Il Papa in volo verso il cuore dell’Asia: “La Mongolia si capisce con i sensi”

Volo Papale – “La Mongolia si capisce con i sensi”, nel consueto saluto ai giornalisti che stanno accompagnando Papa Francesco nel lungo viaggio verso la Mongolia (ben 9 ore di volo), il Pontefice saluta la stampa al seguito spiegando i motivi del viaggio, il 43mo all’estero di Papa Bergoglio: “Andare in Mongolia è andare presso un popolo piccolo in una terra grande. La Mongolia sembra non finire e gli abitanti sono pochi, un popolo piccolo (poco numeroso) di grande cultura. Credo che ci farà bene capire questo silenzio, così lungo, così grande. Ci aiuterà a capire cosa significa ma non intellettualmente, capirlo con i sensi”.

Nel salutare i giornalisti, Eva Fernandez, di Radio Cope, mostra al Pontefice la borraccia di un militare ucraino che si è salvato da una esplosione. Come si legge su Vatican News, il militare ha portato questo oggetto in una chiesa di Leopoli per ringraziare il Cielo di essersi salvato. La giornalista ne è venuta in possesso temporaneo perché la facesse vedere al Papa. Bergoglio la benedice e presto sarà riportato nella chiesa di Leopoli dove il Pontefice sta finanziando la costruzione di una casa d’accoglienza per vedove di guerra (leggi qui).

Francesco ha anche risposto alla domanda, posta da un giornalista dell’Ansa, in merito all’incidente mortale avvenuto a Brandizzo, nel torinese, dove cinque operai hanno perso la vita perché travolti da un treno: “Sì, l’ho sentito. Gli incidenti sono una calamità. È un’ingiustizia. Sempre per una mancanza di cura… I lavoratori sono sacri”. (foto © Vatican Media)

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