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Sanità: partita nel Lazio la campagna di vaccinazione antinfluenzale stagionale

7 ottobre 2023 | 18:46
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Sanità: partita nel Lazio la campagna di vaccinazione antinfluenzale stagionale

“Sono tre gli obiettivi principali della vaccinazione antinfluenzale: proteggere se stessi, proteggere chi ci sta intorno e proteggere il sistema, come abbiamo ben imparato con l’emergenza Covid”

Roma – In questi giorni nella Regione Lazio ha preso il via la Campagna di Vaccinazione Antinfluenzale ed Antipneumococcica, ancora una volta di prioritaria importanza anche nella gestione della riattivazione della SARS-COVID19.

La vaccinazione antinfluenzale è fondamentale per prevenire una malattia, apparentemente banale, che può, invece, essere responsabile di gravissime complicanze per le quali ogni anno si registrano casi gravi e mortali.

Anche quest’anno il virus influenzale circolerà contemporaneamente al Coronavirus e ad altre forme di infezione parainfluenzali e, pertanto, sarà ancora più importante vaccinarsi contro l’influenza e contro lo pneumococco, germe responsabile di polmoniti batteriche al quale il virus influenzale apre le porte.

Secondo l’assegnazione regionale, per la nostra Azienda, sono disponibili circa 105.000 dosi di vaccino, con un impegno organizzativo enorme, iniziato già dal mese di agosto e teso a raggiungere in maniera capillare tutte le categorie a rischio: ad oggi, è stata completata, da parte del Servizio Farmaceutico, attraverso il Servizio di Trasporto Aziendale, la distribuzione della prima tranche dei vaccini ai MMG, ai PLS partecipanti alla Campagna, e ai Servizi Aziendali, in linea con le indicazioni della normativa regionale.

Nella Regione Lazio la vaccinazione antinfluenzale è fortemente raccomandata ed offerta gratuitamente per:
• Tutti i soggetti di età superiore ai 60 anni
• Tutti i lavoratori ed il personale sanitario e di assistenza, anche volontario, delle Strutture Sanitarie, Socio-Sanitarie e Socio-Assistenziali di tutte le tipologie esistenti
• Tutti i bambini di età compresa fra i 6 mesi e i 7 anni
• Donne in gravidanza e nel periodo “postpartum”
• Tutti i soggetti dai 6 ai 60 anni a rischio per patologia o per particolari condizioni di vita e di lavoro
Sarà fondamentale e prioritaria la vaccinazione dei soggetti fragili e degli ospiti delle Strutture Socio Sanitarie e Socio Assistenziali della nostra Provincia, che verranno vaccinati in sede, unitamente al personale di assistenza.

La vaccinazione per gli adulti potrà essere effettuata:
• presso gli studi dei MMG
• presso i Centri Vaccinali della ASL
I bambini di età compresa fra i 6 mesi e i 7 anni, e tutti i bambini con patologia di qualsiasi età, che sono quelli più a rischio, potranno essere vaccinati presso il loro PLS, se partecipante alla Campagna Vaccinale, oppure presso i Servizi Vaccinali di Riferimento

Sarà anche possibile la somministrazione contemporanea, nella stessa seduta, del vaccino antinfluenzale e del vaccino antiCovid-19, che attualmente è previsto, secondo le indicazioni Regionali, per gli Operatori Sanitari e per gli Ospiti e il Personale delle Strutture Sanitarie, Socio-Sanitarie e Socio-Assistenziali; per le altre categorie target (over-80 e fragili), la cosomministrazione dei due vaccini sarà possibile dal proprio MMG o presso i Servizi Vaccinali di Frosinone e Cassino e, a partire dal 12.10.2023, anche con prenotazione attraverso la piattaforma regionale al link: https://prenotavaccino-covid.regione.lazio.it/main/home.

“Sono tre gli obiettivi principali della vaccinazione antinfluenzale: proteggere se stessi, proteggere chi ci sta intorno e proteggere il sistema, come abbiamo ben imparato con l’emergenza COVID. Vaccinarsi contro l’influenza non è mai stato così importante come in questi anni proprio perché, a causa della pandemia, si sono selezionati gruppi di popolazione che non sono venuti a contatto con il virus in questi ultimi anni”, le parole della Dr.ssa Maria Gabriella Calenda, Responsabile del Coordinamento Attività Vaccinali, che aggiunge: “E quella antinfluenzale non è una vaccinazione ‘di massa’, ma ‘selettiva’, destinata cioè a precise categorie a rischio, quali le persone anziane (da qualche anno la gratuità è stata estesa a partire dai 60 anni), i bambini dai 6 mesi ai 7 anni e le persone con malattie croniche (cardiopatici, pazienti oncologici o con patologie polmonari croniche, insufficienza renale, diabete)”.

“Nel caso dell’influenza, infine, non c’è un vaccino ‘a taglia unica’, buono per tutti. Il sistema immunitario invecchia come tutto l’organismo; quindi, un vaccino tradizionale potrebbe risultare un po’ meno efficace proprio in quelle fasce d’età che vanno maggiormente protette. Per questo, nei soggetti al di sopra dei 65 anni utilizziamo il vaccino ‘adiuvato’ o ‘ad alto dosaggio’, che consente di ottenere una risposta più efficace da parte dei sistemi immunitari più deboli; dai 7 ai 64 anni il vaccino classico, sempre efficace; per i bambini dai 2 ai 7 anni, il vaccino spray nasale, più maneggevole ed accettato da bimbi e genitori… con l’influenza stagionale possiamo senz’altro ormai affermare: ad ognuno il suo vaccino!”.

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