Tor Bella Monaca: centauro tenta di investire il prete anti-spaccio alla marcia della legalità

29 agosto 2023 | 19:56
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Tor Bella Monaca: centauro tenta di investire il prete anti-spaccio alla marcia della legalità

L’uomo non è riuscito a investire il prete e ha così travolto un’agente di polizia

Roma – Momenti di paura alla periferia di Roma, dove è in corso la marcia della legalità. Secondo quanto si apprende, il prete anti-spaccio del quartiere, don Coluccia, mentre la manifestazione transitava in via dell’Archeologia, è stato avvicinato da un uomo in sella a uno scooter di grossa cilindrata. Dopo uno scambio di battute, il centauro, all’altezza delle strisce pedonali, ha provato a investirlo.

L’uomo, non riuscendoci, ha quindi travolto l’agente della scorta del sacerdote. Nel frattempo i poliziotti presenti sul posto hanno sparato due colpi, uno dei quali ha colpito all’avambraccio l’aggressore, subito dopo bloccato e fermato. Illeso don Coluccia, mentre l’agente di scorta investito, non in pericolo di vita, è stato ricoverato al Casilino insieme all’aggressore in stato di fermo.

Secondo quanto trapela dal Viminale, il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, ha telefonato a sacerdote per sincerarsi delle condizioni dell’agente ricoverato al Casilino con vari traumi in tutto il corpo. Piantedosi ha chiamato anche il capo della Polizia, Pisani.

“Ho avuto paura perché mi sono visto questo scooterone vicino a me e quando ha accelerato ho pensato che mi avrebbe colpito. Poi l’operatore della scorta mi ha spostato e salvato», ha raccontato al Tg1 don Antonio
Coluccia, uscendo dalla Questura di Roma. “Di solito gli spacciatori girano in scooter e monopattino per fare i controlli e certamente non indossano il casco, questo invece lo aveva”, ha sottolineato il prete antispaccio ricordando: “Avevamo già dato fastidio quando è stata organizzata la fiaccolata della legalità: quando arrivano le autorità e le regole a quelli che hanno gli strumenti per cambiare il territorio non piace. Forse pensavano di togliermi definitivamente dalla faccia di questa terra ma mi dispiace – ha aggiunto – io continuerò ancora più forte di prima, tornerò in strada perché ci sono tanti cittadini che hanno bisogno di queste presenze nei territori”. La Procura di Roma ha intanto aperto un fascicolo per tentato omicidio.

Vicinanza al parroco arriva dal Laterano: “A nome della Diocesi di Roma esprimo a don Antonio Coluccia e agli uomini della sua scorta piena solidarietà per quanto avvenuto nel quartiere di Tor Bella Monaca. Don Antonio ormai da diversi anni svolge il suo servizio pastorale mettendosi accanto ai giovani che vivono il disagio delle dipendenze da droghe, facendo sentire la sua voce contro coloro che continuano a seminare morte e a spacciare l’inganno – le parole del vicegerente della Diocesi di Roma, mons. Baldo Reina -. Atti intimidatori come quello consumato ieri non scoraggeranno don Antonio nella sua delicata missione. Tuttavia, quanto accaduto, interpella in modo forte la comunità civile e l’impegno dei singoli credenti. È bene che da parte di tutti si alzi un grido coraggioso contro ogni scelta che minaccia la vita dei nostri ragazzi. Il tempo che stiamo per vivere, con la diffusione sempre più dilagante di sostanze tossiche richiede uno sforzo corale affinché sia affermata la dignità della vita umana, ai ragazzi siano garantiti contesti sani e sicuri e sia presa sul serio la sfida educativa, consapevoli del tesoro immenso dei giovani per il presente e per il futuro della nostra società”.

Messaggi di solidarietà al parroco di strada arrivano dalle più alte cariche dello Stato. “L’opera che da molto tempo svolge don Antonio Coluccia nelle periferie di Roma sia a favore di coloro che vivono il dramma della dipendenza dalle droghe che nel quotidiano contrasto agli spacciatori di morte, è tanto difficile quanto preziosa. Sono certo che quanto avvenuto ieri sera a Tor Bella Monaca non fermerà le sue battaglie a favore della legalità e della vita. A lui e agli uomini della sua scorta giunga la mia piena e convinta solidarietà”, le parole del presidente del Senato, Ignazio La Russa.

G fa eco il presidente della Camera dei dDeputati, Lorenzo Fontana: “Desidero rivolgere a don Antonio Coluccia e ai componenti della sua scorta le espressioni della più sentita solidarietà e vicinanza per quanto avvenuto ieri sera a Tor Bella Monaca. La sua missione dedicata al contrasto dello spaccio di sostanze stupefacenti nelle periferie e a coloro, spesso di giovane età, che convivono con la piaga della tossicodipendenza, va sostenuta e incoraggiata”.

“Intendo esprimere la mia solidarietà e quella di tutto il Mosap al sacerdote Antonio Coluccia per il vile attentato di ieri sera e al collega eroe che ha impedito il peggio facendogli da scudo e restando a sua volta ferito. Chi combatte le mafie merita protezione e tutta la nostra immensa gratitudine. Ci auguriamo una pena severa per l’aggressore prontamente bloccato e arrestato dai colleghi”, aggiunge Fabio Conestà, segretario generale del Movimento Sindacale Autonomo di Polizia (Mosap).

La solidarietà della politica

“Solidarietà e vicinanza a don Antonio Coluccia e agli uomini della scorta per l’aggressione subita oggi a Tor Bella Monaca. Non posso restare indifferente a questo grave atto avvenuto in questo territorio, tra l’altro durante una marcia per la legalità. Il nostro impegno prioritario è affermare sempre la presenza delle Istituzioni al fianco dei cittadini onesti. Roma non si piega alla violenza”, le parole della presidente dell’Assemblea capitolina, Svetlana Celli.

“Esprimo la solidarietà a don Coluccia, ringraziandolo per il suo costante impegno nelle nostre periferie contro la criminalità. Riportare la legalità nei quartieri più disagiati della nostra città deve essere una priorità da perseguire con determinazione, da parte di tutti. Roma, in questi anni, è stata spesso descritta come una città fuori controllo, è necessario l’impegno di tutti per riportare legalità e sicurezza e per rilanciare l’immagine della Capitale. In questo le politiche per i giovani svolgono un ruolo fondamentale e continueremo a presentare atti affinché si lavori a progetti contro la dispersione scolastica e si creino centri di aggregazione giovanile. Lo Stato faccia sentire forte la sua presenza. Don Coluccia non è solo nelle sue coraggiose battaglie quotidiane, siamo al suo fianco”, afferma la consigliera di FdI in Assemblea capitolina, Mariacristina Masi.

“Esprimiamo la nostra massima solidarietà e vicinanza a Don Antonio Coluccia e agli uomini della sua scorta per la terribile aggressione subita. A Tor Bella Monaca, attraverso i Piani Urbani Integrati, stiamo pianificando importanti azioni di riqualificazione che puntano anche a contrastare situazioni di degrado e pericolosità. Continueremo a sostenere Don Coluccia perché le sue battaglie sono le nostre”, le parole degli assessori capitolini ai Lavori Pubblici e all’Urbanistica, Ornella Segnalini e Maurizio Veloccia.

“Esprimiamo tutta la nostra solidarietà a don Coluccia per la grave intimidazione subita ieri durante la marcia per la legalità a Tor Bella Monaca. Con la nostra Amministrazione, e Virginia Raggi Sindaca in prima persona, abbiamo condiviso con lui tante battaglie, l’impegno e la determinazione nella lotta alla mafia e al degrado sul territorio. Insieme abbiamo voluto dare segni concreti di vicinanza istituzionale alle periferie dimenticate ed attanagliate dalla criminalità, per incoraggiare i cittadini a tenere sempre alti la loro speranza e il desiderio di riscatto.
Grazie “don”, e avanti con ancora più forza!”, si legge in una nota a firma dei gruppi consiliari capitolini M5S e Lista Civica Virginia Raggi – Ecologia e Innovazione.

“Esprimo piena solidarietà a don Antonio Coluccia e all’agente della sua scorta aggrediti ieri sera a Tor Bella Monaca mentre era in corso la marcia per la legalità. Un grave episodio che conferma quanto sia giusta e preziosa la battaglia di quanti, come don Coluccia, mettono quotidianamente in pericolo la propria vita per opporsi alla radicata presenza della criminalità organizzata e delle zone di spaccio nelle piazze e nelle strade della Capitale. A loro auguro una pronta guarigione. E’ fondamentale che le Istituzioni continuino a dare un segnale chiaro di legalità e presenza sul territorio”, afferma la consigliera regionale PD del Lazio Eleonora Mattia, vicepresidente della Commissione affari costituzionali e legalità al Consiglio della Regione Lazio.

“Desidero esprimere solidarietà nei confronti di don Antonio Coluccia, con il quale ci legano diverse esperienze svolte sul territorio del X Municipio, in seguito alla gravissima aggressione subita a Tor Bella Monaca durante la marcia della Legalità. Conosco don Coluccia, non saranno certo queste intimidazioni a fermare la Sua battaglia, che è anche la nostra, per rendere l’Italia più sicura. Sono vicino a don Antonio, simbolo di un Paese che non si chinerà MAI alla criminalità!”, dichiara in una nota Francesco Bucci, coordinatore di Forza Italia Giovani e Delegato alla Sicurezza di Forza Italia del X Municipio di Roma.

Per dovere di cronaca, e a tutela di chi è indagato, ricordiamo che un’accusa non equivale a una condanna, che le prove si formano in Tribunale e che l’ordinamento giudiziario italiano prevede comunque tre gradi di giudizio.

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