Serial Killer

Historical Crimes. “Infermieri diabolici”: i serial killer nelle corsie degli ospedali

14 agosto 2023 | 12:44
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Historical Crimes. “Infermieri diabolici”: i serial killer nelle corsie degli ospedali

Racconti di un tipo “diverso” di serial killer: infermieri che affrettato la morte a pazienti ricoverati in alcuni ospedali

Dopo tante puntate sui serial killer non potevamo non raccontare di alcuni infermieri diabolici che hanno affrettato la morte a pazienti ricoverati in alcuni ospedali. Una tipologia a se stante, questa dei killer seriali nelle corsie di ospedali. Uccidono per sentirsi importanti, per antipatia, per motivi legati a sette sataniche o per assurgere a padroni di decidere chi deve vivere e chi deve morire tra i ricoverati.

Alfonso De Martino, soprannominato poi “Infermiere di satana”, uccide quattro pazienti all’ospedale San Giuseppe di Albano. Li avvelena i pazienti somministrando farmaci inadeguati. Una dottoressa si accorge di strane flebo somministrate a pazienti che nel giro di poche ore muoiono .Viene arrestato nel 1993 e sospettato anche di strani rapporti con sette sataniche. Condannato all’ergastolo.

Sonia Caleffi che viene arrestata per l’uccisione di 5 pazienti presso l’ospedale Manzoni di Lecco. L’infermiera immette aria nelle vene dei malati gravi. Confessa che lo ha fatto perché si sentiva umiliata e scartata nel lavoro. Uccide per megalomania e per egocentrismo. E per mettersi in luce con i superiori nel tentativo di salvare poi le persone cui aveva praticato queste iniezioni quasi letali. Viene condannata a soli vent’anni di carcere.

Fausta Bonino, infermiera all’Ospedale di Piombino, viene accusata dell’uccisione di 10 ricoverati con iniezioni di eparina. Viene assolta dalla Corte di Cassazione il 4 maggio del 2023 per sei di questi casi. Per gli altri 4 ci sarà un nuovo processo a Firenze. In primo grado era stata condannata all’ergastolo ma la donna si è sempre proclamata innocente e per questo è stata scarcerata.

Angelo Stazzi, lavorante presso la casa di cura Villa Alex di Sant’Angelo Romano viene accusato di aver assassinato 7 ammalati tra il 2008 e il 2009 con dei cocktail di insulina e psicofarmaci e condannato all’ergastolo. Era stato già condannato per l’omicidio della sua ex compagna Maria Dell’Unto. Parte del processo è stata trasmessa in Tv nella serie “Un giorno in Pretura”.