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Spagna-Italia, le pagelle degli Azzurri: Bonucci sciagurato (4), Frattesi impavido (7,5)

15 giugno 2023 | 23:23
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Spagna-Italia, le pagelle degli Azzurri: Bonucci sciagurato (4), Frattesi impavido (7,5)

Gli Azzurri giocano una gara non più che sufficiente, a cospetto di una Spagna superiore. Deludono alcuni veterani

Niente da fare per l’Italia di Roberto Mancini, che crolla in semifinale di Nations League contro la Spagna, apparsa superiore all’Italia, a dispetto del risultato in bilico fino alla fine. Le Furie Rosse hanno infatti hanno dimostrato in più riprese la loro immensa qualità nel palleggio, mentre gli Azzurri sembrano arrivati (già da un bel po’, in realtà) alla fine di un ciclo. E le convocazioni del tecnico hanno convinto in pochi.

Donnarumma: 5,5.
Smarrito. Sembrano lontanissimi i tempi in cui alzava la saracinesca, attaccava il cartello “chiuso per ferie”, ed alzava al cielo da protagonista l’Europeo. Oggi quel Gigio non c’è più e va assolutamente ritrovato. Inspiegabile il pallone dato a Bonucci che porta in vantaggio le Furie Rosse, mentre non ha responsabilità sul secondo gol. Mezzo punto in più per la parata su Merino, ma non basta: serve continuità.

Bonucci: 4.
Sciagurato. I tifosi azzurri non hanno ben compito perchè il difensore della Juventus sia stato portato in Nazionale, non avendo praticamente mai giocato quest’anno, a dispetto di altri che invece hanno disputato una grande stagione (Casale e Romagnoli, per esempio). Sul passaggio (sbagliato) di Donnarumma riesce a peggiorare ancor di più la situazione, regalando il gol a Yerèmi Pino. Forse è il tempo di guardare al futuro. (Dal 46′ Darmian: 6. Senza infamia e senza lode la sua prestazione, ma la sufficienza se la prende come sempre).

Acerbi: 6.5
Ordinato. Il centrale interista gioca una gara non spettacolare ma solida e concreta, confermando il suo ottimo rendimento stagionale. Esperienza e qualità non gli mancano ed anche oggi si vede. Sarebbe potuto essere forse più reattivo sul gol del 2-1, ma la traiettoria si è dimostrata troppo rocambolesca per dare responsabilità particolari. Annulla bene Morata.

Toloi: 6.
Concentrato. 
Chiamato a prendere il posto dell’influenzato Bastoni, gioca anche lui una buona gara. Fisicamente impattante, mentre ha più difficoltà quando deve impostare.

Di Lorenzo: 5,5.
Timoroso. 
Dal capitano del Napoli, che poche settimane fa ha alzato al cielo lo Scudetto con il Napoli, forse ci si aspetta sempre troppo considerata la sua grande qualità. Oggi però, soprattutto offensivamente, spinge troppo poco. Forse impaurito dalle ripartenze delle Furie Rosse.

Frattesi: 7,5.
Impavido. Ha tutto per diventare un grande giocatore e fare il salto di qualità, che anche lui ormai vorrebbe tanto fare. Scuola Roma, ormai da un paio d’anni domina sui campi di Serie A ed oggi tiene testa ad una delle Nazionali più forti del mondo. Con il giusto mix di rispetto e spavalderia. Solo il Var gli toglie la gioia del gol, arrivato con un altro inserimento, qualità su cui potrà diventare un top (se già non lo è). (Dal 76′ Verratti: 4,5. Dov’è il mago di Pescara e Parigi? Gioca 15 minuti, pochi, ma abbastanza per una serie incredibile di errori e poca convinzione. Così non va.

Barella: 6,5.
Leone. Non ha paura di nulla, anche con un bel po’ d’incoscienza. Gioca la solita prestazione di alto livello, chiudendo così una stagione per lui straordinaria.

Jorginho: 6,5. 
Ritrovato. 2 rigori decisivi sbagliati, costando di fatto l’Italia al Mondiale, avrebbero potuto giù chiunque. Ed effettivamente all’Europeo sembrava aver dato ormai il fritto, almeno in maglia Azzurra. Invece, complice anche il passaggio all’Arsenal, l’italo-brasiliano sembra aver ritrovato se stesso. Suo l’assist per Zaniolo che porta al rigore. A centrocampo non siamo messi poi così male…(Dal 60′ Cristante: 5,5. Sembra soffrire un po’ la velocità ed il tiki-taka spagnolo, non riuscendo sempre a fare filtro).

Spinazzola: 6.
Contenuto. 
L’impressione è che il laterale romanista abbia perso qualcosa dopo l’infortunio nella gara con il Belgio di Euro 2021: non si è più visto a quel livello. Ma oggi gioca comunque una partita attenta ed ordinata, pur avendo poco spazio per spingere. Ma trovare uno “Spina” in versione freccia sarebbe tutta un’altra storia, e noi lo speriamo. (Dal 46′ Dimarco: 6,5. I suoi polmoni sembrano infiniti e, dopo una stagione passata a correre come una gazzella sulla fascia, decide di farlo anche oggi. Instancabile).

Zaniolo: 6,5.
Propositivo. Sembrava essere uscito dal giro della Nazionale a causa di comportamenti che non sono piaciuti a Mancini. L’addio alla Roma direzione Galatasaray sembra abbia fatto, per ora, buoni effetti. Oggi torna in maglia Azzurra e lo fa con la giusta qualità. Da un suo tiro nasce il rigore, poi trasformato.

Immobile: 6.
Freddo. Non segnava in Nazionale da 2 anni, ma oggi trasforma il calcio di rigore del momentaneo pareggio degli Azzurri. Un po’ arruginito dopo una stagione caratterizzata non solo dagli infortuni, ma anche dall’ormai famoso incidente. (Dal 60′ Chiesa: 5. A proposito d’infortuni, anche il Figlio d’Arte sembra doversi ritrovare. Oggi non incide mai e sbaglia molto, troppo per uno che ha incantato l’Europa giusto un paio d’anni fa).

Mancini: 5.
Discutibile. E’ arrivato tra mille difficoltà, dopo un Mondiale mancato. Ed ha costruito un’impresa straordinaria, vincendo l’Europeo in maniera quasi inaspettata. Da quel momento in poi, qualcosa sembra essersi spezzato. Quella sconfitta con la Macedonia brucia ancora, ed anche oggi la partita non è più che sufficiente. Discutibile la scelta di portare Bonucci ed altri giocatori, che costituiscono il solido blocco della “vecchia” Nazionale: non sarebbe meglio di guardare al futuro? (Foto: Twitter @Azzurri)