Zelensky in Vaticano: 40 minuti di faccia a faccia con Francesco sulla martoriata Ucraina – VIDEO

13 maggio 2023 | 17:48
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Zelensky in Vaticano: 40 minuti di faccia a faccia con Francesco sulla martoriata Ucraina – VIDEO

Il Papa ha sottolineato la necessità urgente di “gesti di umanità” nei confronti delle persone più fragili e ha donato a Zelensky una scultura di bronzo raffigurante un ramoscello d’ulivo

Città del Vaticano – Un faccia a faccia di 40 minuti nell’auletta della Sala Nervi. Tanto è durato il tanto atteso incontro tra Zelensky e Papa Francesco. Un colloquio che arriva alla fine della visita lampo del presidente ucraino in Italia, che in poche ore ha incontrato prima il Capo dello Stato, al Quirinale, poi la premier Meloni a Palazzo Chigi (leggi qui), quindi il Pontefice, in una Roma sferzata dalla pioggia e blindata.

Il Papa accoglie Zelensky sulla porta dell’Aula Paolo VI stringendogli la mano. Il presidente, mettendosi la mano sul cuore, dice “Great honour”. Seduti alla scrivania, il Papa inizia il dialogo dicendo: “La ringrazio per questa visita”.

Quindi l’incontro privato, durato appunto 40 minuti. In una nota, la Santa Sede fa sapere che i temi del colloquio sono riferibili alla situazione umanitaria e politica dell’Ucraina provocata dalla guerra in corso. Il Papa, precisano da Oltretevere, ha assicurato la sua preghiera costante, testimoniata dai suoi tanti appelli pubblici affinchè “tacciano le armi nella martoriata Ucraina” e dall’invocazione continua al Signore per la pace, fin dal febbraio dello scorso anno.

Entrambi hanno convenuto sulla necessità di continuare gli sforzi umanitari a sostegno della popolazione. Il Papa ha sottolineato in particolare la necessità urgente di “gesti di umanità” nei confronti delle persone più fragili, vittime innocenti del conflitto.

Significativi i doni scelti dal Pontefice. Bergoglio ha infatti donato a Zelensky un’opera in bronzo raffigurante un ramoscello d’olivo, simbolo di pace, assieme ai volumi contenenti il “Messaggio per la Pace” di quest’anno, il “Documento sulla Fratellanza Umana”, il libro sulla Statio Orbis del 27 marzo 2020, a cura della LEV e il volume “Un’Enciclica sulla pace in Ucraina”.

Di contro il presidente ha donato al Santo Padre un’opera d’arte ricavata da una piastra antiproiettile e un quadro intitolato “Perdita”, sull’uccisione dei bambini durante il conflitto.

Dopo l’udienza dal Pontefice, Zelensky ha incontrato per mezzora, in un’altra aula, il Segretario per i rapporti con gli Stati, ovvero il “ministro degli Esteri” vaticano, mons. Paul Richard Gallagher. “Durante i cordiali colloqui – precisa un’altra nota diffusa dalla Sala Stampa della Santa Sede – ci si è soffermati anzitutto sull’attuale guerra in Ucraina e sulle urgenze collegate ad essa, in particolare quelle di natura umanitaria, nonché sulla necessità di continuare gli sforzi per raggiungere la pace. L’occasione è stata propizia anche per trattare alcune questioni bilaterali, relative soprattutto alla vita della Chiesa cattolica nel Paese”. Quindi il presidente ucraino ha lasciato il Vaticano.

Oggi dopo l’Udienza Pontificia il Presidente @ZelenskyyUa ha incontrato il Segretario per i rapporti con gli Stati Mons. Paul Richard Gallagher @TerzaLoggiapic.twitter.com/BSfv3EZBGg

— UKR Emb to HOLY SEE and SMOM (@UKRinVAT) May 13, 2023

L’incontro con Zelensky arriva pochi giorni dopo quello col premier ucraino, Denys Shmyhal (leggi qui). Lasciato il Vaticano, suo canale Telegram, il presidente Zelensky ha raccontato qualche dettaglio in più sul faccia a faccia col Pontefice: “Durante il mio incontro con Papa Francesco, mi sono concentrato sulla fine dell’aggressione militare russa e sul ristabilimento della pace”.

“Ho chiesto – ha proseguito – di promuovere pienamente l’attuazione della Formula ucraina di pace, in particolare in materia di sicurezza alimentare, liberazione dei prigionieri e dei deportati e ripristino della giustizia. Poiché la guerra è sul territorio d’Ucraina, il piano di pace può essere solo ucraino. Un argomento separato dell’incontro è stata la questione dei crimini della Russia relativo al rapimento e alla deportazione di bambini ucraini. Ho chiesto al Vaticano di unirsi agli sforzi dell’Ucraina per fare ritornare i bambini ucraini portati illegalmente e forzatamente in Russia, di fatto rapiti”. E su questo il Papa aveva già dato la sua disponibilità (leggi qui) (Foto di copertina Twitter @UKRinVAT)

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