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Maxi rissa tra detenuti nel carcere di Civitavecchia, insorgono i sindacati: “Servono più polizotti”

14 luglio 2023 | 12:24
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Maxi rissa tra detenuti nel carcere di Civitavecchia, insorgono i sindacati: “Servono più polizotti”

Fns Cisl Lazio: “Le 11 unità non bastano. Per tale rissa i è reso necessario richiamare tutto il personale che era libero dal servizio”

Civitavecchia – Una maxi rissa è scoppiata nel carcere di Civitavecchia: a darne notizia è Fns Cisl Lazio che racconta di “un ulteriore evento critico nella carceri del Lazio e l’ultimo è quella avvenuto nel carcere del NC CC Civitavecchia dove c’è stata una maxi rissa tra detenuti, nella sezione reclusione. La rissa ha visto coinvolti 52 detenuti di varie nazionalità”.

“Per tale maxi rissa – spiega Fns Cisl Lazio – si è reso necessario richiamare in servizio tutto il personale che era libero dal servizio finanche quello smontante. Dai dati statistici gli ‘eventi critici’ continuano a registrarsi  nel Circuito di Media sicurezza, circuito o sezioni del penitenziario che contiene detenuti che hanno commesso reati cosiddetti  ‘comuni’ che vanno dalla rapina, al semplice spaccio di droga, ricettazione ed altro.

Le 11 unità – tra cui 07 uomini ed 04 donne- che verranno assegnate al termine 181° corso allievi agenti non bastano, dato che purtroppo la grave carenza dell’Istituto NC Civitavecchia non aiuta visto che i carichi di lavoro aumentano, anche, per la presenza di detenuti problematici ma soprattutto per la carenza di personale attualmente è di circa 60 unità -situazione che si aggraverà con la apertura della sezione Articolazione Tutela per la Salute Mentale ATSM dato che già il personale è carente ma peggio ancora non formato per gestire tali tipi di detenuti”.

“Attualmente – si legge nel comunicato – negli istituti penitenziari della regione Lazio mancano 836 unità di personale di Polizia penitenziaria, dato aggiornato al 06.06.2023 fonte sito min. giustizia, rispetto alle dotazione organiche previste dal D.M. del 2017 .

Il fenomeno delle aggressioni è sempre più dilagante, il rispetto delle regole, garantire la legalità, innesca in certi detenuti facinorosi il pretesto per aggredire gli agenti, perché purtroppo hanno la consapevolezza che lo Stato sta dimostrando tutta la sua debolezza permettendo che gli agenti siano le vittime sacrificali.

Attualmente il sovraffollamento regionale risulta in aumento rispetto al mese precedente ed ora è di 885 detenuti considerato che n. 6.180 risultano essere i detenuti reclusi nei 14 Istituti del Lazio, rispetto ad una capienza regolamentare di detenuti prevista di n. 5.295.Al NC CC Civitavecvchia presenta tassi effettivi di affollamento del 154%.

“Per la Fns Cisl Lazio – concludono – occorrerebbe: chiudere definitivamente i detenuti del Circuito Media Sicurezza resosi partecipi di rissa; rivedere le circolari dell’apertura dei circuiti con l’ausilio di chi opera sul campo; fornire Superiori Direttive/Operative per il contrasto degli eventi critici; integrare Personale di Polizia penitenziaria con interventi urgenti.

Anche la Fp Cgil chiede più attenzione, riportando altri particolari circa quanto accaduto nel carcere: “Olio bollente contro gli agenti di Polizia Penitenziaria e risse tra detenuti in varie sezioni del carcere di Civitavecchia ‘Nuovo Complesso’ che ospita oltre cinquecento detenuti su 350 previsti con un affollamento del 140%, ma senza contare i posti non disponibili per danneggiamenti o ristrutturazioni che fanno lievitare l’affollamento ad oltre il 170%”.

Ciro Di Domenico, coordinatore regionale, aggiunge: “Nella mattinata di ieri, per motivi probabilmente legati al controllo interno di una delle sezioni del carcere, due diverse fazioni di detenuti si sono scontrate. Ad accorrere per placare gli animi, sono subito intervenuti i pochi Poliziotti presenti in servizio. Mentre la Polizia Penitenziaria tamponava la situazione nella sezione iniziale, in un’altra sezione detentiva del carcere, scoppiavano altri scontri tra detenuti. E subito dopo l’intervento svolto dai Poliziotti anche nella seconda, scoppiava un’altra rissa tra detenuti in una terza sezione. Fino alla protesta in tarda serata scoppiata nella sezione “nuovi giunti” del carcere, nella quale c’è stato il lancio di olio bollente verso i Poliziotti di turno”.

Mirko Manna, Nazionale FP CGIL Polizia Penitenziaria, commenta: “Questa ennesima estate bollente viene gestita dal poco personale di Polizia Penitenziaria in servizio nei penitenziari. Nulla è ancora trapelato sull’annunciata circolare che dovrebbe chiarire le modalità di intervento in carcere durante risse e sommosse, nulla è stato pianificato per cercare di colmare il più possibile le enormi carenze di organico della Polizia Penitenziaria ereditate dai passati Governi, e nulla è stato fatto per rimodulare le cosiddette ‘celle aperte’ che non sono altro che il mascheramento del sovraffollamento delle carceri e la cosiddetta ‘vigilanza dinamica’ che non è altro che l’altrettanto mascheramento delle carenze di Poliziotti Penitenziari in servizio. Cosa aspettino Nordio e Russo per intervenire, non ci è dato sapere, ma è chiaro che qualunque fatto grave potrà succedere nelle carceri, andrà imputato al loro immobilismo”.

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