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Elezioni 2023, seggi aperti: sul litorale laziale 330mila cittadini chiamati al voto

14 maggio 2023 | 07:05
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Elezioni 2023, seggi aperti: sul litorale laziale 330mila cittadini chiamati al voto

Santa Marinella, Fiumicino, Pomezia, Latina e Terracina: questi i cinque comuni del litorale laziale chiamati al voto. Seggi aperti fino alle 23, domani fino alle 15

Seggi aperti: al via la due giorni di tornata elettorale che rinnoverà Consiglio comunale e Sindaco in ben cinque città del litorale laziale. Tre Comuni della Provincia di Roma e due della Provincia di Latina, per un totale di 330mila cittadini, tra oggi e domani, sono chiamati alle urne per eleggere la nuova guida cittadina. Si tratta dei comuni di Santa Marinella, Fiumicino, Pomezia, Latina e Terracina.

A Santa Marinella, a contendersi lo scranno più alto, quattro candidati: per la coalizione di centrosinistra Pietro Tidei, che ora punta al secondo mandato; per il centrodestra unito Domenico Fiorelli. C’è anche una donna in corsa, Clelia Di Liello, della coalizione Futura di cui fa parte il M5S più altre liste civiche. Quarto candidato è Stefano Marino, per la lista civica Io amo Santa Marinella

Anche a Fiumicino è corsa a quattro per la fascia tricolore: per il centrodestra c’è Mario Baccini, sconfitto cinque anni fa da Montino. Per il centrosinistra Ezio Di Genesio Pagliuca, vicesindaco uscente dell’Amministrazione Montino bis. C’è poi il Movimento 5 Stelle, che per questa tornata elettorale, a differenza di altre città, ha deciso di correre da solo con Walter Costanza, finora consigliere comunale. C’è poi Claudio Cutolo, con la lista “Fiumicino Libera”.

A Pomezia, invece, la sfida è quasi tutta al femminile, visto che tre dei quattro candidati alla carica di primo cittadino sono donne: Veronica Felici, sostenuta da una coalizione di centrodestra, Eleonora Napolitano per il centrosinistra, Stefania Padula per il Movimento 5 Stelle e Giacomo Castro, sostenuto da una lista civica.

Sul litorale pontino, la situazione è diversa. A Latina è corsa a due: da una parte Damiano Coletta, che tenta la rielezione a sindaco per la terza volta, sostenuto dalla coalizione del centrosinistra e M5S, dall’altra Matilde Celentano, per il centrodestra unito.

Sfida a cinque per la poltrona di sindaco a Terracina, Comune che ha visto la fine anticipata della giunta Tintari poiché la sindaca di FdI si dimise dopo l’inchiesta Free Beach che lo scorso anno portò alle dimissioni della prima cittadina. Oggi, a contendersi la fascia tricolore ci sono Fabrizio Di Sauro per Pd, M5S e una lista civica; Alessandro Di Tommaso, che corre a queste amministrative con una lista civica che porta il suo nome; Massimiliano Cesare Fornari, sostenuto da due liste civiche, Francesco Giannetti, per il centrodestra unito, e Gabriele Subiaco, che corre da solo sostenuto da Europa Verde.

La vera incognita è legata all’affluenza. Si teme, infatti, che a vincere, anche questa volta, possa essere il cosiddetto partito dell’assenteismo. I dati delle ultime due tornate elettorali, politiche e regionali, infatti, non sono confortanti: sempre meno persone si recano alle urne. L’auspicio è che questa tendenza possa finalmente cambiare.

Gli orari dei seggi

Per quanto riguarda domenica 14 maggio sarà possibile votare dalle 7 alle 23, mentre lunedì 15 maggio dalle 7 alle 15. L’elettore dovrà recarsi nel proprio seggio munito di un documento d’identità valido e della propria tessera elettorale.

Come si vota

Cosa prevede l’attuale legge elettorale in materia di elezioni amministrative? Per quanto riguarda l’elezione del Sindaco, viene direttamente eletto chi ottiene la maggioranza assoluta dei voti, cioè il 50% più 1 dei votanti. Nel caso in cui questo però non avvenisse, dunque nessun candidato dovesse ottenere la maggioranza assoluta, allora si andrebbe al ballottaggio. Quest’ultimo avrebbe luogo il 28 e 29 maggio 2023. Come funziona il ballottaggio? Non prevede altro che una sfida tra i 2 candidati che hanno ottenuto il maggior numero di voti al primo turno. Al ballottaggio vince chi ottiene più voti.

Per quanto riguarda il Consiglio comunale, il 60% dei seggi viene assegnato alle liste collegate al Sindaco eletto. Il resto dei seggi viene diviso tra le altre liste in modo proporzionale al numero di voti ottenuto. I primi ad avere un posto saranno i candidati a Sindaco non risultati vincitori, seguiti poi dai candidati consiglieri in base al numero di preferenze ottenuto.

Sulla scheda elettorale, si può tracciare una X sul nome del candidato a Sindaco per dare solamente a lui il voto, oppure sul simbolo di una delle liste per dare il voto sia al candidato che alla lista.

Dato che tutti i Comuni superano i 15.000 abitanti, sarà possibile anche il voto disgiunto. Si può quindi votare per un candidato a Sindaco, e poi esprimere una preferenza per una lista collegata ad un diverso candidato. Si potrà esprimere un massimo di 2 preferenze.

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