Alitalia. Cassa integrazione e sgravi fiscali per gli ex dipendenti: le novità del Decreto Omnibus

9 agosto 2023 | 21:49
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Alitalia. Cassa integrazione e sgravi fiscali per gli ex dipendenti: le novità del Decreto Omnibus

Da Palazzo Chigi una mano tesa verso gli ex dipendenti di Alitalia, spesso vittime di tagli. E che ancora oggi attendono chiarezza e risposte

Roma – Arrivano importanti novità per quanto riguarda la tormentata vicenda Alitalia, compagnia di bandiera italiana fino al 2021, prima che il Governo con il decreto “Cura Italia” costituise la nuova società Ita Airways. Quest’ultima ha di fatto sostituito Alitalia dal 15 ottobre 2021 prendendone il marchio, ma le polemiche in merito all'(ex) Alitalia non sono mai terminate ed ancora oggi sono all’ordine del giorno. Con particolare riferimento a quei (troppi) lavoratori licenziati, vittime non solo di numerosi tagli alle proprie casse integrazioni, ma a cui non è stato dato modo di garantirsi un futuro. Numerose sono state le proteste sotto le Istituzioni competenti, con l’appoggio dei sindacati. E ora il Governo sembra, almeno parzialmente, voler intervenire.

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Alitalia: tutte le novità del Decreto Omnibus

Andiamo per ordine. Il Governo, durante l’ultimo Consiglio dei Ministri prima della pausa estiva, ha approvato il Decreto Omnibus in cui sono previsti interventi su più temi. E, tra le altre cose, sono stati inseriti anche provvedimenti  a favore degli ex dipendenti di Alitalia. E’ tutto messo nero su bianco all’interno del Decreto e reperibile anche sul sito ufficiale della Presidenza del Consiglio. Ma il Faro online vuole semplificare il lavoro ai suoi lettori e allega, di seguito, il documento: clicca qui per leggere il testo del Decreto Omnibus.

Il Governo particolare, ha deciso estensione del periodo di cassa integrazione salariale, che partirà dal 1′ gennaio al 31 ottobre 2024. La novità importante è sul fatto che non sarà prorogabile.

Obiettivo? Accompagnare la ricollocazione dei lavoratori dipendenti e consentire anche l’attuazione dei programmi formativi cofinanziati a livello regionale. Il trattamento di integrazione salariale non potrà superare un tetto massimo, fissato in 2.500 euro.

Ma non è tutto. A quei datori di lavoro che assumano a tempo indeterminato il personale del bacino Alitalia, viene concesso l’esonero totale dal versamento dei contributi previdenziali. Il periodo. Questo a decorrere dal 10 gennaio 2024 e per un periodo massimo di 36 mesi, dunque  a occhio e croce fino al gennaio 2027. 

Vediamo se queste misure ridaranno dignità e speranza a quei tanti (troppi) lavoratori dell’ex Alitalia che attendono risposte, certezza e chiarezza. La volontà, messa nera su bianco, sembra esserci. Ma solo tra qualche mese si potrà fare un primo bilancio. 

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