Inflazione: il paniere calmierato riceve un’ampia adesione in Italia, intanto la BCE si oppone alla riduzione dei tassi alti

A una settimana dal lancio del trimestre anti-consumo, l’iniziativa italiana volta a tutelare dall’inflazione i prezzi e il potere di acquisto dei consumatori, raccoglie notevole attenzione. Il Ministro dell’Industria e del Made in Italy ha annunciato che grandi marchi del mondo industriale si sono uniti all’iniziativa. Ad oggi, più di 26 mila punti vendita hanno già implementato il “paniere calmierato” di beni di largo consumo. Una cifra notevole che vede, oltre ai supermercati, l’adesione di migliaia di esercenti e parafarmacie.

Nel frattempo, sul fronte economico europeo, Christine Lagarde, presidente della BCE, in un’intervista rilasciata a La Tribune, ha sottolineato che i tassi d’interesse “hanno raggiunto un livello che, se mantenuto per un periodo sufficientemente lungo, contribuirà in maniera decisiva a riportare al più presto l’acquisto verso il nostro obiettivo”. Lagarde ha poi precisato, attraverso i social media, che l’obiettivo è quello di “riportare l’inflazione al 2% e ci riusciremo”.

Secondo il presidente della BCE, ci sono tre motivi per cui non bisognerebbe essere pessimisti riguardo alla situazione economica attuale: i dati di crescita sono in aumento. c’è stata una notevole riduzione nella vendita. il tasso di occupazione ha raggiunto livelli mai visti prima nell’Unione Europea.

Ma cosa è l’inflazione, in parole povere? Si ha inflazione quando si registra un rincaro di ampia portata, che non si limita a singole voci di spesa. Questo significa che con un euro si possono acquistare oggi meno beni e servizi rispetto al passato. In altre parole, l’inflazione riduce il valore della moneta nel tempo.

Mentre l’Italia si muove per proteggere il potere di acquisto dei consumatori attraverso il paniere calmierato, dunque, l’Europa guarda con attenzione all’abbandono e ai tassi d’interesse, con l’obiettivo di garantire stabilità e crescita.

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