IL FATTO

Istituto don Milani a Borgo San Martino, la protesta dei genitori contro la chiusura

15 giugno 2023 | 21:41
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Istituto don Milani a Borgo San Martino, la protesta dei genitori contro la chiusura

La raccolta è già arrivata a quasi 400 firme, obiettivo evitare la chiusura della sezione di scuola primaria nel Borgo

Cerveteri – Non si placano le polemiche in merito alla ri-organizzazione dei plessi scolastici di Cerveteri, con particolare riferimento all’Istituto don Milani di Borgo San Martino. Una questione che, ormai, tiene banco da settimane.

Una delibera del Consiglio d’Istituto, infatti, prevede lo spostamento della sezione di Scuola dell’infanzia concessa dall’organico a Ceri (composta da soli 19 bimbi) al plesso di Borgo San Martino e, allo stesso tempo, spostare a Borgo San Martino anche le sezioni di scuola dell’infanzia e la sezione primavera presenti e concesse a Valcanneto.

Ciò dunque significherebbe, nella pratica, la chiusura della scuola elementare don Milani di Borgo San Martino: un fatto su cui è intervenuto, con una lettera, il preside dell’Istituto Riccardo Agresti (leggi qui).

La questione comporterebbe non pochi problemi logistici ai genitori degli studenti, considerando che le iscrizioni per il nuovo anno scolastico sono state effettuate a gennaio. Motivo per cui è stata lanciata una raccolta firme, già arrivata a quota 390 , per opporsi a tale decisione: lo spostamento riguarderebbe, inoltre, circa 190 famiglie tra Borgo San Martino, Valcanneto e Ceri.

Ma la protesta non si ferma solo a questo. E’ stata infatti redatta una relazione da alcuni genitori degli alunni, ma anche dei nuovi iscritti, destinata tra gli altri ai vertici dell’Amministrazione comunale. Nel documento vengono sottolineate le difficoltà che sorgerebbero, sottolineeando ad esempio l’impossibilità dei genitori di raggiungere un nuovo plesso perchè sprovvisti di mezzi privati e pubblici, e ciò creerebbe – si legge – “problemi di natura sociale”. Sottolineate anche le carenze relative alla viabilità ed alla sicurezza stradale, che attanagliano la sede di Valcanneto.

Posto anche l’accento sui differenti orari di entrata e di uscita: se a Borgo San Martino infatti l’ingresso è previsto per le 8, a Valcanneto slitta alle 8.30: un cambio d’orario che costringe i genitori degli alunni a dover ripensare la propria giornata. Ultimo punto, non per importanza, da sottolineare è il fattore economico, dato che lo spostamento aumenterebbe i costi delle famiglie coinvolte.

Una polemica che dura da settimane e che, al momento, sembra non trovare una fine. Sulla questione è intervenuto anche il capogruppo in Consiglio Comunale di Fratelli d’Italia, Luigino Bucchi, che dichiara: “Credo che la Giunta comunale dovrebbe essere più chiara su questo argomento: se condividono lo spostamento, lo dicano chiaramente. Non si giustifichi tutto con l’autonoma scolastica”

Secondo Bucchi “il paventato spostamento, oltre a recare danno alla comunità locale che viene privata di un importante ser vizio scolastico, per le casse comunali comporterà un aggravio di spese non indifferente. Tanto per dirne una: in questa scuola per riparare un rubinetto ci sono voluti alcuni mesi, mentre per togliere 2 radici di albero che fuoriuscivano dal terreno nel giardino ci sono voluti 10 anni” tuona. “Oltre alle discutibili motivazioni di carattere tecniche, non va trascurato l’aspetto sociale. Una scuola è il luogo in cui i ragazzi imparano a correre verso il mondo, in cui non solo imparano le nozioni, ma anche la vita di comunità ed il rispetto dei superiori. Che segnale sarebbe, per una frazione come Borgo San Martino già carente di molti servizi, dover rinunciare anche a questo?” conclude.

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