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Intelligenza artificiale e copyright: il punto di vista degli editori digitali

5 ottobre 2023 | 09:53
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Intelligenza artificiale e copyright: il punto di vista degli editori digitali

L’associazione European Independent Media Publishers prende posizione sul tema della regolamentazione dell’Intelligenza artificiale in Europa

L’intelligenza artificiale sta avendo un impatto importante sulla società e sull’economia, mettendo sotto i riflettori gli sforzi dei legislatori e dei regolatori per introdurre regole su come governare questa nuova tecnologia. Il settore dell’editoria e dei mezzi di informazione ha un forte interesse per lo sviluppo e l’implementazione delle tecnologie di intelligenza artificiale, poiché offrono opportunità agli editori digitali di innovare ulteriormente e utilizzare nuovi strumenti, ma solleva anche interrogativi sull’idoneità del quadro normativo esistente, compresi i diritti d’autore.

“Non regolatevi frettolosamente”

“Mentre i negoziati sulla legge sull’intelligenza artificiale (legge sull’intelligenza artificiale) stanno entrando nella fase finale a Bruxelles, l’EIMP teme che vengano improvvisamente presentate nuove disposizioni relative al diritto d’autore e all’intelligenza artificiale”, spiega l’associazione European Independent Media Publishers.

“Il nostro messaggio – proseguono – chiave ai regolatori che lavorano sull’AI Act, e ai politici più in generale, è: non regolamentate frettolosamente l’IA e il copyright . L’AI Act è essenzialmente un regolamento sulla sicurezza dei prodotti e quindi non è lo strumento giuridico adatto per catturare tutti gli aspetti critici che la legge sul copyright comporta, che richiedono un’attenta considerazione.

Seguire gli orientamenti della Commissione per legiferare meglio

“Comprendiamo – sottolinea l’associazione – e condividiamo l’idea di prendere in considerazione la revisione e possibilmente l’aggiornamento delle norme sul diritto d’autore alla luce dell’implementazione di varie applicazioni di intelligenza artificiale, non ultima l’intelligenza artificiale generativa.

Tuttavia, le complessità legate all’interazione tra le applicazioni di intelligenza artificiale e le norme esistenti sul diritto d’autore giustificano un’analisi approfondita e adeguata prima di qualsiasi tipo di proposta legislativa o revisione. Ciò significa seguire le linee guida della Commissione per legiferare meglio , compresa la preparazione di una valutazione d’impatto, l’esecuzione di una consultazione pubblica e prendersi il tempo necessario per garantire che tutte le parti interessate che potrebbero essere interessate da eventuali nuove norme abbiano la possibilità di essere ascoltate.

Improvvisamente includere disposizioni relative al diritto d’autore nei negoziati in corso sulla legge sull’AI va contro questo principio, soprattutto perché tali disposizioni non erano incluse nella proposta originaria della Commissione (nell’aprile 2021) o nelle posizioni negoziali del Consiglio dell’UE o dell’UE. Parlamento europeo.

Invitiamo pertanto i politici ad astenersi da qualsiasi revisione affrettata delle norme sul diritto d’autore all’interno di altre proposte legislative, incluso l’AI Act.

Solo una revisione approfondita e mirata delle norme sul diritto d’autore in relazione alle nuove tecnologie, come l’intelligenza artificiale, può garantire che le nuove norme forniscano a tutti gli attori dell’ecosistema dell’editoria e dei media la certezza giuridica e la chiarezza necessarie per operare e crescere. Soprattutto per le PMI e i nuovi editori digitali, come i membri dell’EIMP, questo è di fondamentale importanza”.

Il tema dell’AI verrà affrontato in diversi panel all’interno del Festival Glocal dal 9 al 12 novembre a cui collabora anche ANSO.

Informazioni sull’EIMP

L’associazione European Independent Media Publishers – EIMP, è un’associazione paneuropea composta da associazioni nazionali di editori di media e singoli editori attivi nel settore dell’editoria di media in Europa. L’EIMP rappresenta punti vendita innovativi, indipendenti, locali e regionali che si affidano ai canali online per crescere e raggiungere il pubblico e promuove il pluralismo dei media e un ecosistema che favorisce la crescita per gli editori di media piccoli, indipendenti e innovativi (nativi digitali). L’EIMP è stata fondata nel 2015 quando la Commissione Europea ha lanciato la riforma sul diritto d’autore, per prendere parte al dibattito e garantire che le nuove regole sostengano i nostri membri. L’EIMP rappresenta oltre 1000 organi di informazione in tutta Europa.

(Il Faro online)