IL FATTO

“Quella è la pischella mia, non la devi guardare”: maxi-rissa tra 60 ragazzi ad Ostia

20 agosto 2023 | 14:41
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“Quella è la pischella mia, non la devi guardare”: maxi-rissa tra 60 ragazzi ad Ostia

Il casus belli sarebbe stato uno sguardo di troppo. All’arrivo della Polizia, quasi tutti i ragazzi si sono dati alla fuga

Roma – Sarebbe stato uno sguardo “di troppo” verso una ragazza il casus belli di una maxi-rissa, avvenuto la serata di venerdì, sul litorale romano di Ostia, sembrato per una sera un ring di wrestling. Sgomento tra i residenti, che non dimenticheranno questa serata tanto facilmente: usciti per farsi una passeggiata, godersi il mare e mangiarsi un gelato, hanno dovuto assistere all’ennesimo teatro di violenza.

Andiamo per ordine. Tutto sarebbe iniziato intorno alle 22 davanti al lunapark in via Cardinal Ginnasi. Da quanto si apprende, però, un ragazzo avrebbe notato uno sguardo rivolto verso la sua fidanzata, cosa che gli avrebbe fatto perdere le staffe: “Quella è la pischella mia, non la devi guardare” ha detto, come testimoniato da vari residenti che hanno assistito al brutto “spettacolo”. Dalle parole si è passati rapidamente ai passi, dando il via ad una maxi-rissa tra le due “fazioni” di amici, quest’ultimi addirittura incitate dalle ragazzi presenti che, invece di provare a sedare gli animi, avrebbero gettato benzina sul fuoco. Ma non solo: tanti i telefoni alzati per filmare e poi – come purtroppo di consuetudine – pubblicarli sui social media.

Qualcuno, però, quel telefono lo ha alzato anche per chiamare la Polizia, che è intervenuta in via delle Baleniere dove nel frattempo si era spostata la rissa. Ma, all’arrivo delle forze dell’ordine, la maggior parte dei ragazzi è fuggita. Gli agenti, che ora stanno indagando sull’accaduto, hanno interrogato una decina tra ragazzi e ragazze, gli unici protagonisti della vicenda ancora presenti. Non si registrano feriti.

Per dovere di cronaca, e a tutela di chi è indagato, ricordiamo che un’accusa non equivale a una condanna, che le prove si formano in Tribunale e che l’ordinamento giudiziario italiano prevede comunque tre gradi di giudizio.

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