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La Biblioteca del Papa dà il via a un nuovo programma di studio sui manoscritti ebraici

17 luglio 2023 | 15:59
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La Biblioteca del Papa dà il via a un nuovo programma di studio sui manoscritti ebraici

La Biblioteca Apostolica Vaticana avvierà un programma di formazione specialistica sui manoscritti ebraici in collaborazione con il Seminario Rabbinico Latinoamericano

Città del Vaticano – Mercoledì prossimo, 19 luglio 2023, la Biblioteca Apostolica Vaticana avvierà un programma di formazione specialistica sui manoscritti ebraici in collaborazione con il Seminario Rabbinico Latinoamericano, parte di una settimana intensiva di lezioni in presenza e a distanza, che saranno seguite da studenti di varie università del mondo e di diverse religioni. Le lezioni saranno tenute da docenti di spicco, fra cui, tra gli altri, i rabbini Adolfo Roitman, David Golinkin e Ariel Stofenmacher, Judith Olszowy-Schlanger, Craig Morrison, Leonardo Pessoa, Sarit Shalev-Eyni, Marco Morselli, Stephen Metzger e Delio Vania Proverbio.

All’inaugurazione dell’incontro parteciperanno autorità religiose e vaticane, come il Bibliotecario di S.R.C. S.E. Rev.ma mons. Angelo Vincenzo Zani, il Prefetto della Biblioteca Apostolica Vaticana don Mauro Mantovani, S.D.B., il Vice Prefetto della Biblioteca Apostolica Vaticana dott. Timothy Janz, il Rabbino Ariel Stofenmacher, Rettore del Seminario Rabbinico Latinoamericano, e autorità dei governi di Israele e Argentina.

Nel dicembre 2022, in occasione di una prima visita, le autorità del Seminario hanno potuto analizzare per la prima volta i manoscritti ebraici, proponendo alla Biblioteca Vaticana un programma di studio che coinvolgesse studenti e specialisti di tutto il mondo. Claudia Montuschi, Scriptor Latinus e Direttrice del Dipartimento dei Manoscritti della Biblioteca Apostolica Vaticana, e Delio Vania Proverbio, Scriptor Orientalis e curatore delle collezioni africane e del Vicino e Medio Oriente, hanno collaborato con l’équipe professionale del Seminario per sei mesi allo sviluppo e alla realizzazione del corso.

Centinaia di manoscritti ebraici sono custoditi in Biblioteca Vaticana, testimonianza inestimabile del patrimonio culturale e religioso del popolo ebraico. La collezione comprende rotoli di Torah, testi biblici e di esegesi, letteratura rabbinica, filosofia ebraica, libri liturgici, poesia, scienza e testi cabalistici. I manoscritti risalgono per lo più al periodo compreso tra il XII e il XV secolo e, in misura minore, tra il IX e l’XI secolo, periodi che comprendono le Crociate, l’Inquisizione e l’espulsione degli ebrei dalla Spagna. Questa collezione è una delle più importanti al mondo, soprattutto per l’originalità delle copie e delle versioni testuali che hanno fatto luce sulla ricerca di opere fondamentali dell’ebraismo.

La Biblioteca Apostolica Vaticana

La Biblioteca Apostolica Vaticana è una delle biblioteche più antiche e importanti del mondo. Situata all’interno della Città del Vaticano, è una biblioteca di ricerca che ospita una vasta collezione di manoscritti, libri e altri documenti storici che abbracciano un ampio arco cronologico.

Le sue origini risalgono al IV secolo. Tuttavia, l’istituzione formale della moderna Biblioteca Vaticana come la conosciamo oggi risale al XV secolo, secondo il progetto di Niccolò V e Sisto IV. Nel corso dei secoli, i papi successivi ne hanno ulteriormente arricchito e ampliato il patrimonio.

La collezione della Biblioteca Vaticana è incredibilmente varia e contiene intorno al milione e mezzo di libri stampati (compresa una ricca collezione di incunaboli e pregevole materiale antico), circa 80.000 manoscritti e 100.000 documenti di archivio, oltre a mappe e disegni, incisioni, monete e medaglie. La Biblioteca è aperta agli studiosi, accademici e ricercatori qualificati, per sostenerne le esigenze di ricerca. Per garantire l’accesso alle sue collezioni a un pubblico più ampio possibile, senza limitazioni geografiche, la Biblioteca ha da tempo intrapreso un progetto di digitalizzazione e pubblicazione online dei suoi materiali.

Il Seminario Rabbinico Latinoamericano

Il Seminario trae origine dalla fondazione a Berlino, nel 1819, del gruppo “Organizzazione per la cultura e la scienza ebraica”, composto da sette intellettuali tra cui Eduard Gans, Heinrich Heine e Leopold Zunz.

Nel corso del XIX secolo furono avviati diversi programmi accademici ebraici tra Berlino, Budapest e Londra, mentre il XX secolo vide la creazione di centinaia di programmi accademici ebraici o semitici in tutto il mondo.

Tra le due guerre, diversi studiosi e rabbini di formazione europea raggiunsero l’America Latina per rianimare le comunità ebraiche locali attraverso un’organizzazione chiamata CENTRA che collegava gli emigrati dell’Europa centrale. Questi rabbini, insieme al Seminario Teologico Ebraico di New York, sotto la guida del rabbino Marshall T. Meyer, fondarono il Seminario di Buenos Aires, in Argentina, nel 1962. Da allora, più di cento rabbini sono stati ordinati e più di mille insegnanti e leader comunitari hanno completato i loro studi.

Il Seminario, oggi, è la principale istituzione accademica ed educativa ebraica in Iberoamerica. La sua missione è contribuire a trasformare il mondo attraverso l’istruzione, la formazione di studiosi, leader laici e religiosi, educatori e la promozione dei diritti umani e del dialogo interreligioso. Il Seminario forma il clero ebraico e aiuta a formare il clero non ebraico agli studi ebraici. Il suo clero ordinato presta servizio in 50 Paesi del mondo.

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