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Siviglia-Roma, Mourinho: “Meritiamo questa finale. Futuro? I miei capitani già lo conoscono”

30 maggio 2023 | 19:01
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Siviglia-Roma, Mourinho: “Meritiamo questa finale. Futuro? I miei capitani già lo conoscono”

Alla vigilia della finalissima di Europa League contro il Siviglia, Mourinho ha risposto alle domande dei giornalisti: “Dybala? 20 o 30 minutini…”

Roma – “E’ stato un percorso lungo, diverso da quello del nostro avversario che arriva dalla Champions. Noi abbiamo fatto 14 partite per arrivare qui, lo meritiamo. Già dalla settimana scorsa ho detto che vogliamo giocare questa finale e la meritiamo. Aspettiamo solo questo, negli ultimi 3 giorni abbiamo lavorato per stare in condizione e lottare per il titolo”. Così Josè Mourinho a Budapest, nella conferenza stampa alla vigilai di Siviglia-Roma, finalissima di Europa League.

Lo Special One, non è stato banale come suo solito e non si è tirato indietro a nessuna domanda.

“Negli ultimi 2 mesi abbiamo giocato quarti, semifinale, campionato, infortuni e non abbiamo avuto tanto tempo per lavorare. Abbiamo cercato di recuperare e stare al meglio possibile. Negli ultimi giorni abbiamo lavorato, ma la storia non gioca. Il mio collega la pensa diversamente, ho rispetto per lui. Lui crede che la storia renda il Siviglia favorito, lo rispetto” tuona. Poi però, trionfamente, ricorda il lavoro svolto dalla sua squadra: “Noi siamo in finale perchè abbiamo meritato, loro hanno una storia che noi non abbiamo. Per loro giocare una finale di Europa League è una cosa normale, per noi è un evento straordinario. Per i loro tifosi viaggiare in una finale è come andare in trasferta in campionato, per i nostri sarà indimenticabile”, ha detto.

Non poteva mancare la domanda sul suo futuro. La finale sarà infatti l’ultimo match che Mourinho osserverà dalla panchina in questa stagione, dato che con lo Spezia sarà squalificato. Mou è stato tuttavia molto enigmatico nella risposta: “Penso che se qualcuno di noi ha una domanda simile a questa, la deve fare a Midilibar perché lui non ha contratto. Ho parlato coi due miei capitani e mi hanno fatto una domanda simile. A loro ho risposto in maniera obiettiva. Non vogliono che rispondano, ma sanno cosa voglio io. È diverso rispetto all’Inter perché io non avevo firmato con il Real Madrid, ma era tutto fatto. Adesso non ho nulla. Penso a domani e a quello che vogliamo fare noi, perché noi vogliamo giocare” ha detto, lasciando spazio a molti dubbi.

A proposito di Real Madrid, ha anche detto: “Lì mi vogliono tutti bene? Voglio tanto bene al Real Madrid, voglio tanto bene al presidente e all’allenatore. Però l’allenatore non gioca, l’allenatore lavora tanto prima della partita, durante la partita poco. Ho detto al mio staff che oggi il nostro lavoro è finito. Adesso la storia la fanno i ragazzi. I colleghi di Madrid dicono bene che il Siviglia ha una grande squadra, due grande squadre perché ha 25 giocatori di grandissimo livello. Sono tutti professionisti di alto livello, hanno tante opzioni. Però loro non conoscono i miei ragazzi e non conoscono la mia squadra in quanto squadra e domani saremo lì”, ha proseguito.

“Il budget che ha il Siviglia non è lo stesso che ha la Roma – ha ricordato – . Noi abbiamo giocatori che lo scorso anno giocavano nella Squadra B. Io ho avuto più opportunità di giocare le competizioni europee, ma Mendilibar è della mia stessa generazione: siamo alla pari. Anche per i giocatori è lo stesso: quelli del Siviglia hanno più esperienza, ma noi sono due anni che giochiamo insieme”.

Una stoccata l’ha riservata anche al suo più recente passato: “Cosa ha avuto di diverso rispetto al Tottenham? La Roma mi ha dato la possibilità di giocarle, il Tottenham no“.

Mou ha terminato la conferenza stampa con un colpo di teatro: “Dybala? 20 o 30 minutini…” ha concluso ridendo, prima di lasciare spazio al capitano Lorenzo Pellegrini ed al vice capitano Gianluca Mancini.

Pellegrini: “Mou è stato onesto con noi”

Andato via lo Special One è stata la volta di Lorenzo Pellegrini doversi confrontare con i giornalisti. Il Capitano, visibilmente teso ma carico, ha iniziato la sua conferenza proprio riguardo il futuro di Mou. Ma ha chiosato: “E’ stato onesto con noi. Come già vi ha detto, ve lo dirà lui dopo la finale. Il colloquio che ha avuto con noi ci ha lasciati carichi per la finale”.

“Cosa significa la Coppa per la Roma? Pellegrini: “Dopo c’è sempre qualcosa di più grande, non dobbiamo accontentarci. Lo scorso anno abbiamo dato il 100%, quest’anno anche e il nostro desiderio è vincere. Siamo abituati anche grazie a Mourinho, una persona molto attenta, a dare il 100% per lasciare tutto. Oggi è così, oggi è solo Europa League. Siamo grati di questo percorso, abbiamo avuto tante partite da dentro o fuori, oltre a scendere 11 giocatori in campo sono scesi anche 11 uomini. Percorso difficile. ma bello” ha sottolineato Pellegrini.

Lorenzo Pellegrini (foto: asroma.com)

La Roma nel corso della stagione ha ricevuto tante critiche soprattutto per il suo gioco, considerato a volte troppo conservativo. Ma Pellegrini ha rispedito al mittente le critiche: “Mi viene da ridere. Non serve sempre attaccare come dei pazzi,abbiamo sempre cercato di arginare i punti di forza degli avversari. Noi siamo in finale e chi parla tanto non c’è. La Roma è composta da un gruppo di persone che ci tiene. Sacrificarsi è fare una corsa in più non è mettere il pullman, è volere tanto essere qui oggi” ha tuonato, per poi ricordare come mai le squadra spagnole siano così vincenti nelle competizioni europee: “Sono squadre forti, hanno un certo livello di intensità. Saràò difficile per noi e spero anche per loro. Siamo orgogliosi di essere qui per giocare una finale fantastica” ha concluso.

Mancini: “E’ una partita diversa da tutte le altre”

Gianluca Mancini (foto: asroma.com)

“Ci vuole testa, cuore, grinta, tattica, tutto. E’ una partita diversa da tutte le altre. Siamo consapevoli che ce la meritiamo alla grande“. Così il vicecapitano giallorosso Gianluca Mancini, che poi ha aggiunto: “Rifinitura a Trigoria perché ci troviamo bene a casa. Paulo cammina, sta bene, speriamo che ci possa dare una mano”.