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“Together”: i giovani di tutte le confessione cristiane uniti in preghiera per il Sinodo

11 settembre 2023 | 11:48
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“Together”: i giovani di tutte le confessione cristiane uniti in preghiera per il Sinodo

La sera del 30 settembre una veglia ecumenica con i giovani di tutte le confessioni cristiane in piazza San Pietro: presiede il Papa

Città del Vaticano – Inizierà sotto lo sguardo benevolo della preghiera dei giovani la prima sessione del Sinodo dei Vescovi sulla sinodalità, che si svolgerà in Vaticano dal 4 al 29 ottobre. Un percorso lungo e complesso, quello di questo Sinodo, che non poteva trovare un inizio migliore. A Roma, infatti, arriveranno migliaia di giovani (circa tremila secondo le stime ufficiali) di tutte le confessioni cristiane per pregare e far sì che questa Assemblea, la XVI Generale del Sinodo dei Vescovi, porti frutto.

La decisione di organizzare una veglia ecumenica con i giovani e per i giovani, spiega suor Nathalie Becquart, Sottosegretaria della Segreteria Generale del Sinodo, è una conseguenza della  sfida di questo Sinodo, che “è imparare a camminare più strettamente insieme, ascoltando lo Spirito, per diventare una Chiesa più sinodale, con l’obiettivo di annunciare il Vangelo nel mondo di oggi. L’importanza della dimensione ecumenica è stata sottolineata fin dall’inizio. Il Documento preparatorio proponeva il dialogo con le altre confessioni cristiane come uno dei 10 temi da esplorare durante la fase di consultazione locale. Poi il Card. Grech e il Card. Koch hanno sottolineato in una lettera congiunta che ‘il dialogo tra cristiani di diverse confessioni, uniti da un unico battesimo, occupa un posto speciale nel cammino sinodale’ perché la sinodalità, come l’ecumenismo, è un processo di cammino insieme. Come ha detto anche Papa Francesco in diverse occasioni, non ci può essere sinodalità senza ecumenismo e non c’è ecumenismo senza sinodalità”.

Da qui la decisione di organizzare una veglia di preghiera ecumenica sabato 30 settembre dalle 17, in piazza San Pietro. Questo tempo di preghiera, spiega suor Becquart, “nasce da un sogno espresso da frère Alois, priore di Taizé, all’apertura del Sinodo, il 9 ottobre 2021. L’idea avanzata dalla Comunità di Taizé è stata discussa con i responsabili della Segreteria Generale del Sinodo e con quelli del Dicastero per l’Unità dei Cristiani, che hanno proposto di organizzarla alla vigilia dell’apertura del Sinodo. Il progetto è stato poi proposto a Papa Francesco, che ha deciso di programmarlo e presiederlo alla veglia di Sinodo”.

Alla veglia parteciperanno numerosi leader delle diverse Chiese e comunioni cristiane, oltre ai membri dell’Assemblea del Sinodo dei Vescovi, che inizieranno così la loro tappa romana prima di partire la sera stessa alla Fraterna Domus di Sacrofano per un ritiro spirituale di 3 giorni prima della Messa di apertura del Sinodo la mattina del 4 ottobre. Aperta a tutti, la veglia ecumenica “metterà in luce due aspetti fondamentali del Popolo di Dio: la centralità della preghiera e l’importanza del dialogo con gli altri per avanzare insieme sulle vie della fratellanza in Cristo e dell’unità”.

In altre parole, la veglia del 30 settembre è stata quindi preparata “per sottolineare la centralità della preghiera nel processo sinodale, che è un processo spirituale; per sottolineare l’articolazione tra cammino sinodale e cammino ecumenico che tutti documenti del percorso sinodale hanno evidenziato. Sinodalità ed ecumenismo sono due vie da percorre insieme. L’impegno a edificare una Chiesa sinodale ha diverse implicazioni ecumeniche; per sottolineare il tema chiave dell’impegno per l’unità e la pace in questo mondo lacerato da tante divisioni e per dare un segno forte dell’importanza della preghiera per l’unità dei battezzati in Cristo e affidare insieme i lavori del Sinodo allo Spirito Santo”.

All’evento, che sarà presieduto dal Pontefice, parteciperanno rappresentanti delle diverse tradizioni cristiani: delle Chiese ortodosse il Patriarca ecumenico Bartolomeo I di Costantinopoli), il Patriarca Teofilo III di Gerusalemme), e un rappresentante del Patriarca Teodoro II di Alessandria); delle chiese ortodosse orientali, il Patriarca siro-ortodosso di Antiochia Ignatius Aphrem II, Mar Paulus Benjamin rappresentante del Catholicos-Patriarca della Chiesa assira dell’Oriente, e l’Arcivescovo Abune Ermias, rappresentante del Patriarca della Chiesa ortodossa Tewahedo etiopica; delle comunioni protestanti storiche: l’Arcivescovo di Canterbury Justin Welby, la Rev.da Anne Burghardt, Segretario Generale della Federazione Luterana Mondiale, l’Arcivescovo vetero-cattolico Bernd Wallet; delle comunioni evangeliche-pentecostali: il Rev.do Thomas Schirrmacher, Segretario generale dell’Alleanza Evangelica Mondial), il Rev.do William Wilson, Presidente della Fraternità Pentecostale mondiale, la Rev.da Kuzipa Nalwamba, rappresentando il Consiglio Ecumenico delle Chiese)

In modo particolare, dodici Capi di Chiesa e Leader cristiani sono stati invitati a guidare la preghiera insieme a Papa Francesco. Inoltre, interverranno alcuni Delegati fraterni mandati dalle loro Chiese all’Assemblea generale del Sinodo dei Vescovi.

La veglia si articolerà in due parti:  un tempo di accoglienza sulla piazza con cori diversi. Poi una processione, un tempo di Pre-Veglia dalle 17:00 alle 18:00 con quattro interventi di ringraziamento, intervallati da canti, sui doni che Dio ci fa e sulla responsabilità che ne consegue. Dopo ogni intervento saranno lette alcune testimonianze.

Poi, dalle 18:00 alle 19:10, la Veglia di preghiera ecumenica con Papa Francesco con un’introduzione del Pontefice, una Preghiera di apertura del Patriarca Bartolomeo, la lettura della Parola di Dio, un tempo di silenzio, le intercessioni lette da un capo di Chiesa/leader cristiano, o delegato fraterno al Sinodo. Seguirà quindi il Padre Nostro, introdotto dall’Arcivescovo Welby. Prima della preghiera conclusiva, l'”omelia” di Papa Francesco. A conclusione di tutto la benedizione insieme da parte di Papa Francesco e di tutti i dodici Capi delle Chiese/leader cristiani, rivolti ai partecipanti al Sinodo e a tutti gli altri.

“Per permettere ai giovani di partecipare a questo importante momento di preghiera per affidare a Dio i lavori del Sinodo, la Comunità di Taizé e molti altri hanno preso l’iniziativa di organizzare un fine settimana di incontro a Roma – fa sapere suor Becquart -. Questo incontro per i giovani dai 18 ai 35 anni, che porta anche il nome di Together – perché la veglia di preghiera Together ne è parte integrante – vi verrà ora presentato da fra Matthew. Vorrei concludere ringraziando in particolare frère Alois, frère Matthew e frère Luc, tutta la Comunità di Taizé con i suoi giovani volontari e i numerosi partner di tutte le Chiese, senza dimenticare il Dicastero per l’Unità dei Cristiani e il Dicastero per i Laici, la Famiglia e la Vita, che è stato coinvolto in questa preparazione per molti mesi”.

“Questa veglia di preghiera e il Raduno Together sono il frutto di una meravigliosa collaborazione in uno stile molto sinodale. Per dirla con Papa Francesco, ‘il cammino si fa camminando’, questo evento unico e profetico, aperto a tutto il Popolo di Dio nella sua diversità, può dimostrare come la missione della Chiesa è di essere una comunione che si irradia verso l’esterno per mostrare al mondo qual è la posta in gioco nel progredire insieme lavorando per l’unità del genere umano”, conclude suor Becquart.

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