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Una famiglia costretta a dormire in auto sotto al Comune: la drammatica situazione ad Ardea

29 giugno 2023 | 13:21
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Una famiglia costretta a dormire in auto sotto al Comune: la drammatica situazione ad Ardea

Molti aspetti di questo caso richiedono un’attenta riflessione e un’azione urgente da parte delle autorità competenti per garantire il diritto fondamentale a una sistemazione dignitosa per tutti i cittadini.

Ardea – Una storia di disagio e difficoltà, che coinvolge una donna sessantaduenne e suo figlio trentaseienne. Circa un mese fa, la loro famiglia è stata sfrattata insieme ad altre cento famiglie dagli appartamenti del noto complesso immobiliare “Lido delle Salzare” a causa di un’ordinanza del sindaco che ha eseguito sentenze passate.

Molti degli sfollati sono stati temporaneamente sistemati in alberghi e altre strutture nel territorio circostante, mentre altri hanno occupato abusivamente un complesso religioso al confine con Pomezia. Tuttavia, due famiglie sono rimaste senza alcuna assegnazione: una perché al momento non residente ad Ardea e l’altra, appunto, la donna e suo figlio. Dopo aver trascorso alcune settimane in albergo a spese del comune, ora si trovano a dormire nell’auto che parcheggiano nel lotto antistante la palazzina che ospita il municipio di Ardea e la tenenza dei carabinieri.

Ieri sera, su richiesta del loro avvocato, siamo andati a intervistare la donna per comprendere come sia possibile che due persone che risiedono ad Ardea da oltre 32 anni si trovino a dormire in auto, una vecchia Fiat Panda di colore nero. Durante la giornata, vagano per la città aspettando la chiusura del municipio alle 19:00, in modo da poter parcheggiare di fronte all’ingresso principale del comune, adiacente alla tenenza dei carabinieri. La scelta di recarsi in via Salvo D’Acquisto è dettata da motivi di sicurezza. Infatti, il parcheggio antistante gli edifici pubblici come il municipio e la tenenza dei carabinieri offre una certa tranquillità, nonostante il via vai di persone che lo frequentano di giorno e di notte.

La donna ci ha raccontato che, nel caso in cui abbiano bisogno di andare in bagno di notte, utilizzino uno spazio tra la recinzione dei palazzi in costruzione e un cabina per le fotografie automatiche. Dispone di un secchio che puliscono durante il giorno e poi lo utilizzano come bisogno urgente. Questa signora svolge occasionalmente lavori di pulizia ad ore. La situazione è drammatica e non si sarebbe mai dovuta verificare in un paese alle porte di Roma Caput Mundi.

Il delegato del sindaco, assessore alla persona, ha comunicato che è stato fatto tutto il possibile per questa donna. Tuttavia, alcuni sostenitori di queste due persone, tra cui un ex politico, ritengono che il comune dovrebbe fornire loro gli appartamenti popolari disponibili in Piazza della Rocca, che sono attualmente vuoti o occupati da persone senza titolo.

Questo caso solleva molte domande e genera preoccupazione. Nel frattempo, questa notte ancora una volta la donna e suo figlio dovranno trascorrerla nell’auto, con l’unico vantaggio che la presenza dei carabinieri nelle vicinanze offre loro un minimo di sicurezza per poter dormire.

Molti aspetti di questo caso richiedono un’attenta riflessione e un’azione urgente da parte delle autorità competenti per garantire il diritto fondamentale a una sistemazione dignitosa per tutti i cittadini. Sindaco, se ci sei, batti un colpo!

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