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San Lorenzo, tra stelle cadenti e desideri: ecco quando ammirare il picco delle Perseidi

9 agosto 2023 | 14:26
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San Lorenzo, tra stelle cadenti e desideri: ecco quando ammirare il picco delle Perseidi

Tutti con gli occhi all’insù per non perdersi lo spettacolo delle “lacrime di San Lorenzo”, pronte ad incantare grandi e piccini

Desideri, sogni, speranza… la notte di San Lorenzo 2023 si avvicina e siamo tutti pronti a celebrare la tradizione del 10 agosto: occhi all’insù puntati a scrutare il cielo in cerca della stella cadente più bella e pronti ad aprire i nostri cuori ed esprimere ciò che desideriamo, ma non solo. “Ci incanteremo mentre scoppi in volo” canta Luciano Ligabue in “Piccola stella senza cielo”, ed è proprio così: lo spettacolo delle stelle cadenti incanta non solo gli appassionati di astronomia, ma anche il pubblico in generale, sia grandi che piccini, che ogni anno si riuniscono in luoghi bui e lontani dalle luci cittadine per osservare lo spettacolo celeste 

Le origini di San Lorenzo

Ma quali sono le origini di questa ricorrenza? Le origini sono cristiane e riguardano il martirio di San Lorenzo, uno dei Diaconi di Papa Sisto II. Si narra che nell’agosto del 258 d.C., l’imperatore romano Valeriano emanò un editto che ordinava l’esecuzione dei leader cristiani, compresi vescovi, presbiteri e diaconi. Durante questo periodo di persecuzione, Papa Sisto II e quattro dei suoi diaconi, tra cui Lorenzo, furono arrestati. Si narra che Lorenzo fosse responsabile della gestione dei beni della Chiesa e che avesse distribuito gran parte delle ricchezze ai poveri e ai bisognosi. Quando le autorità romane lo interrogarono e gli chiesero di consegnare i tesori della Chiesa, Lorenzo rispose presentando loro i poveri, gli ammalati e gli emarginati, affermando che loro erano i veri tesori della Chiesa.

Come punizione per la sua sfida, Lorenzo fu condannato a morte mediante un metodo particolarmente crudele: venne bruciato vivo su una graticola. La sua esecuzione avvenne il 10 agosto 258 d.C. È stato tramandato che durante il suo martirio, Lorenzo mostrò coraggio e forza interiore, rimanendo fedele alla sua fede fino alla fine.

Cosa sono le stelle cadenti?

“Stelle cadenti” sarebbe un’espressione impropria, sebbene ricca di fascino: “Gli astronomi, infatti, preferiscono l’utilizzo del termine meteore, – spiega Astronomitaly in un comunicato stampa – per indicare queste fugaci scie luminose visibili di notte. Le meteore sono, in larga parte, detriti di asteroidi o comete che si surriscaldano fino a diventare incandescenti nel momento in cui entrano a contatto con l’atmosfera terrestre. La collisione di questi frammenti con le molecole presenti nella mesosfera (tra i 76 e i 120 km di quota) genera le scie di luce che si possono osservare ad occhio nudo. Il nostro pianeta è ‘colpito’ da milioni di meteore ogni giorno, tuttavia esistono periodi particolarmente propizi per l’osservazione di questo fenomeno astronomico, come le notti tra il 10 e il 13 agosto”.

Le Perseidi: le “Lacrime di San Lorenzo”

“Il nostro pianeta attraversa saltuariamente delle scie di corpuscoli e detriti lasciate da asteroidi e, soprattutto, comete – spiega ancora Asronomitaly – . Quando ciò accade, il fenomeno delle stelle cadenti si intensifica e, dunque, aumenta la possibilità di poterne osservare molteplici (anche diverse decine) nel corso di una singola notte. Le Perseidi sono proprio una di queste scie di detriti,lasciate dalla Cometa Swift-Tuttle, corpo progenitore di questo sciame meteorico. Queste meteore sono attive dalla fine di luglio fino al 20 agosto circa: il momento di massima attività dello sciame, chiamato picco, avviene solitamente nelle notti tra il 10 e il 13 agosto. Le meteore Perseidi devono il loro nome alla costellazione di Perseo, radiante dello sciame: le scie infatti si “irradiano” da questa costellazione, verso ogni direzione della volta celeste. Individuare la costellazione di Perseo è un ottimo punto di partenza per aumentare le possibilità di osservare un gran numero di scie luminose.

La costellazione di Perseo, l’eroe della mitologia greca che affrontò Medusa e il mostro marino Ceto per salvare la giovane Andromeda, può essere individuata in direzione Nord-Est, relativamente bassa sull’orizzonte ad inizio serata. Essa confina con le costellazioni di Andromeda, Cassiopea, Giraffa, Auriga, Toro e Ariete. In prossimità del periodo di massima attività, il radiante delle Perseidi si troverà sulla congiungente tra le stelle Miram del Perseo e Sigma Camelopardalis, nella Giraffa, non facili da individuare sotto cieli inquinati”.

Il momento migliore per ammirare le stelle cadenti

Sebbene la notte del 10 agosto sia tradizionalmente la notte delle stelle cadenti, spesso i maggiori avvistamenti si verificano nei giorni a seguire: quest’anno il picco è previsto all’alba di domenica 13 agosto, quando la Luna defilata permetterà di ammirare uno spettacolo unico, grazie alla sua minore luminosità che permetterà di osservarle al meglio.

Parola dell’astrofisico Gianluca Masi, responsabile scientifico del Virtual Telescope Project, nelle sue dichiarazioni riportate dall’Ansa: “Dopo un 2022 poco generoso, per il 2023 le condizioni osservative delle Perseidi saranno decisamente più favorevoli – afferma Masi -. La Luna, infatti, sarà nuova nella mattina del 16 agosto: perciò, in corrispondenza del massimo previsto per l’alba del 13 agosto ci sarà nel cielo solo una modesta falce, che sorgerà alla fine della notte. Condizioni migliori ci saranno solo nel 2026″.

(Il Faro online)
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