Notte da incubo

Shock a Civitavecchia: rapito e torturato per ore

11 maggio 2023 | 15:37
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Shock a Civitavecchia: rapito e torturato per ore

L’uomo riesce rocambolescamente a fuggire. Dietro l’episodio un tentativo di estorsione

Civitavecchia – Nel pomeriggio di ieri, 10 maggio 2023, gli agenti della Polizia di Stato del commissariato di Civitavecchia e del XIII Distretto Aurelio, al termine di minuziose e tempestive indagini coordinate dalla Procura di Civitavecchia, hanno dato esecuzione alla misura cautelare della custodia cautelare in carcere emessa dal GIP dello stesso Tribunale a carico di 2 uomini, un 29enne e un 33enne, gravemente indiziati, in concorso tra loro, dei reati di sequestro di persona a scopo di estorsione, rapina aggravata, tortura, lesioni personali gravi e l’indebito utilizzo di carte di credito in danno di un coetaneo civitavecchiese.

I fatti risalgono alla mattinata del 29 aprile scorso quando la vittima è stata soccorsa da un operatore sanitario in quel momento “fuori servizio”, nel quartiere romano di Aurelio, mentre terrorizzato e sanguinante cercava aiuto tra le auto. Prima di essere trasportato al pronto soccorso, il giovane ha detto agli agenti della Sezione Volanti, prontamente intervenuti, di essere inseguito da due uomini che lo minacciavano con un coltello.

Sono stati poi gli investigatori del XIII Distretto Aurelio a raccogliere la deposizione completa della vittima che ha raccontato delle violenze subite durante la notte in un appartamento di Civitavecchia. Lo stesso ha poi aggiunto di essere stato caricato in una macchina e trasportato fino a Roma dove era riuscito a fuggire.

A seguito delle immediate indagini eseguite dagli agenti della Polizia Giudiziaria del commissariato di Civitavecchia in sinergia con quelli del XIII Distretto Aurelio, sono stati individuati i due uomini ed è stata effettuata una dettagliata ricostruzione dei fatti che ha permesso alla Procura di chiedere ed ottenere dal Giudice per le Indagini Preliminari una misura cautelare a carico dei due.

Gli arrestati devono, inoltre, rispondere di possesso ingiustificato di armi, detenzione ai fini di spaccio di cocaina e dell’incendio doloso di un appartamento, avvenuto nei giorni scorsi a Civitavecchia e su cui stavano indagando gli agenti del Commissariato di viale della Vittoria. Entrambi gli arrestati sono stati associati alla Casa Circondariale di Civitavecchia.

Per dovere di cronaca, e a tutela di chi è indagato, ricordiamo che un’accusa non equivale a una condanna, che le prove si formano in Tribunale e che l’ordinamento giudiziario italiano prevede comunque tre gradi di giudizio.

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