L'intervento

Disservizi quotidiani sulla Roma-Lido: “Qui non si salva nessuno”

19 luglio 2023 | 12:05
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Disservizi quotidiani sulla Roma-Lido: “Qui non si salva nessuno”

Il Comitati Pendolari Roma Ostia: “Un impegno pluriennale di Astral, eppure abbiamo lavori iniziati e mai ultimati, disagi infiniti. Ci attendono tempi lunghi per uscire dall’incubo”

Ostia – “I disservizi quotidiani sulla ferrovia regionale Roma-Lido di Ostia, come sulla Roma-Nord, non sono tutti imputabili all’attuale gestore del servizio passeggeri, ovvero Cotral SpA: esistono altri soggetti che condividono una parte di responsabilità non indifferente, per esempio Astral S.p.A”. Così, in un comunicato stampa, il Comitati Pendolari Roma Ostia.

“L’azienda regionale che gestisce l’infrastruttura opera “dietro le quinte”, – prosegue il comitato – ma ha delle ricadute pesanti sulla nostra ferrovia. Proviamo ad elencarne alcune. Formalmente Astral è subentrata ad Atac il 1 luglio 2022; in realtà, in base alle delibere della Regione Lazio, aveva (in teoria) cominciato ad affiancarla già da tempo:

Gli effetti dell’affiancamento non li abbiamo visti, perché Atac ha continuato a fare il bello e il cattivo tempo fino all’ultimo e continua pure in questo primo anno di “cambio” gestione e anche adesso gestisce importanti pezzi delle due ferrovie Roma Nord e Roma Lido (impianti di traslazione, alimentazione elettrica, interventi sul segnalamento di linea, bigliettazione, tornellerie, gestione stazioni importanti come Magliana e Basilica San Paolo, gestione del Deposito Officina di Magliana, ecc… non è ancora uscita di scena del tutto”.

Lavori sull’infrastruttura: “Data di ultimazione certa non pervenuta”

“Cambio binari, deviatoi/scambi, massicciata e rinsaccamento, linea aerea, palificazione e segnalamento, sono iniziati a settembre 2022 e sono stati affidati a RFI, del gruppo FS, – spiega il Comitato – e quindi a Italferr azienda del Gruppo Ferrovie dello Stato, leader nella gestione degli appalti e della programmazione di queste attività.

Dalle 21.00 fino alle 05.15 del giorno dopo la ferrovia è chiusa. Inizialmente volevano chiuderla alle ore 20 (anzi alle 19.18 ed in pieno luglio), ma grazie alle nostre argomentazioni ed insistenze ed alla mobilitazione generale, – sottolinea il Comitato Pendolari –  anche del Municipio X, li abbiamo ammorbiditi. Fine lavori? Ignota. Non è stata comunicata perché deve essere un segreto di Stato, che la cittadinanza non può conoscere. Ogni data che viene in qualche modo comunicata, a mezzo stampa od in pubbliche audizioni dei vertici di Astral, è sistematicamente “mal compresa” dagli uditori, e viene ciclicamente spostata in avanti, talvolta di un numero di mesi giusto eguali a quelli trascorsi dalla precedente promessa, in un giro di valzer tendente all’infinito. Ad esempio, il 26 maggio scorso, Astral ha corretto se stessa, comunicando (retroattivamente) dal “…19 maggio 2023 attività di manutenzione ordinaria dell’armamento della ferrovia, durata prevista di circa 730 giorni”.

Stante il contratto di appalto sconosciuto, – proseguono – prima era stato comunicato a pubblico e istituzioni che i lavori relativi ai binari e alla massicciata sarebbero finiti questa primavera, ma siamo a luglio ed ancora non sono terminati. Mentre i lavori sul rifacimento della linea aerea ovviamente non sono iniziati, ma teoricamente dovrebbero terminare a fine anno. E’ evidente che quelle date non sono più credibili.

Spesso la mattina dopo una serata di lavori, di cui da un po’ di tempo non se ne ha più neppure una traccia evidente, ci sono problemi di vario genere in linea (mai esplicitati – al massimo indicati come “problemi tecnici” – ma a chi dovuti e perché?) e il servizio non riparte, oppure si trascina di ritardo in ritardo. Naturalmente l’utenza non viene informata delle cause.

Poi ci sono i continui cali di tensione, che durante il percorso costringono il treno a soste impreviste in attesa del ritorno dell’energia elettrica, spesso ripetuti sugli stessi tratti di linea in orari analoghi, come i pomeriggi tra Tor di Valle e Vitinia). Abbiamo chiesto il perché, ma le risposte sono state fumose: prima ci dicono che dipende dalle sottostazioni elettriche (pur essendo state potenziate molte volte nel corso degli anni), altre volte invece che se ne ignorano le cause, ma che si è istituito un gruppo di lavoro misto (Astral, Atac, Acea/Areti) per studiare la situazione (cfr. resoconto pubblicato dell’incontro Comitato Pendolari con Astral del 30 novembre 2022) per poi smentire se stessi (durante la Comm. Mobilità Municipio IX del 10 maggio 2023); altre volte ancora invece il disservizio elettrico viene inputato allo “Scattato” (il sistema di sicurezza per evitare incidenti come quello del 4 aprile 2021 con il treno quasi in fiamme) che toglie tensione e deve essere ripristinato a mano da un operatore nella sottostazione di competenza.

Senza contare che per effetto dei lavori in corso e di limitazioni di velocità per problemi di sicurezza esistenti da anni (cfr. ad es. viadotto Rocco a San Paolo chiuso dal terremoto dell’Italia centrale di fine 2016), la velocità massima del treno non può superare i 60 km/h e pertanto il tempo di percorrenza da capolinea a capolinea è passato da 37′ a 45′. In assenza di ulteriori ritardi”.

Impianti di traslazione: il disastro totale

“Il Comitato Pendolari Roma Ostia da febbraio 2021 effettua un monitoraggio plurisettimanale su scale mobili e ascensori guasti o fermi: dal “subentro” di Astral mediamente s’aggirano tra il 60 ed il 70%.

Astral sostiene che tutte le scale mobili sono funzionanti, ma non è così – spiega il Comitato -. Impianti già revisionati si guastano dopo pochi giorni (p. es. Lido Nord) altri si “bloccano” stranamente ad ogni ripartenza mattutina, e devono attendere l’arrivo giornaliero di un tecnico che resetti il tutto (C.Bernocchi dir. Roma PSP). I lavori sono seguiti ancora sotto la direzione tecnica e la progettazione degli interventi di adeguamento di sicurezza da tecnici di Atac, con lavori e manutenzioni affidati alle ditte in appalto della stessa società capitolina, come ha dovuto ammettere anche la rappresentante aziendale, rispondendo a quesiti posti in sede di Commissione capitolina Mobilità pochi giorni or sono.

Sugli ascensori, bloccati tutti e in tutte le stazioni di competenza Astral tranne Ostia Antica e (in parte) Acilia, invece la Direzione generale ferrovie di Astral ritiene più “assolvente” per lei addossare la colpa dei ritardi all’Autorità nazionale per la sicurezza ferroviaria – Ansfisa, anche se è costretta ad ammettere che la ditta incaricata delle revisioni (Del Bo – in appalto ATAC), ha spesso consegnato con ritardo di mesi la documentazione ad Ansfisa. A quanto pare Astral fa solo da passacarte e neppure efficiente”.

Lavori nelle stazioni

“A Castel Fusano, che necessita di un rifacimento quasi totale, Astral aveva garantito che i lavori si sarebbero svolti in costanza di esercizio, – sottolinea il Comitato – cioè senza impatto sui viaggiatori, ma dopo appena 1 settimana la stazione è stata chiusa per riaprire solo il 1 aprile e solo dopo segnalazioni e proteste pubbliche.

Su tutte le altre stazioni iniziate, i lavori procedono al passo di “lumaca stanca”, apparentemente con l’impiego pochi addetti sui cantieri (talvolta due soli operai), senza alcuna interlocuzione preventiva all’avvio coi territori (Municipio X o IX, Comitati di quartiere, Comitato Pendolari). Ma già si intravedono segnali poco rassicuranti sulla nuova estetica e sull’efficacia degli stessi (p.es. Stella Polare con la demolizione dei rivestimenti in granito e le bordature metalliche delle colonne, tra i pochi lavori di manutenzione straordinaria delle stazioni fatti da ATAC solo 7 anni fa, o come a Stella P., ma anche a C. Fusano, dove sono state demoliti i rivestimenti parietali in tessere di pasta vitrea tipiche dell’edilizia civile pubblica in zona marina e messi in opera negli anni ’50 – ora chi ci difenderà dalla prepotenza dei “graffittari”?). Stendiamo un velo sulla mancanza di cartografie dei luoghi e delle reti bus attorno alle fermate e sulle informazioni non aggiornate dei servizi di stazione disponibili, che accompagnano le nuove cartellonistiche installate (senza sentir nessuno se non Astral con Cotral e Cotral con Astral) a partire dal Lido Ostia Centro.

Acilia sud e Tor di Valle: “A 10 anni dall’apertura cantiere il fine lavori è atteso a metà del 2024”

“La triste storia di queste due stazioni,- prosegue il comunicato –  i cui lavori sono stati finanziati con fondi governativi del 2002,assegnati nel 2013 e iniziati nel 2014, prevedeva un tempo di realizzazione di 20 mesi. Per le note vicende di ATAC che non pagava le fatture alla società d’appalto – Italiana Costruzioni, mentre la Regione Lazio girava la testa dall’altra parte nonostante le abbondanti segnalazioni ricevute dai Comitati, i lavori si sono interrotti a più riprese e definitivamente ad agosto del 2017 (dopo 4 anni di stenti) con una percentuale di raggiungimento di oltre il 50%, secondo la Regione. La ripresa dei lavori, annunciata abbondantemente da esponenti di parte regionale per i primi di settembre 2022 (in vista delle successive elezioni regionali) quanto alle opere civili sono ripresi solo a novembre 2022, dopo che Astral è subentrata ad ATAC; ne era stata annunciata la fine per novembre 2023. Ma di recente Astral ha dovuto annunciare che termineranno a primavera 2024, data già slittata in occasione del sopralluogo del nuovo Assessore regionale alle infrastrutture, già a dopo il primo quadrimestre 2024, con un vago “auspicio” dell’AD di Astral di potervi entrare come passeggeri ‘entro il Giubileo’. I lavori vanno a rilento, ci lavorano pochi operai, in particolare a T.d.V. e non sappiamo se quella data sarà definitiva o subirà slittamenti.

I 20 mesi sono diventati (per ora) 10 anni e per terminare il 50% delle opere anziché altri 10 mesi (la metà dei 20 previsti dal bando di gara) sarà necessario un altro anno e mezzo. E speriamo che basti. Ci pare che Astral abbia imboccato lo stesso solco di Atac in quanto a tempi e credibilità dei propri cronoprogrammi, sempre che li comunichi.

Deposito di Lido Centro: “Che fine ha fatto il progetto?”

“Si tratta d’una necessità – dichiara il Comitato pendolari –  tecnica e gestionale indicata da ATAC stessa, che pure ha sempre avuto la gestione del grande Deposito officina di Magliana, in quanto insufficiente alla coabitazione con le manutenzioni dei vagoni della Metro B e B1. L’avevano inserito nella “lista della spesa” delle opere necessarie, che poi la Regione portò per chiedere al Governo un finanziamento specifico dal Fondo di Sviluppo e Coesione su Roma Nord e Roma Lido: era il “Patto per il Lazio” dell’aprile 2016, che portò fin da quel fine anno il CIPE ha finanziato il Lazio coi “famosi e fumosi” 180 milioni per la Lido e 154 per la Nord. Peccato che ancora a settembre ‘22 ci è stato detto che servivano sei mesi per avere la consegna del progetto definitivo dato da mesi in appalto, per poi far partire la gara. Ma non se ne ha più alcuna notizia pubblica: “Chi l’ha visto?”.

“Partecipazione dei cittadini, questa sconosciuta…”

“I Comitati Pendolari hanno chiesto più volte ad Astral, ancor prima del suo subentro e nuovamente a settembre 2022, di attivarsi per consentire la partecipazione dei cittadini, organizzati o no (Associazioni, Comitati di quartiere, ecc.) in incontri con l’azienda al fine di confrontare i punti di vista sulle tematiche che investono i territori e raggiungere un duplice obiettivo: da una parte dare informazione diretta alla cittadinanza, dall’altra ascoltare punti di vista e proposte che possono tornare utili prima di prendere decisioni definitive.

Astral aveva dato il suo assenso, ma dopo nove mesi non si è mossa foglia e fioccano gaffe ed equivoci, come il timore sull’inquinamento elettromagnetico da parte di molti abitanti limitrofi alle fermate dove han visto fiorire alte antenne, scambiate per impianti di telefonia mobile. O come le continue vaghe risposte su “futuri” progetti “allo studio” date in pasto alle domande più volte fatte da consiglieri comunali o municipali, che chiedono se Astral intenda sfruttare le migliaia di metri quadri di coperture delle stazioni e delle pensiline per impiantarvi una vera e propria centrale fotovoltaica diffusa”.

“Ecco un estratto delle comunicazioni,- conclude il Comitato – fatte ai consiglieri delle competenti Commissioni mobilità capitolina e LL.PP: del X Municipio riuniti in seduta congiunta il 15/07/2022 da ASTRAL S.p.A. – Direttore Direzione infrastrutture ferroviarie –> Avviati lavori, che dureranno circa un anno, fino a Settembre 2023. Il 31 luglio finiranno i lavori sullo “scattato”, che serve a mettere in sicurezza tutta la parte elettrica, per non avere più i brutti incidenti degli anni passati, dove “… i treni sono stati sottoposti a scosse elettriche”. Ieri è partito (il lavoro) per il collegamento in media tensione delle ultime tre sottostazioni elettriche, iniziando da Colombo e Lido Centro – durata circa tre mesi. Ad inizio settembre (11 o 12) inizieranno i lavori su tutto l’armamento della linea. Da inizio di marzo 2023 rifacimento totale della linea aerea. Quindi le interruzioni saranno tutte conseguenziali e dalle 7.18 (ndr. – di sera) “… i nostri clienti avranno qualche problema” e si dovranno rivolgere al trasporto sostitutivo su gomma. Stiamo per partire con il Progetto di fattibilità del nuovo segnalamento sulla Roma Lido; molto importante per la sicurezza dei prossimi anni, per elevare il livello di efficienza e sicurezza al livello delle altre linee … “ferroviarie”. Ci vogliono tempi lunghi; il sistema è complesso; ci vorranno 2 o 3 anni per uscire ‘dall’incubo…”.

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