Sport e Legalità, Mattia Faraoni all’Istituto comprensivo “Via Giuliano da Sangallo” di Ostia

Ostia – Una giornata speciale quella del 25 maggio all’Istituto comprensivo “Via Giuliano da Sangallo” di Ostia Lido. Nell’ambito degli incontri organizzati con i Testimonial Sportivi e inseriti nella Settimana della comunità educante del X Municipio di Roma, si è svolto, presso la Palestra dell’istituto lidense, l’evento sul tema “Sport e Legalità”. E’ stato un dialogo aperto tra il campione italiano e mondiale di kickboxing, Mattia Faraoni, e gli alunni della scuola media e primaria.

L’evento è stato organizzato dall’APS Cheiron nell’ambito del progetto LEARN (di cui è partner lo stesso Faraoni), Lettura Esplorazione Apprendimento Riscoprendo la Natura, realizzato in collaborazione tra l’Associazione,  Save the Children Italia ONLUS, Biblioteca Elsa Morante, I. C. Via Giuliano da Sangallo e Lipu Odv. Il progetto si inserisce all’interno del Programma di Innovazione sociale nel quartiere di Ostia Ponente con interventi integrati di azione territoriale, basato su un principio di alleanza educativa secondo un approccio partecipato, inclusivo ed educativo globale orientato all’outdoor education.

L’incontro ha avuto come obiettivo la riflessione sull’importanza dello sport come fonte di salute, benessere psico-fisico e opportunità di riscatto sociale, coprendo una rappresentanza di alunni dell’Istituto Comprensivo, con una fascia di età tra i 10 e i 14 anni.

Mattia Faraoni è kickboxer e pugile italiano, medaglia di bronzo ai Mondiali e agli Europei di WAKO, tre volte campione italiano e campione in carica del titolo italiano Cruise dei Pesi Massimi Leggeri di Boxe, inoltre è l’attuale campione mondiale kickboxing ISKA.

Capiente la platea presente, tra cui anche alcuni membri dello staff personale del campione mondiale e un suo giovane cugino che sta seguendo le sue orme. Dopo gli interventi dell’assessore alle Politiche Sociali del X Municipio Denise Lancia e di una rappresentanza dell’Associazione Cheiron, Mattia ha aperto il dialogo con i ragazzi e i docenti presenti, con grande partecipazione e coinvolgimento diretto di tutti. Faraoni è andato accanto ai ragazzi, partendo da una sua breve presentazione e spiegando la sua attività dualistica tra sport e social. E inoltre, dedicandosi anche ad un Format su YouTube, con interviste sul territorio.

Il Campione ha iniziato il suo intervento parlando dell’abbattimento del pregiudizio sul pugilato, visto come sport contenente violenza, e  come, fuori dal contesto del ring, prevaricazione intenzionale. Mattia ha spiegato che non è così. All’interno dell’incontro sportivo il pugilato è confronto diretto tra i due atleti marziali, disciplinato da regole che bisogna conoscere per discernere ciò che si può fare e ciò che non si può ‘in modo da proporre ad un giovane, che intraprende questo sport, una via diritta e sicura’. Come ha spiegato Faraoni. Quest’ultimo ha anche detto che ‘gli sport da combattimento sono duri, ma il Fighter rappresenta l’equilibrio, con l’esempio di contenimento degli istinti primordiali, con il senso del limite e di responsabilità’ che si ha anche verso se’ stessi, per evitare di avere delusioni rispetto alle proprie ambizioni e ai sacrifici sostenuti, oltre che nei confronti della famiglia e degli sponsor’.

L’ospite sportivo della scuola ha spiegato come vive l’attesa di una gara e ha proseguito dicendo che ‘l’adrenalina prima di un incontro scaturisce da tutto questo e dall’importanza di rincorrere un sogno, una passione contro l’apatia e la depressione, in questo risiede l’autentico riscatto personale. Lo sport costituisce l’antidoto ad atti illeciti, prodotti dall’apatia e genera rispetto, anche in contesti sociali difficili’.

Da poco diventato genitore, il Campione ha ricordato ai ragazzi di ‘perseguire autonomia, sicurezza di sé e curiosità. Intelligente è chi si mette in discussione, chi legge, chi pensa. A questo servono lo studio e la cultura, perché si pensa solo con le parole che si conoscono. E conquistare le parole porta a costruire la coscienza e l’identità’.

Terminata l’attività agonistica, Mattia non ha dubbi e ha già deciso che si dedicherà all’insegnamento, anche perché,  come ha rivelato agli studenti, si è  laureato a pieni voti in Scienze delle Professioni Sanitarie Tecniche Diagnostiche : “Nel mondo attuale non è possibile fare a meno dello studio e lo sport è anche cultura. L’esperienza sportiva della sconfitta diventa uno strumento interiore per superare i momenti difficili della vita e aiuta a sviluppare empatia con gli altri, il miglior antidoto anche contro il bullismo.  Un ruolo importante nello sport è quello delle donne, che nella loro peculiarità biologica, hanno una resistenza speciale al dolore psicofisico, costituendo un esempio per l’uomo”. Ha sottolineato Faraoni. Il Campione ha poi concluso: “Non si può arrivare ad una certa età senza avere degli obiettivi. La vostra identità si forma adesso nel fisico e nella mentalità. Più vi concentrerete ora e più starete bene in futuro.”

Dopo aver risposto a tante domande poste dai ragazzi di tutte le classi, l’incontro si è concluso con le rituali fotografie e tanti autografi. Faraoni ha ricevuto un suo ritratto, disegnato da una alunna.

L’Istituto fa sapere: “E’ stata una giornata che ragazzi e docenti ricorderanno con piacere, avendola condivisa in un evento partecipato e gioioso, con interessanti spunti di riflessione per tutti. Essere campioni nello sport è bello ma è ancora più importante esserlo nella vita. E’ la testimonianza che ha voluto dare Mattia, raccontandosi come sportivo e come uomo”.

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