Il percorso è complicato e non privo di ostacoli, e certo – come ha più volte ricordato il Sindaco Gualtieri nelle sue uscite pubbliche – la situazione della pulizia della città non è ancor come la vorremmo. Ma registriamo piccoli e costanti passi in avanti, non ci sono più le montagne dei rifiuti a bordo cassonetto e si comincia a rivedere la pulizia delle strade. Noi andiamo avanti e continuiamo a lavorare, la fiducia e il consenso dei Romani li misureremo alla fine. Chi avesse la curiosità e la pazienza di ascoltare per l’intervento da cui è stato estrapolato il frame all’origine della polemica può trovarlo al seguente link (https://www.youtube.com/watch?v=24F58UupsQQ)”.

Di tutta risposta arriva la critica del M5S, più precisamente da Daniele Diaco, consigliere capitolino pentastellato e vicepresidente della Commissione Ambiente: “Più Roma è sporca, più c’è consenso per l’inceneritore? Quello dell’assessora Alfonsi sarà stato pure un ragionamento per paradosso, estrapolato dal contesto, ma sta funzionando alla grande. Basta vedere il totale collasso della raccolta a Roma dopo il ponte del primo maggio: con gli impianti di trattamento chiusi, si moltiplicano i tappeti di rifiuti intorno ai cassonetti e sempre più romani esasperati condividono sui social le foto del disastro. E più rifiuti finiscono a terra, meno si può differenziare, e quindi cresce la voglia di una struttura che bruci l’immondizia. Un circolo vizioso, voluto o no, che però conviene di sicuro al partito dell’inceneritore. Conviene molto meno alla salute dei romani, che si beccano prima il degrado in strada e poi i fumi dell’impianto”.

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