SERIAL KILLER

Historical Crimes. Valentino Pesenti, il killer che trucidò la sua ex

25 giugno 2023 | 15:51
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Historical Crimes. Valentino Pesenti, il killer che trucidò la sua ex

A soli 14 anni, il 25 marzo 1976, Valentino Pesenti compie il primo delitto a Genova

Roma – Valentino Pesenti nasce a Genova nel 1962 e come tanti altri assassini ha un’infanzia travagliata a causa di un padre che lo rimprovera e gli da bastonate anche per motivi poco importanti. La sue frustrazioni deformano il suo carattere e lo rendono continuamente pieno di rabbia e violenza che sfocia in piccoli furti e ricettazione , senza essere detenuto, anche a causa della sua giovanissima età.

A soli 14 anni, il 25 marzo 1976, compie il primo delitto proprio a Genova. Uccide a coltellate Giovanna Grattarola di 89 anni, governante di una contessa. Alcune foto agghiaccianti, scattate dagli inquirenti, mostrano la follia omicida che ha colpito la donna con coltelli, bastoni ed una mezzaluna da cucina. Il bottino è solo una catenina d’oro della vittima. Vengono sospettati della furia assassina alcuni barboni del luogo e poi su un pittore edile. Ma gli indizi sono flebili ed il caso viene dimenticato.

Il 31 agosto dello stesso anno Valentino uccide, sempre nel capoluogo ligure, un artigiano cinese che fabbrica borswe, tale Kuo Yuen Suo di 50 anni. Il delitto viene scoperto dalla polizia, chiamata dalla moglie che era andata nel negozio a cercare il marito. Il corpo della vittima è nel retrobottega con due proiettili nella schiena. Si pensa ad un caso di estorsione ma anche per questo omicidio non si trovano gli autori.

Il Pesenti si calma per ben 14 anni ma torna a colpire nella notte del 17 gennaio 1991. Si introduce in una villa del paese di Bavari per effettuare una rapina ma viene riconosciuto da una delle abitanti della casa, tale Maria Grazia Villa, sua ex fidanzata di 35 anni. La imbavaglia e con lei anche la madre, Anna Maria Carrozzino di 67 anni, sulle quali poi si accanisce senza motivo, fino ad ucciderle, a colpi mi stendipasta e trinciapollo. Ruba pochi gioielli e scappa.

Una vicina chiama il 113 e racconta che nell’appartamento a lei confinante ha udito urla strazianti. Si affaccia alla finestra e nota un uomo in fuga con una vistosa sciarpa a righe al collo. La polizia accorre e scopre il duplice omicidio. Il Pesenti, scappato a bordo della sua auto, finisce poco distante fuori strada. Il caso vuole che venga soccorso da due carabinieri. I militari notano la sciarpa a righe, descritta dalla centrale operativa per radio alle varie pattuglie, come appartenente al supposto omicida in fuga e lo arrestano.
Il Pesenti confessa subito questo duplice omicidio. Ma nel corso del lungo interrogatorio vengono casualmente fuori altri casi irrisolti della zona tra cui i precedenti delitti. Valentino ammette di essere l’autore anche delle due uccisioni di Genova . La Corte di Assise di Genova il 21 maggio 1992 lo condanna a 30 anni di carcere escludendo incapacità di intendere e volere. Attualmente è ancora detenuto a Porto Azzurro, dove collabora ad un giornale interno al carcere.