Ennesimo naufragio di migranti, il dolore del Papa: “È una piaga aperta della nostra umanità”

13 agosto 2023 | 15:23
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Ennesimo naufragio di migranti, il dolore del Papa: “È una piaga aperta della nostra umanità”

Il Pontefice all’Angelus: “Con vergogna dobbiamo dire che dall’inizio dell’anno già quasi duemila uomini, donne e bambini sono morti in questo mare cercando di raggiungere l’Europa”

Città del Vaticano – Un – l’ennesimo – grido di dolore, seguito da un appello – l’ennesimo – si leva da piazza San Pietro al termine dell’Angelus. Papa Francesco, che già nei giorni scorsi aveva espresso il suo dolore su Twitter per – l’ennesimo – naufragio di migranti nel Mediterraneo, torna sul tema: “Un altro tragico naufragio è accaduto alcuni giorni fa nel Mediterraneo: quarantuno persone
hanno perso la vita. Ho pregato per loro”.

Quindicimila persone, sotto il sole cocente, gremiscono il grande abbraccio del colonnato del Bernini mentre Bergoglio snocciola dati inquietanti: “E con dolore e vergogna dobbiamo dire che dall’inizio dell’anno già quasi duemila uomini, donne e bambini sono morti in questo mare cercando di raggiungere l’Europa. È una piaga aperta della nostra umanità”.

Quindi l’appello – l’ennesimo, per l’appunto – alle autorità di tutto il Vecchio Continente: “Incoraggio gli sforzi politici e diplomatici che cercano di sanarla in uno spirito di solidarietà e di fratellanza, come pure l’impegno di tutti coloro che operano per prevenire i naufragi e soccorrere i migranti”.

E, alla vigilia della festa dell’Assunzione di Maria, il pensiero del Papa va all’Africa: “Domani avrà luogo a Bafoussam, in
Camerun, il pellegrinaggio per chiedere la pace nel Paese, ancora afflitto dalla violenza e dalla guerra. Uniamoci in preghiera ai nostri fratelli del Camerun affinché, per intercessione della Vergine, Dio sostenga la speranza del popolo, che soffre da anni, e apra vie di dialogo per giungere alla concordia e alla pace”.

Quindi, l’appello per la pace in Ucraina: “E preghiamo anche per la martoriata Ucraina, che soffre tanto per questa guerra“.

E conclude: “Desidero anche assicurare la mia preghiera per le vittime degli incendi che hanno devastato l’isola di Maui, nelle Hawaii”. Quindi l’immancabile saluto: “A tutti auguro una buona domenica. Per favore, non dimenticatevi di pregare per me. Buon pranzo e arrivederci!”.

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