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Guardie Giurate, Sav: “La Lega apre un nuovo spiraglio per il comparto Sicurezza Sussidiaria”

28 giugno 2023 | 15:37
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Guardie Giurate, Sav: “La Lega apre un nuovo spiraglio per il comparto Sicurezza Sussidiaria”

Il Sindacato Autonomo Vigilanza: “Invitiamo Tutti gli operatori impiegati in questo settore, a prendere coscienza dell’importanza di quanto si sta portando avanti per il bene della categoria, e a sostenere questa azione riformatrice”

“Proseguendo nel cammino intrapreso da anni dall’A.g.r.i., anche il Sindacato Autonomo Vigilanza (SAV), si unisce in questo percorso, che ha come tema dominante la presentazione e calendarizzazione in questa nuova legislatura, del DL 3493, che fu già annunciato il 25 maggio 2022 presso la sala Salvadori della Camera dei Deputati. Oltre alla fattiva opera svolta dall’On. Gianni Tonelli, si è unito in questo progetto, anche l’On. Igor Iezzi, questo per dare ulteriormente la misura dello sforzo e dell’impegno che stiamo mettendo nel mandare avanti questo importante progetto per la categoria“. E’ quanto si legge in un comunicato a firma del Sindacato Autonomo Vigilanza

“Alla luce di quanto sta accadendo, – spiega il Sindacato – con la bozza di rinnovo contrattuale, che in termini economici è a dir poco risibile sul piano degli adeguamenti salariali stante l’attuale situazione economica del paese e del costo della vita, e degli scandali che stanno investendo alcune società di portierato balzate alla ribalta della cronaca di questi giorni dopo le indagini avviate dalla magistratura e portate avanti dalla guardia di finanza, si rende ancora più urgente e necessario, far sentire la nostra voce presso le istituzioni.

Il comparto vigilanza privata in Italia, da anni, è stato portato in un lento processo di svilimento della sua importanza sociale, creando oltre alla già presente figura della guardia particolare giurata, quella degli operatori dei servizi fiduciari. Una duplicazione di figure, incorporate nello stesso contratto collettivo di lavoro, al fine di alterare il mercato della sicurezza privata, facendo passare come servizio di sicurezza, quello che in realtà è un mero servizio di osservazione e assistenza clienti. In tutto ciò, abbiamo assistito ad un depauperamento del valore dei salari delle guardie giurate rispetto al costo della vita, e nel contempo la loro sostituzione in parte dei loro storici compiti, con personale non decretato, priva della benchè minima formazione giuridica e professionale, esposto allo stesso tempo a rischi elevatissimi sui luoghi di lavoro e con retribuzioni al limite della soglia della povertà relativa.

Il cammino di questa riforma del comparto sicurezza privata, – sottolinea –  adeguamento e aggiornamento dei decreti attuativi attualmente in vigore, ancor più oggi, rivestono carattere di estremo interesse per la tutela della figura professionale delle guardie giurate e del loro collocamento in quello che è il sistema sicurezza paese. Non dimentichiamo, che oltre il DM 269/10 recante disposizioni sui requisiti degli istituti di vigilanza, è in vigore anche il DM 154/09, afferente la sicurezza sussidiaria, cui sono chiamate le guardie particolari giurate, poste a tutela e vigilanza di luoghi sensibili e di pubblica utilità, quali aeroporti, porti, stazioni ferroviarie e siti di pubblica utilità ed interesse in supporto delle forze dell’ordine, compiti questi svolti come sicurezza sussidiaria.

Tutte queste normative, integrandosi con il progetto di legge di cui sopra, vanno aggiornate e finalizzate a dare quel giusto inquadramento professionale e giuridico alle guardie particolari giurate, con le conseguenti ricadute positive per quanto attiene gli aspetti salariali, e ancor più importante, regolamentare un mercato della sicurezza privata, che attualmente, vede migliaia di operatori economici che operano nel più completo abusivismo e/o elusione delle disposizioni vigenti.

Il SAV, assieme all’Associazione Guardie Riunite d’Italia, invita quindi, tutti gli operatori impiegati in questo settore, a prendere coscienza dell’importanza di quanto si sta portando avanti per il bene della categoria, e a sostenere questa azione riformatrice.

(Il Faro online)
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