Dal Da Vinci di Maccarese alla Camera dei Deputati: la storia di Ilenia, un’eccellenza negli studi

Fiumicino – Una storia d’eccellenza universitaria partita da Fiumicino, e giunta fino alla Camera dei Deputati, protagonista del territorio. Stiamo parlando della giovanissima Ilenia Sollazzo, 23 anni, premiata dalla Fondazione Italia-Usa con il “Premio America Giovani” presso Montecitorio. Il motivo? Uno strepitoso 110 e lode ottenuto all’Università, ma non solo. La storia di Ilenia infatti racconta un grandissimo talento negli studi, iniziato tra i banchi di Maccarese e poi proseguito in una delle Università pubbliche più prestigiose della Capitale.

Andiamo per ordine: Ilenia si diploma nel 2019 con il massimo dei voti al liceo linguistico Leonardo da Vinci di Maccarese. Ragion per cui, dal Comune di Fiumicino, riceve una borsa di studio per merito con allora sindaco Esterino Montino. Nello stesso anno si iscrive al corso di Laurea triennale in “Lingue e Mediazione Linguistico – Culturale” all’Università Roma Tre, scegliendo di proseguire con l’approfondimento della lingua inglese. Lingua che comunque Ilenia già conosce bene: nel 2018 infatti ha già conseguito la certificazione First Certificate of English B2.

Il corso di laurea non le dà, tuttavia, solo l’occasione di perfezionarlo, ma anche l’opportunità per intraprendere lo studio e la scoperta della lingua e della cultura russa, a lei sconosciuta fino a quel momento.

Tuttavia il russo l’apprende in fretta: nel 2022 conclude il percorso triennale proprio con una tesi di laurea in Lingua e Traduzione Russa e voto di laurea 110 e lode. Dato il percorso universitario, viene selezionata dalla Fondazione Italia-Usa, come vincitrice di una borsa di studio che copre totalmente le spese per il Master in Leadership per le Relazioni Internazionali e il Made in Italy, che accetta.

Il 13 giugno 2023 si svolge dunque a Roma, presso la Camera dei Deputati, la cerimonia di consegna del Premio America Giovani per il talento universitario. Si tratta di un premio che premia coloro che abbiano seguito un percorso universitario di eccellenza e sono selezionati dalla stessa Fondazione tramite un algoritmo, tramite la banca dati delle università italiane, tra i neolaureati con un piano di studi afferente gli interessi della Fondazione. Diversi i criteri che portano alla selezione: il punteggio di laurea, l’età di conseguimento del titolo, la media degli esami, la data di sessione di laurea, il curriculum sturiorum è altre valutazioni comparative.

Come detto, Ilenia accetta il master ma non si accontenta: decide d’iniziare il percorso di Laurea magistrale “Lingue Moderne per la Comunicazione Internazionale” sempre all’Università Roma Tre che tutt’ora frequenta.

Insomma, una giovanissima storia ma già ricca di brillanti doti accademiche. Ed è stata lei stessa a raccontarsi in una chiacchierata telefonica con ilfaroonline.it: “Da parte mia c’è sicuramente una predisposizione allo studio, ma determinati risultati si possono raggiungere solo con abnegazione e la perseveranza. Chiaramente ho dovuto fare alcune rinunce e sacrifici, ma ne è valsa la pena: non si tratta di dote naturale, ma di studio costante” ha detto un’allegra Ilenia, facendo una sottolineatura importante: nessun risultato può essere conseguito se mancano metodo e volontà, ovvero gli unici metodi per poter coltivare un talento dentro di se.

Poi, da appassionata di lingue, ha fatto anche il punto sul come mai abbia deciso di studiare proprio il russo, difficilissimo da studiare per coloro a cui mancano le basi: “Non sapevo nemmeno una parola, neanche un ‘ciao’. Ed avevo fatto il linguistico…” ha detto, ridendo. Poi ha sottolineato: “Ho deciso di studiarlo perchè volevo approfondire una lingua totalmente diversa da quelle ‘classiche’. Ero indecisa tra il russo ed il cinese, quest’ultima consigliata un po’ da tutti. Ma sono testarda e la mia scelta è stata fatta”.

Qualche parola in merito alla premiazione, poi, non poteva mancare: “Quando ho saputo che sarei stata premiata alla Camera dei Deputati ho provato una grandissima emozione. Anche perchè si tratta di un premio puramente oggettivo, con persone selezionate tramite algoritmi scientifici basati esclusivamente sul merito universitario“. Insomma, un’autentica boccata di meritocrazia che non fa mai male.

“Cosa voglio fare dopo? Sogno di lavorare nelle Organizzazioni internazionali, ma anche nelle Ambasciate ed Istituzioni. Il mio percorso di studi è volto a quello e spero, un giorno, di riuscire a realizzare il mio sogno” ha detto Ilenia, concludendo così la chiacchierata.

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