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E’ morto Milan Kundera: addio allo scrittore de “L’insostenibile leggerezza dell’essere”

12 luglio 2023 | 16:52
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E’ morto Milan Kundera: addio allo scrittore de “L’insostenibile leggerezza dell’essere”

Milan Kundera si è spento a Parigi all’età di 94 anni

Parigi – E’ morto a Parigi all’età di 94 anni lo scrittore ceco naturalizzato francese Milan Kundera, la cui fama mondiale è legata al romanzo “L’insostenibile leggerezza dell’essere” (1984, pubblicato in italiano da Adelphi, come tutti i suoi libri), un titolo enigmatico che si è impresso nella memoria collettiva degli anni ’80, considerato un capolavoro della letteratura contemporanea. L’annuncio della scomparsa è stato dato dalla televisione ceca questa mattina.

Espulso dal regime comunista, Kundera emigrò in Francia nel 1975 con la moglie Vera Hrabanková, che è stata accanto a lui fino all’ultimo. Nel 1979, dopo la pubblicazione de “Il libro del riso e dell’oblio” gli fu tolta la cittadinanza cecoslovacca. Nel 1981, grazie all’interessamento del presidente François Mitterrand, ottenne la cittadinanza francese, cominciando a scrivere un decennio più tardi nella lingua della nazione adottiva. In occasione dei suoi 90 anni, il governo di Praga ha restituito la cittadinanza ceca al grande scrittore. (Fonte: Adnkronos)

Vita e opere di Milan Kundera

Nato a Brno, in Moravia, il 1 aprile 1929, Milan Kundera era figlio di Ludvík (1891-1971), un noto pianista, direttore dell’Accademia Musicale di Brno. Milan studia musica fin da bambino, in particolare pianoforte e la passione per la musica tornerà spesso nei suoi testi letterari. Dopo aver frequentato i corsi di letteratura e filosofia all’Università Carlo di Praga, Kundera passa alla Facoltà di Cinematografia dell’Accademia delle arti drammatiche e musicali di Praga, dove si laurea nel 1958 e ne divenne docente con l’incarico del corso di Letterature comparate (1958-69).

Iscritto fin da studente al Partito comunista viene espulso due volte (nel 1950 e nel 1970) per le sue idee estranee alle linee ufficiali del canone ideologici imposto dal regime del socialismo reale. Nel 1968 si schiera con il movimento di riforma della cosiddetta ‘Primavera di Praga’: dopo l’intervento sovietico in Cecoslovacchia Kundera non poté più pubblicare e nel 1970 fu licenziato perdendo il posto di docente. Ottenuto un permesso di espatrio temporaneo per la Francia, nel 1975 si stabilì a Parigi, insegnando prima all’Università di Rennes e poi all’Ecole des hautes études en sciences sociales della capitale francese.

Dal 1969 le sue opere vennero proibite in Cecoslovacchia e da allora non concesse a nessuno i diritti di traduzione in lingua ceca. Per questa ragione Kundera subì critiche in patria anche negli ambienti del dissenso di Charta ’77. Bisognerà attendere fino al 2006 affinché Kundera dia il permesso di pubblicazione del romanzo ‘L’insostenibile leggerezza dell’essere’ anche nella Repubblica Ceca, tramite un’edizione anastatica di quella pubblicata in ceco a Toronto già nel 1985.

La fama mondiale di Kundera è legata al romanzo ‘L’insostenibile leggerezza dell’essere’ (1984), considerato un capolavoro della letteratura contemporanea. Ma Kundera ha scritto numerosi romanzi, raccolte di saggi e opere teatrali, tra cui “La vita è altrove”, “L’insostenibile leggerezza dell’essere”, “L’immortalità”, “Risibili amori” e “L’identità”.

La sua prosa si caratterizza per uno stile sperimentale e innovativo, spesso abbinato a una profonda riflessione filosofica. I suoi romanzi esplorano temi universali come la libertà, l’amore, la memoria, l’identità e l’esistenza umana.

, tra cui il Premio Jeruzalem nel 1985, il Premio Mondello nel 1987 e il Premio Nobel per la letteratura nel 2015, sebbene in seguito abbia deciso di rinunciare alla cittadinanza ceca e di non far più pubblicare le sue opere in lingua ceca.

I premi

Presente nel toto-Nobel per molti anni e senza mai riceverlo, Milan Kundera ha ottenuto numerosi premi letterari tra cui: nel 1973 il Prix Médicis, nel 1978 il Premio Mondello, nel 1981 l’American Common Wealth Award alla carriera, nel 1985 il Jerusalem Prix, nel 1987 il Premio di Stato austriaco per la letteratura europea, nel 1987 il Nelly-Sachs-Preis, nel 1990 la Legion d’onore della Repubblica francese, nel 1991 l’Independent Foreign Fiction Prize, nel 1994 il Jaroslav-Seifert-Prize, nella 1995 la Medaglia al Merito della Repubblica Ceca, nel 2000 il Premio Herder, nel 2001 il Gran premio di letteratura dell’Accademia francese. Nel 2011 le sue opere sono state raccolte in due volumi, a cura di François Ricard, nella “Bibliothèque de la Pléiade”, collana prestigiosa della Gallimard dove solo raramente vengono ammessi autori viventi. Nel 2020 ha ottenuto il Premio Franz Kafka.

(Foto: Facebook @Milan Kundera)

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