A Roma l’aria uccide: superati i nuovi limiti europei d’inquinamento

18 settembre 2023 | 17:19
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A Roma l’aria uccide: superati i nuovi limiti europei d’inquinamento

Presentato il rapporto “Aria Pulita per Roma”, il piano di intervento per la situazione critica. Legambiente: “Ci siamo rotti i polmoni”

Roma- In Piazza del Campidoglio, Legambiente ha presentato il Rapporto “Aria Pulita per Roma 2023” in occasione della Settimana Europea per la Mobilità. Nel Rapporto l’associazione ambientalista torna a fare il punto sui progetti necessari e le scelte politiche per la riqualificazione della qualità dell’aria nella Capitale. Nuovi tram, prolungamenti delle Metro, elettrificazione della flotta dei bus di superficie, interventi strutturali alla rete ferroviaria, nuove stazioni, chiusura dell’Anello ferroviario, sharing mobility, nuova Fascia Verde verso la Congestion Charghe di tutto il centro, realizzazione di GRAB e ciclabili su ogni arteria stradale. Tutto questo e tanto altro è quanto l’associazione ambientalista è tornata a raccontare nel suo rapporto con il quale pone la sfida della mobilità sostenibile per abbattere anche l’enorme numero di incidenti e vittime della strada e per restituire la città a alle persone.

All’appuntamento hanno preso parte, tra gli altri, Eugenio Patanè , assessore alla Mobilità di Roma Capitale, Simone Nuglio dell’ ufficio nazionale di Legambiente, Anna Becchi di Streets for Kids Clean Cities Campaign, Valerio Gatto Cittadini per l’Aria, Alessandra Grasso di Salvaiciclisti ed Alessandra Bonfanti per Legambiente

“La nostra città potrà cambiare e in meglio solo se sarà una priorità totale quella della mobilità sostenibile – dichiara Amedeo Trolese di Legambiente Lazio che ha curato la realizzazione del rapporto – togliendo spazio al dominio fisico e culturale delle auto vetture private negli spostamenti, e restituendo la città alle persone. Ci serve la modernità di tante nuove linee tranviarie, anche più di quelle previste con i fondi PNRR, i prolungamenti di tutte le metro come si attende ormai da decenni, investimenti potenti su tutto il TPL collettivo, ampliamento della superficie di attuazione della sharing mobility, protezione degli itinerari ciclabili per ora solo disegnati a terra, tante nuove ciclovie. E poi, come è stato per gran parte delle città in Europa e oltre, dove oggi avvengono in auto privata solo una piccola percentuale degli spostamenti ma dove, anche fino a pochi anni fa il dominio delle automobili era totale e del tutto simile a quello che ancora persiste a Roma, avviare un grande percorso di educazione alla mobilità che coinvolga scuole, uffici, mobility manager, stakeholders della mobilità, per tornare a respirare aria pulita nella Capitale”.

Legambiente ha ricordato le novità sulla qualità dell’aria, a seguito del voto cruciale con il quale la scorsa settimana il Parlamento europeo ha avviato l’iter di un grande rafforzamento della direttiva sull’inquinamento atmosferico, su proposta dalla Commissione europea. Gli obiettivi da raggiungere per i valori di inquinamento sono in linea con quanto l’OMS già dallo scorso anno chiede di traguardare e molto più stringenti: le PM2.5 avranno una soglia annuale dimezzata a 5 μg/m3 (microgrammi per metro cubo di aria) e limite sulle 24 ore che scende da 25 a 15 μg/m3; le PM10 avranno un limite annuale che passa da 20 a 15 μg/m3; e l’NO2 avrà limite di concentrazione annua che scende a 10 μg/m3 e a 25 μg/m3 come limite giornaliero; la data limite per raggiungere tutti gli obiettivi è settembre 2035.

“Nella Capitale la qualità dell’aria si può migliorare con trasporto pubblico collettivo, sharing mobility, ciclabilità e riduzione drastica delle automobili “- commenta Roberto Scacchi presidente di Legambiente Lazio -. La nuova direttiva europea va nella giusta direzione, recepisce le indicazioni dell’OMS e prevede una drastica riduzione dell’inquinamento atmosferico; a Roma bisogna lavorare in fretta perchè siano raggiunti gli obiettivi concretizzando tutti i progetti che si attendono anche da decenni, così evitiamo che la città continui ad essere tra i luoghi responsabili delle procedure di infrazione europee sulla qualità dell’aria ma soprattutto per una migliore qualità della vita. Se confrontiamo oggi i dati delle polveri sottili e biossido di azoto, tutte le 13 centraline Arpa romane superano di gran lunga i nuovi limiti così come è oltre i limiti il dato medio annuale complessivo; una situazione evidentemente di emergenza contro la quale contrapporre le politiche di mobilità sostenibile, a partire dalla prevista Fascia Verde, la Congestion Charge e tutte le tranvie che potranno essere realizzate con i fondi del PNRR”.

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