Giubileo. Oltre 3 milioni di euro per restaurare Villa Pamphilj

Roma – Villa Doria Pamphilj rappresenta uno dei fiori all’occhiello di Roma. Per la sua storia, per il suo verde, per la sua bellezza: situata nel quartiere Gianicolense, nel crocevia di via Aurelia Antica, via della Nocetta e via Vitellia 12, la Villa sorge circondata da un meraviglioso giardino. Con i suoi 184 ettari di superficie è il più grande parco romano ed è una delle “ville” meglio conservate della città: l’unica manomissione si deve all’apertura della via Olimpica (via Leone XIII) che ha diviso in due l’antica tenuta. Dal “Casino del bel respiro” fino al “Lago del Belvedere”, passando per le Fontane e “l’Arco dei Quattro Venti”, sono innumerevoli le meraviglie che cittadini e turisti possono visitare. 

Con l’arrivo del Giubileo c’è da presumere che Villa Pamphilj sarà presa d’assalto come non mai, considerati i milioni di fedeli che arriveranno (per non parlare di “normali” turisti e curiosi).  E ciò impone alle Istituzioni di risolvere alcuni problemi della Villa, dalla viabilità fino ad arrivare alla tutela della biodiversità. Palazzo Chigi, accogliendo la proposta di Roma Capitale, ha deciso di procedere con un intervento di riqualificazione della Villa. E, guardando oltre il naso, i lavori verranno si effettuati per l’Anno Santo, ma saranno benefici di cui poi potranno godere tutti i cittadini romani. Non sono parole al vento: è tutto scritto nero su bianco all’interno del Decreto Giubileo, precisamente sotto la voce “Intervento n.181“. Il Faro online, abituato ad allegare i documenti di cui parla, allega di seguito il testo per i lettori che vogliano scaricarlo e leggerlo. Cliccaqui per leggere il testo del Decreto Giubileo.

Villa Pamphilj: gli interventi previsti

Parliamo di soldi. Gli interventi costeranno 3 milioni e 500mila euro ed i fondi saranno completamente a carico del Giubileo.

L’approccio alla conservazione e valorizzazione dei giardini storici, in quanto risultanti dell’interazione con il clima, il luogo e la fruizione degli utenti, deve necessariamente basarsi sulla conoscenza della componente architettonica, vegetazionale e delle complesse interazioni tra le due, per individuare i fattori ambientali, biologici e antropici che ne minacciano il delicato equilibrio e definire le corrette strategie per affrontare adeguatamente questa problematica e restituire alla collettività questo patrimonio dal valore inestimabile.

Sono questi i principi che hanno smosso le Istituzioni: all’interno di un’area vastissima (184 ettari), che costituisce il parco più esteso all’interno dell’agglomerato urbano di Roma, convivono infatti elementi molto diversi tra loro, la cui interazione costituisce un delicato equilibrio difficile da mantenere. Il progetto intende attuare un restauro conservativo della Villa, in un’ottica di recupero e valorizzazione attraverso il recupero dell’essenza architettonico-paesaggistica del parco.

Nello specifico l’intervento intende affrontare le criticità relative ai seguenti ambiti, concentrati nella porzione orientale del parco:
Ambito 1 – La viabilità interna al parco versa in molte aree in cattive condizioni e deve essere sottoposta a un importante intervento di riqualificazione
Ambito 2 – La pineta storica, recentemente soggetta all’attacco del blastofago (Tomicus destruens) e della cocciniglia tartaruga (Toumeyella parvicornis);
Ambito 3 – I filari di leccio lungo i viali, attualmente discontinui e caratterizzati da criticità di varia natura;
Ambito 4 – La lecceta;
Ambito 5 – Installazione di arredo urbano in alcune aree del parco;

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