Si vanta di aver convertito due giovani, il Papa la rimprovera: “Questo è proselitismo!”

Città del Vaticano – Distinguere tra evangelizzazione e proselitismo. Lo ribadisce, ancora una volta, Papa Francesco, che questa mattina ha incontrato, nella Sala del Concistoro, in Vaticano, i Chierici Regolari di San Paolo, detti Barnabiti.

Ai missionari ricorda che l’annuncio del cristianesimo “non è proselitismo – sottolineo tanto questo – ma condivisione di un incontro personale che ha cambiato la nostra vita! Senza questo, non abbiamo nulla da annunciare, né una destinazione verso cui camminare insieme”.

Racconta quindi quella che lui stesso definisce “una brutta esperienza, in un incontro giovanile alcuni anni fa. Uscivo dalla sagrestia e c’era una signora, molto elegante, si vedeva anche che era molto ricca, con un ragazzo e una ragazza. E questa signora, che parlava lo spagnolo, mi dice: ‘Padre, sono contenta perché ho convertito questi due: questo viene dal tal posto e questa viene dal tal altro’. Mi sono arrabbiato, sapete?, e ho detto: ‘Tu non hai convertito nulla, hai mancato di rispetto verso queste persone: non li hai accompagnati, hai fatto proselitismo e questo non è evangelizzare’. Era orgogliosa per aver convertito! State attenti a distinguere bene l’azione apostolica dal proselitismo: noi non facciamo proselitismo. Il Signore non ha mai fatto proselitismo”.

“Guai a noi se non annunciamo Cristo!”, aggiunge il Pontefice, che prosegue: “Vi incoraggio ad andare avanti nella direzione indicata dal vostro carisma: ‘Portare lo Spirito vivo di Cristo dappertutto’. Lo Spirito ‘vivo’ di Cristo è quello che conquista il cuore, che non ti fa stare seduto in poltrona, ma ti fa uscire verso i fratelli, con lo zaino leggero e lo sguardo pieno di carità. Portate questo Spirito dappertutto, non escludendo nessuno e aprendosi anche a nuove forme di apostolato, in un mondo che cambia e che ha bisogno di menti flessibili e menti aperte, di cammini di ricerca condivisi, per individuare i modi adatti a trasmettere l’unico Vangelo di sempre”.

Infine, il Papa incoraggia i missionari a “correre come pazzi”, e scherza: “Che non è lo stesso di pazzi che corrono, è differente”. Bergoglio si riferisce infatti al “coraggio creativo. Non si tratta tanto di elaborare tecniche sofisticate di evangelizzazione, quanto piuttosto, di non fermarsi di fronte alle difficoltà e di guardare oltre gli orizzonti dell’abitudine e del quieto vivere, del ‘si è sempre fatto così'”. (foto © Vatican Media)

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