Il Papa ricoverato al Gemelli: nelle sale del Policlinico continua a lavorare

Città del Vaticano – A quasi una settimana dal suo intervento, Papa Francesco continua a migliorare. In una nota diffusa dalla Santa Sede, lo staff medico che segue il Pontefice, ricoverato da mercoledì al decimo piano del Policlinico, “informa che il decorso post operatorio del Santo Padre continua ad essere regolare, osservando le prescrizioni mediche”.

Non solo: “Papa Francesco continua ad alimentarsi normalmente”. Questa mattina, conclude la nota, “ha ricevuto la Santa Eucaristia e successivamente si è dedicato alle attività lavorative”. Un lavoro che il Pontefice ha ripreso già da tre giorni.

Il bollettino delle 20

In serata, nel consueto bollettino medico, la Santa Sede fa sapere che “la giornata di Papa Francesco è stata tranquilla, con il decorso clinico atteso. Nel pomeriggio si è dedicato alle attività lavorative, alla lettura di testi e al riposo. In serata si è raccolto in preghiera nella Cappellina dell’appartamento privato”.

Niente Angelus per il Corpus Domini

La solennità di ieri, molto importante per la Chiesa cattolica, ovvero il Corpus Domini, è rimasta però orfana dell’Angelus e della tradizionale messa e processione col Santissimo Sacramento. E questo, ovviamente, perché i medici hanno sconsigliato al Pontefice (che resterà ricoverato con molta probabilità fino a tutta la prossima settimana) sforzi: “Il Santo Padre sta seguendo un’attenta convalescenza che mira al minor sforzo della parete addominale, per permettere alla rete protesica impiantata e alla riparazione della fascia muscolare di cicatrizzare in modo ottimale”.

Ed è proprio per questo, che su indicazione dello staff medico e dell’assistente sanitario personale, “e come desumibile dai normali tempi di decorso post operatorio in interventi di questo genere, Papa Francesco” ha recitato la preghiera dell’Angelus “in privato, unendosi spiritualmente, con affetto e gratitudine, ai fedeli che vorranno accompagnarlo, ovunque siano”.

E diverse persone questa mattina, circa una quarantina, si sono radunate nel piazzale del policlinico e hanno pregato l’Angelus rivolgendo spesso gli occhi al decimo piano del nosocomio romano, dove è situata la stanza del Santo Padre.

Il messaggio agli infermieri di pediatria

In queste ore, il Papa ha anche risposto alla lettera che gli infermieri e gli ausiliari del reparto di neuropsichiatria infantile e neuro pediatrico del Gemelli gli avevano fatto recapitare sabato. “Vi ringrazio di cuore. Ogni giorno, stando a contatto con i piccoli ammalati, che come avete scritto, spesso ’capita di vedere volare via’, sperimentate il trauma che la sofferenza provoca nelle vite delle persone che purtroppo si propaga anche agli affetti più cari”, scrive Papa Bergoglio nella missiva, diffusa nel pomeriggio dalla Santa Sede.

“Siete testimoni della vita, tanto della morte. E così siete chiamati a dare conforto e sollievo negli ultimi istanti, accompagnando questi piccoli ‘angeli’ fino alle soglie dell’incontro con il Signore. Per questa vostra dedizione, siete tra i ’Santi della porta accanto’. Siete immagine della chiesa ’ospedale da campò, la quale continua a svolgere la missione di Gesù Cristo che avvicinò e guarì persone sofferenti per ogni genere di male e si chinò a lavare i piedi dei suoi discepoli. Siate sempre buoni samaritani che si fanno carico della vita e del dolore del prossimo. E continuate a coltivare la cultura della prossimità e della tenerezza”, conclude il Papa.

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