Tor Vergata, infermiera minacciata con un coltello e rapinata mentre si reca all’ospedale

9 agosto 2023 | 16:02
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Tor Vergata, infermiera minacciata con un coltello e rapinata mentre si reca all’ospedale

Il malvivente si è dato poi alla fuga a bordo di un’auto, rintracciata grazie alle indagini dei carabinieri

Roma – I Carabinieri della Stazione di Roma Tor Vergata, d’intesa con la Procura della Repubblica di Roma, hanno eseguito un fermo di indiziato di delitto, di iniziativa, nei confronti di un uomo italiano di 47 anni gravemente indiziato del reato di rapina aggravata.

Erano da poco passate le 6 del mattino di mercoledì 2 agosto, quando un’infermiera del Policlinico di Tor Vergata che si stava recando presso il suo reparto per intraprendere il turno di lavoro, si è imbattuta in un uomo che le ha sbarrato la strada e, agitando un coltello, le ha intimato di consegnare quanto aveva con sé. La donna, comprensibilmente spaventata, ha ceduto la borsa al malvivente che ha guadagnato la fuga a bordo di un’auto. I Carabinieri della Stazione di Roma Tor Vergata, arrivati sul posto e dopo aver tranquillizzato la vittima hanno raccolto la sua denuncia ed hanno attivato le indagini. Grazie ad una indagine di tipo tradizionale, facendosi descrivere minuziosamente dalla donna l’aspetto dell’indagato e grazie alle riprese delle telecamere dei circuiti di videosorveglianza della zona, in poche ore, i Carabinieri sono risaliti al modello e alla targa dell’auto utilizzata dall’uomo per la fuga, oltre all’abbigliamento che indossava: un pantaloncino grigio, una maglietta rossa e scarpe bianche.

Gli immediati accertamenti dei Carabinieri hanno portato all’indirizzo del domicilio del 47enne, trovando l’auto segnalata dalla donna e ripresa dalle telecamere. Una volta all’interno dell’abitazione, i militari hanno rinvenuto e sequestrato gli indumenti indossati dall’uomo qualche ora prima e il coltello descritto dalla vittima.

I dati acquisiti hanno consentito di raccogliere gravi indizi di colpevolezza nei confronti dell’uomo che è stato accompagnato presso la Casa Circondariale di Regina Coeli dove il Tribunale di Roma ha convalidato il fermo e disposto per lui la permanenza in carcere.

Per dovere di cronaca, e a tutela di chi è indagato, ricordiamo che un’accusa non equivale a una condanna, che le prove si formano in Tribunale e che l’ordinamento giudiziario italiano prevede comunque tre gradi di giudizio.

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