il caso

Avvistamenti storici su Roma: il “sigaro volante” del 1954

5 agosto 2023 | 10:04
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Avvistamenti storici su Roma: il “sigaro volante” del 1954

Da un antico quotidiano serale leggiamo le testimonianze sugli Ufo di 70 anni fa

La bella signora che posa come una modella per il fotografo del Momento Sera, quotidiano serale romano del 19 ottobre 1954 sta ad indicare la posizione del disco volante visto da lei il giorno precedente. Come già scritto in altre occasioni, il 1954 è stato un anno particolare per gli avvistamenti in Italia e Francia, ed anche a Roma non si fecero attendere troppo. In molti li videro per le strade dell’Urbe. Una delle tante foto pubblicate sui quotidiani, simili fra loro dove il perno della testimonianza di un avvistamento di un Ovni, oggetto volante non identificato, era il testimone stesso. A volte lo dimentichiamo, ma è la persona che subisce il caso, il testimone, al centro del caso in sé.

La signora in questione, Gabriella Restelli, osservò la mattina del 18 ottobre un sigaro volante che sembrava essere schiacciato da un lato. Non era una cosa vista in precedenza, come affermò durante l’intervista. Nonostante alla signora spettasse l’onore della foto, furono altre due persone ad attirare la curiosità dei giornalisti per riempire l’articolo. Ad esempio il dottor Palumbo che raccontò che il pomeriggio del giorno prima, domenica, avrebbe visto uno di questi fenomeni, forse proprio un sigaro volante, mentre si trovava sul ponte della strada che congiunge Castel Gandolfo alla via Appia. Erano le 17:30 quando a bordo della sua auto intravvide un indefinibile oggetto luminoso che sembrava immobile proprio sopra il tratto di cielo sovrastante l’aeroporto di Ciampino. Una volta fermata l’auto osservò meglio quello che sembrava un disco emanante una luce argentea dai contorni ben definiti, per la durata di una ventina di secondi. Aggiunse inoltre che l’oggetto luminoso non poteva confondersi con le luci segnaletiche di un aereo in quanto, a quell’ora (a quei tempi) gli aeroplani volavano in perfetta visibilità, né con un faro dell’aeroporto, data la distanza notevole della fonte luminosa dal terreno.Ed ora entra in gioco una terza persona, ben più conosciuta dei due, ovvero il noto pilota e giornalista Maner Lualdi. Sul Corriere della Sera sempre del 17 ottobre, racconta che un mese prima, il 17 settembre verso le 19:30, mentre usciva dallo stabilimento aeronautico dell’aeroporto Forlanini a Linate, insieme a quattro esperti aeronautici avvistarono un punto luminoso, ad est, sull’orizzonte, per ben 20 minuti. Descrissero la sagoma dell’oggetto come un corpo centrale avente alle due estremità un disco grande ed uno piccolo. Calcolarono, da esperti aeronautici, che la velocità fosse si 1500 km/h. In seguito dopo alcune evoluzioni a zig zag sparì all’orizzonte assumendo una forma completamente sferica.

Abbiamo quindi 3 avvistamenti separati, con persone, luoghi e tempi ben differenti fra loro, ma per il giornalista sembra essere tutto correlato. Si pensava di essere in presenza di un fenomeno fatto di casi correlati tra di loro, e si svolgevano statistiche sulle posizioni, sulle traiettorie, arrivando a pensare che tutti quei dischi volanti stessero sorvegliando tutti i paesi del mondo, come in seguito avrebbero fatto i satelliti. Una copertura continua per spiarci, controllarci. La fantasia umana non aveva allora come oggi alcun limite in tema di complotti o interventi salvifici da parte di deus ex machina interplanetari. Un po’ come oggi…

Racconti di avvistamenti abbastanza diversi da quelli di oggi, ed anche allora occupavano le pagine dei quotidiani locali ed a volte di quelli nazionali, magari con qualche giorno di ritardo. Ben diversamente da quanto accade oggi, dove i social la fanno da padrone dettando il ritmo della notizia, che poi appare sui siti di informazione rilanciata quasi con le stesse parole un po’ dappertutto.
Non è comunque cambiato molto da allora. Magari al posto delle solite luci si cercava di riconoscere nelle forme luminose quella di un disco o di un sigaro oppure quella che viene definita ‘a manubrio’ con le due parti simili a dischi o sfere alle estremità dell’oggetto. Adesso magari le luci sono più eteree, sferiche e luminose come se fossero cambiati gli oggetti volanti, ma anche vengono viste come minaccia militare, e come tale, almeno negli Usa, si ascoltano commissioni che sembrano però copiare quelle di tanti anni fa.

* Stefano Innocenti –
Cisu – Centro Italiano Studi Ufologici
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Se osservate una luce o un qualcosa in cielo che, in tutta coscienza, non riuscite a spiegarvi, inviate una mail a misteri@ilfaroonline.it e mettetevi in contatto con il Cisu, al sito www.cisu.org oppure all’indirizzo www.ufotuscia.it