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Conference League, la Fiorentina cade al 90′: il West Ham alza la Coppa

7 giugno 2023 | 23:12
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Conference League, la Fiorentina cade al 90′: il West Ham alza la Coppa

Il sogno dei Viola s’infrange a Praga: il muro del West Ham resiste fino al 90′, quando colpisce in contropiede siglando il gol vittoria con Bowen

Praga – La Fiorentina controlla il possesso palla e comanda il gioco, il West Ham tira e segna. Si può riassumere così la finale di Conference League di Praga in cui i Viola, nonostante una partita gagliarda, cadono contro gli Hammers che si impongono per 2-1. Apre le marcature Benhrama, su un calcio di rigore provocato colpevolmente da Biraghi, poco dopo pareggia Bonaventura. Al 90′ Bowen, imbucato da una palla di Paqueta, supera Terraciano e fa impazzire gli inglesi.

Italiano perde la sua seconda finale stagionale, dopo la sconfitta in Coppa Italia contro l’Inter. Una stagione, quella dei Viola, che sarebbe potuta essere storica e che invece risulta essere piena di rimpianti. I Viola, infatti, guarderanno la prossima stagione europea da spettatori (salvo che la Uefa squalifichi la Juventus), complice l’ottavo posto in campionato.

Così in campo

Italiano lancia la coppia difensiva composta da Milenkovic e Ranieri davanti a Terraciano. Sulle fasce Biraghi e Dodò. Amrabat nel doppio ruolo diga-regista davanti la difesa, affiancato da Bonaventura e Mandragora. In attacco il tecnico viola a sorpresa sceglie Jovic, solo panchina per Cabral. Il centravanti serbo è supportato da Nico Gonzalez e Kouamè.

Moyes si mette a specchio. In porta Areola, davanti a lui Zouma ed Aguerd mentre sulle fasce spazio a Coufal e all’ex Roma Emerson Palmieri. In mediana domina Rice, affiancato da Soucek e Paquetà. Davanti il temibile trio Bowen, Antonio e Benrahma.

Il match

La Fiorentina parte subito forte, sfruttando le sue migliori qualità ovvero tecnica e possesso palla. Gli inglesi invece, come ci si poteva aspettare anche complice una stagione molto complicata in Premier League, si chiudono molto bene ma non riescono quasi mai a ripartire. Tuttavia il primo tempo è caratterizzato soprattutto dalla maleducazione dei tifosi del West Ham, che lanciano in campo di tutto: accendini, bicchieri, chiave, carte di credito, orologi. Uno di questi oggetti colpisce il capitano della Fiorentina Cristiano Biraghi che prima applaude ironicamente la curva inglese, poi va a farsi curare l’enorme ferita alla testa. L’arbitro fa diramare l’annuncio e soprattutto anche i giocatori di Moyes chiedono ai loro sostenitori di calmarsi, per evitare di incorrere in pesanti sanzioni.

Nonostante questo pessimo clima, i Viola non si fanno mai intimidire. Sugli scudi appare soprattutto Amrabat che domina a centrocampo, ma anche Ranieri e Milenkovic tengono a bada i tre attaccanti inglesi. Assente ingiustificato Jovic, che non riesce mai a farsi vedere. Ad avere la prima vera occasione è proprio Milenkovic che, a pochi passi dalla porta, spedisce alto di testa.

Gli Hammers hanno grosse difficoltà ad uscire dalla propria metà campo e vengono salvati, a fine primo tempo, solo dalla fortuna: Jovic supera Areola con un perfetto tap-in, ma il guardalinee annulla tutto per un leggerissimo fuorigioco. Urlo strozzato in gola quindi per Italiano, la cui squadra avrebbe meritato il vantaggio, ma la prima frazione si chiude a reti bianche.

I secondi 45 minuti ricalcano la scia dei primi, con Cabral che entra al posto del centravanti ex Eintracht e Real Madrid. E’proprio qui tuttavia che s’intravede il grosso limite della Fiorentina non solo in questa partita, ma in tutta la stagione: tanta qualità, ma troppa poca concretezza. I giocatori della Fiorentina sembrano voler entrare in porta col pallone o non volersi prendere la responsabilità di calciare in porta. E quando domini senza segnare può arrivare la beffa da un momento altro. Neanche a dirlo, al 56′ Biraghi si fa ingenuamente sorprendere da una rimessa laterale e causa un rigore ineccepebile, assegnato dall’arbitro Del Cerro Grande dopo un consulto al Var. Benhrama, un autentico cecchino dal dischetto (6 su 6 segnati in stagione tra campionato e coppe), spiazza Terraciano e porta in vantaggio (immeritatamente) i suoi.

La Fiorentina però trova subito il pareggio con una grande reazione, con Bonaventura che con un incrocio rasoterra sorprende l’esperto Areola. Sembra una boccata d’ossigeno non da poco per la squadra di Italiano. La partita si accende ed il West Ham prova a cercare più spazi, ma la difesa viola regge molto bene e non cade nelle provocazioni inglesi. Al 71′ Mandragora, al limite dell’area di rigore, fa illudere i tifosi della Fiorentina ma la palla esce fuori.

La doccia gelata per gli uomini d’Italiano arriva al 90′, quando ormai la gara sembrava destinata ai supplementari. Paqueta, con una bella imbucata che trova colpevolmente impreparata la difesa della Fiorentina, trova Bowen che fulmina Terraciano. Dopo 5 minuti di recupero Del Cerro grande fischia la fine: piangono i Viola, esultano gli Hammers.

La squadra di Moyes non ha certamente giocato una partita memorabile, ma solida, concreta ed esperta. E’ proprio l’esperienza ad aver fatto un brutto scherzo ai Viola, non abituati a giocare a certi livelli. La stagione, che sarebbe potuta essere formidabile, si conclude in realtà con qualche fallimento di troppo. Ottavo posto (e ciò significherebbe non qualificarsi nemmeno in Conference, condizionale d’obbligo considerando la possibile esclusione dalle coppe della Juventus) e 2 finali perse. Per non parlare del futuro di Italiano, che piace non poco al Napoli di Aurelio De Laurentiis. Insomma, sarà un’estate in cui si dovrà lavorare molto per non fermare quel percorso di crescita iniziato ormai 2 anni fa. (Foto: Twitter @uefaconferenceleague)