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Ad allertare i Carabinieri sono stati alcuni residenti. I militari sono entrati in casa dalla finestra, trovando la donna stesa sul letto e con un occhio nero
Ardea – Sono state le urla disperate della donna a far spaventare i residenti in marina di Tor San Lorenzo, ad Ardea, i quali hanno prontamente allertato il 112. Giunta sul posto, una pattuglia dei Carabinieri della Tenenza di Ardea, ha effettivamente notato un uomo affacciato al balcone che, alla vista dei militari, è rientrato in casa precipitosamente spegnendo tutte le luci. luci. I Carabinieri, insospettiti, hanno voluto vederci chiaro e si sono diretti alla porta d’ingresso, ma nessuno ha aperto. I militari dunque sono stati “costretti” ad introdursi in casa attraverso una finestra: una volta entrati, hanno trovato una donna di 47 anni, sdraiata sul letto con un vistoso ematoma all’occhio destro, vari lividi, graffi sulle braccia e con difficoltà respiratorie. Ragion per cui, l’uomo trovato in casa in compagnia della donna è stato bloccato e condotto in caserma per accertamenti, mentre la donna è stata trasportata presso il pronto soccorso degli ospedali riuniti di Anzio/Nettuno, per le cure del caso: i medici hanno stabilito 15 giorni di prognosi.
La vittima, ha poi formalizzato la denuncia in caserma nei confronti dell’ex compagno, raccontando anche di episodi passati, mai denunciati sin dal mese di settembre 2022. Ovvero il periodo in cui la stessa terminava la relazione con l’uomo. Quest’ultimo, purtroppo, con problemi di alcolismo e tossicodipendenza nonché con precedenti specifici per reati contro la persona, avrebbe infatti continuato importunarla e a pretendere da lei somme di denaro da spendere per le proprie esigenze. L’ultimo episodio sarebbe proprio quello accaduto in occasione dell’intervento dei Carabinieri della Tenenza di Ardea, quando l’uomo si sarebbe introdotto arbitrariamente nell’abitazione della donna e le asportava circa 500 euro e usciva di casa, rientrando dopo qualche ora in evidente stato di alterazione psicofisica dovuta all’abuso di alcol e all’assunzione di sostanze stupefacenti.
Per questo motivo, l’uomo è stato arrestato e condotto presso le camere di sicurezza, in attesa del rito direttissimo, al termine del quale l’arresto è stato convalidato e l’uomo è stato condotto presso il carcere di Velletri.
Per dovere di cronaca, e a tutela di chi è indagato, ricordiamo che un’accusa non equivale a una condanna, che le prove si formano in Tribunale e che l’ordinamento giudiziario italiano prevede comunque tre gradi di giudizio.
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