Caos treni, nel Lazio emergenza rientrata ma la Pisana vuole vederci chiaro

5 ottobre 2023 | 18:23
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Caos treni, nel Lazio emergenza rientrata ma la Pisana vuole vederci chiaro

La situazione ora è tornata alla normalità, ma Trenitalia collabora con il Politecnico di Milano per capirne le cause

Roma – Uno studio, in collaborazione con il Politecnico di Milano, per capire le cause dell’anomala usura delle ruote che ha dimezzato il numero dei treni in circolazione su tre linee delle ferrovie regionali (la Fl 1, la Fl 2 e la Fl 3) dal 13 al 29 settembre. E’ quanto emerso dall’audizione con i vertici regionali di Rfi e Trenitalia, che si è svolta oggi nella commissione Mobilità e trasporti del Consiglio regionale, presieduta da Cosmo Mitrano. Sulle ferrovie concesse, invece, l’assessore Fabrizio Ghera ha annunciato l’arrivo di 110 milioni di euro supplementari dal Fondo per lo sviluppo e la coesione, stanziati dal Governo nazionale per completare gli interventi sulla Roma Lido e sulla Roma Nord, i cui costi sono lievitati negli ultimi anni.

L’audizione era stata chiesta da Michela Califano (Pd): “Il 13 settembre è una data emblematica per le ferrovie regionali – ha dichiarato – ci sono stati grandi disagi per i pendolari, un’emergenza gestita con leggerezza, siamo rimasti colpiti dall’assenza di notizie. Conosciamo il problema che ha causato queste interruzioni, c’erano state date assicurazioni sui lavori da fare, la manutenzione doveva essere conclusa entro i primi di settembre. E invece: più di 250 corse cancellate, quasi la metà ogni giorno. Chiediamo di conoscere a oggi lo stato dei fatti. E chiediamo che vengano risarciti i pendolari: hanno pagato un abbonamento di cui a settembre non hanno potuto usufruire. Alla Giunta regionale chiediamo cosa pensa dei 234 milioni di euro di finanziamenti stralciati da Salvini: servivano al raddoppio della Cesano – Bracciano”.
Per il presidente Mitrano “la situazione è tornata a livelli ordinari in anticipo rispetto a quanto previsto. Si tratta di un tema molto delicato, probabilmente legato ai cambiamenti climatici“.

Preoccupazione condivisa dai comitati dei pendolari. Per Andrea Ricci (Osservatorio regionale trasporti) “ci sono stati disagi molto gravi in questo periodo sulle linee di Trenitalia, il problema dei bordini delle ruote si sta ripetendo dal 2011, finalmente è stata trovata una soluzione definitiva e strutturale? Diamo atto a Trenitalia di aver cercato di ridurre al massimo i disagi, ma palliativi non sono sufficienti“.

E’ stata poi la volta dei tecnici. La situazione è stata illustrata da Andrea Telera (Rfi): “Il fenomeno è noto, si verifica su linee con curve a raggio stretto, per mitigare l’usura, ci sono dispositivi di lubrificazione automatici, 35 nel Lazio, perfettamente funzionanti, dopo quello che è successo abbiamo incrementato la frequenza di lubrificazione e attuato la stessa procedura su altri 30 tratti di linea. Dobbiamo capire bene a cosa sia dovuta l’usura anomala che abbiamo registrato prima a luglio sulla Fl 3 e poi a settembre anche sulle altre due linee. Per questo abbiamo avviato uno studio con il politecnico di Milano: abbiamo individuato delle alcune linee pilota, che saranno percorse da treni prova. I dati che ne ricaveremo serviranno a elaborare un modello matematico per trovare la causa sistemica“.

Sul lavoro fatto per ripristinare le ruote danneggiate ha fatto chiarezza Fausto Del Rosso (Trenitalia): “Nell’arco di 10 giorni la nostra flotta è stata decimata, ruote che si consumano nell’arco di 150milachilometri hanno mostrato usura dopo appena 5mila. Abbiamo effettuato 200 torniture di ruote, con 4mila ore di lavoro, anche in sette officine di altre Regioni. Avevamo ipotizzato di tornare alla normalità a partire dal 6 ottobre, ci siamo riusciti già venerdì scorso, il 29 settembre”.

Secondo l’assessore Ghera “è stato fatto il possibile per trovare una soluzione, è stato danneggiato il sistema regionale dei trasporti. Durante l’emergenza siamo rimasti costantemente in contatto con Trenitalia e chiesto maggior impegno nella comunicazione. Diamo atto che dopo il disastro del picco di mancanza di treni c’è stata una risposta, chiediamo che non accada più. Ovviamente applicheremo a Trenitalia le penali previste dal contratto di servizio. Per quanto riguarda la situazione della Roma Lido e Roma Viterbo, rimarrà problematica per due, tre anni. Una prima risposta sono i 110 milioni stanziati dal Governo per trovare soluzione ad aumento costi. Senza dimenticare l’aumento della quota per il Lazio nel Fondo nazionale trasporti avvenuta ad agosto. E’ normale che il governo abbia privilegiato le opere immediatamente cantierabili: quando saremo pronti, c’è l’impegno del ministro Salvini, torneranno i finanziamenti per la Roma-Cesano“.

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