Strano oggetto volante a Colleferro ripreso in una foto

Tra i vari casi di avvistamenti che giungono al servizio di ricezione delle testimonianze sul sito collegato al CISU (Centro Italiano Studi Ufologici) ufotuscia.it , ne arrivano alcune che sembrano diverse dalle altre e che ci spingono ad approfondire le nostre cognizioni su alcuni campi che ci possono aiutare a comprendere il fenomeno.

In questo caso un testimone ci invia un piccolo filmato nel quale figura un arcobaleno sullo sfondo di Colleferro (Rm). Ad una visione approfondita sulla destra appaiono alcuni puntini scuri in movimento sopra le abitazioni. Nulla che a prima vista faccia venire dubbi su quel che si vede in cielo. Infatti, alcuni puntini sulla destra delle immagini, in movimento per un rapido spostamento dello smartphone. sembra mostrino alcuni uccelli in volo, così comuni negli spazi primaverili sopra le nostre case ma non sempre riconoscibili quando compaiono nelle foto.

E’ domenica pomeriggio 28 maggio 2023 il giorno dell’avvistamento di queste piccole macchie scure a prima vista normali. Il testimone, incuriosito da quanto trovato nei fotogrammi e non visto ad occhio nudo, oltre allo spezzone di filmato ci invia anche un fermo immagine ingrandito ed una elaborazione grafica a falsi colori dello stesso fotogramma col fine di rendere meglio il contrasto dell’oggetto volante.

In quella forma crociata non è difficile per noi riconoscere la sagoma di un uccello ad ali aperte che si lascia trasportare dalle correnti ascensionali calde, e che comunque non sembra stia muovendo velocemente le ali. Al sottoscritto che vive a Roma viene in mente possa essere un gabbiano reale (praticamente il volatile più grande che si può vedere nei cieli dell’Urbe), considerato che i nostri cieli sono pieni di gabbianelle, gabbiani reali, corvi, piccioni, rondini. Ma considerato che Colleferro non è propriamente vicino al mare o al Tevere, sorge il dubbio che tale uccello, che in effetti è abbastanza grande, sia proprio un gabbiano. A questo punto chiediamo lumi a chi ne sa di più, ad esempio un ornitologo che vive proprio in quelle zone, e gli chiediamo se ci sono gabbiani da quelle parti.

Interrogato veniamo a conoscenza che sì, ci sono i gabbiani ai Castelli Romani in quanto c’è una grande discarica nei dintorni del luogo dell’avvistamento, e che i gabbiani, lungi dall’andare a pesca, si cibano degli scarti gettati all’aperto. Però, aggiunge, in zona c’è la Selva di Paliano, dove ci sono laghetti e paludi, e quindi ci sono uccelli lacustri come gli aironi, e dalla sagoma in volo sembrerebbe proprio un airone e non un gabbiano

Il caso sembrerebbe risolto dopo essere ricorsi ad un esperto, e questo ci fa capire quanto non sia facile comprendere a prima vista un oggetto o animale osservato in volo. Capire con esattezza l’origine di un avvistamento è basilare per la comprensione dello sviluppo di un fenomeno che attira così tanto l’attenzione della nostra società. Oggi si è trattato di un uccello, cosa non rara nei casi di avvistamento, in quanto molto spesso compaiono nelle foto come piccole macchie dalle forme strane, spesso somiglianti ai vecchi dischi volanti, in quanto la loro silhouette in alcuni assetti di volo, di profilo, ricorda proprio quella di un fuso. Nel caso in questione sono state molto visibili le ali, dall’apertura alla forma, che se fosse stata ripresa di profilo, non ci sarebbe stata molto d’aiuto.

Se osservate una luce o un qualcosa in cielo che, in tutta coscienza, non riuscite a spiegarvi, inviate una mail a misteri@ilfaroonline.it e mettetevi in contatto con il Cisu, al sito www.cisu.org oppure all’indirizzo www.ufotuscia.it

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