il report |
Interni
/

Uomo sotto i 50 anni (spesso anche minorenne): l’identikit del pedofilo italiano

5 maggio 2023 | 11:53
Share0

Il raccapricciante report della Polizia Postale diffuso in occasione della Giornata Nazionale per la lotta alla pedofilia e la pedopornografica. Tutti i numeri shock

Nella Giornata Nazionale contro la Pedofilia e la Pedopornografia, la Polizia Postale condivide i dati più significativi di un impegno quotidiano, per la tutela dei minori da ogni forma di rischio cibernetico.

La lotta all’abuso sessuale online in danno di minori diventa sempre più puntuale nel cercare di porre un argine a fenomeni gravi quanto complessi: cresce il numero dei soggetti adulti arrestati per reati di pedopornografia, adescamento online e abuso sessuale di minori. Si tratta di soggetti ad alto livello di pericolosità poiché colti in flagranza di reato, perché detentori di grandi quantità di materiale pedopornografico o in quanto abusanti di bambini e ragazzi nelle loro disponibilità.

Sono spesso uomini, con un’età inferiore ai 50 anni, che in maniera sistematica, sfruttano le caratteristiche tecniche dei diversi servizi di rete per assicurarsi il miraggio dell’anonimato e dell’impunità.

L’adescamento si riconferma come un fenomeno preoccupante che investe fasce di età sempre più precoci, nei luoghi della massima sicurezza percepita, come le chat con i compagni di scuola e le piattaforme di gaming. Sono le vittime più fragili e fiduciose verso gli altri, anche quando sconosciuti, e sono quelli che hanno il rapporto più spontaneo e naturale con le nuove tecnologie.

Per questo appare quanto mai urgente proteggerli dalle attenzioni deviate di soggetti adulti, che si concentrano proprio dove la presenza di minori è più cospicua. I genitori sono il primo baluardo di sicurezza per bambini e ragazzi ed hanno, nell’ascolto e nel dialogo, gli strumenti più potenti per rendere la tutela dei bambini una realtà e la loro sicurezza un fatto.

Il Dossier “Dentro i numeri: la lotta alla pedofilia online “contiene non solo numeri in grado di raccontare un rischio attuale ma vuole descrivere un sistema di tutela come quello portato avanti dalla Polizia Postale, fatto di sinergie interistituzionali e attività multidisciplinari nelle quali la commistione dei saperi e degli impegni mirA a costruire soluzioni possibili ed efficaci.

La rete è oggi il luogo del progresso e dello sviluppo delle società ma è diventata anche strumento di amplificazione della minaccia all’infanzia e all’adolescenza: la protezione dei bambini e dei ragazzi da ogni forma di abuso sessuale è possibile, può diventare realtà se si rompe il silenzio, se si creano alleanze, se si condivide la responsabilità di proteggerli anche online, sempre.

I numeri della lotta allo sfruttamento sessuale dei minori in rete

2622 è il numero dei siti oscurati nel 2022 e resi irrangiungibili agli internauti italiani. I siti contengono immagini di violenze su bambini e vengono oscurati perchè consentono alle immagini di abuso di continuare a circolare, favoriscono la commercializzazione del danno subito dalle piccole vittime e alimentano la richiesta di nuovi abusi sui minori.

1466 è il numero delle persone denunciate per aver scaricato, condiviso e scambiato foto e video di abuso sessuale di minori nel2022, 299 i soggetti denunciati già dopo i primi tre mesi del 2023. Sono spesso uomini, italiani, incensurati e con un’età media inferiore ai 50 anni, i soggetti che vengono identificati come responsabili di reati legati alla pedopornografia. Nel 2022 sono 149 gli arresti legati ai casi di pedopornografia, 12 nei primi 3 mesi del 2023. Le indagini che esitano in un arresto sono quelle che identificano soggetti ad alto livello di pericolosità poiché colti in flagranza di reato, perché detentori di grandi quantità di materiale pedopornografico o in quanto abusanti di bambini e ragazzi nelle loro disponibilità. Nei primi tre mesi del 2023, sono già 56 i minori di età inferiore ai 13 anni adescati in rete, mentre sono 34 le vittime adolescenti (14- 16 anni). Poco più che bambini, vengono agganciati da adulti pedofili su socialnetwork, su app di  videogiochi, sulla messaggistica istantanea per parlare di sesso, per proporre scambi di immagini intime, per  avvicinare, fino ad un incontro, le piccole vittime.

Minori indagati per pedopornografia: 150 casi

Da qualche anno si osserva una progressione nel numero dei casi in cui i minori diventano protagonisti di casi di detenzione e diffusione online di pedopornografia: nel 2022 sono stati 150 i ragazzi segnalati all’Autorità Giudiziaria come autori di reati gravi, erano appena 20 nel 2016. Sono quasi sempre maschi, con un’età media di circa 15 anni, incuriositi dalla ricerca di materiale sessuale, incappano in circuiti informali online dove accedono ad ogni tipo di materiale illegale tra cui quello che riguarda abusi sessuali su minori, non disdegnano di condividere con altri utenti per inconsapevolezza, goliardia e superficialità.

Bambini e ragazzi vittime di sextortion: 132 casi

Un fenomeno, di solito rivolto al mondo adulto, nel 2022 minaccia bambini e ragazzi con curiosità sessuale e li trasporta in un incubo fatto di ricatti, richieste insistenti di denaro e minacce di distruggere la reputazione, diffondendo sui social immagini sessuali autoprodotte. Tutto inizia con qualche scambio di battute con profili social di coetanei, si passa poi alla messaggistica, si avviano video chat e le immagini si fanno più spinte e riservate. Nei giorni seguenti, il martellamento online include la richiesta di somme di denaro anche esigue (30,50,100 euro), ultimatum e scadenze alle quali le vittime devono attenersi se non vogliono che il materiale sessuale venga diffuso online. Le vittime si sentono in trappola tra la vergogna e il terrore della diffusione delle immagini intime.

ilfaroonline.it è su GOOGLE NEWS. Per essere sempre aggiornato sulle nostre notizie, clicca su questo link e seleziona la stellina in alto a destra per seguire la fonte.
ilfaroonline.it è anche su TELEGRAM. Per iscriverti al canale Telegram con solo le notizie di Terracina, clicca su questo link